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Dimagrire con l’aceto di sidro di mele

07:32 Posted In Edit This 10 Comments »

Attualmente è sempre più in aumento il numero di quanti sostengono, per averne fatta esperienza diretta, che bere una piccola quantità di aceto di sidro di mele, prima dei tre pasti principali, aiuti non solo a ridurre l'appetito, a  bruciare i grassi corporei, ad aumentare il metabolismo, a migliorare lo stato di salute ma favorisce, in maniera graduale e permanente, la perdita di peso. Di certo l’aceto di mele è un rimedio del tutto naturale, i cui effetti positivi sono stati  esperiti in tutto il mondo per secoli e secoli. Basterà pensare ai Greci e ai Babilonesi che lo usavano addirittura per curare le ferite e ancora ai tanti libri di medicina che ne hanno esaltato per anni le virtù. Va aggiunto che l’aceto di sidro di mela contiene, oltre alle vitamine A,E,C, B1, B2, B6, anche potassio, calcio, ferro, fosforo e magnesio.  

Dove trovare l’aceto di sidro di mele?  Lo si trova nei supermercati (come l'aceto di mele Ponti), nei negozi di alimenti biologici e in erboristeria.  

Esso deriva dalla doppia fermentazione di mele intere. Durante l'acquisto è necessario dare una sbirciatura all'etichetta. Deve riportare la dicitura "biologico", non filtrato e nè pastorizzato. In altre parole non deve  aver subìto un qualche processo aggiuntivo di lavorazione, perchè questi portano a depauperare fortemente la fermentazione, distruggendo quelli che sono tutti i nutrienti e i benefici per la salute e per la riduzione di peso.

Per dimagrire basterà assumere uno o due cucchiaini di aceto di mele in un bicchiere di acqua, pressappoco una decina di minuti prima di ogni pasto. Siccome il sapore non è affatto piacevole, almeno fino a quando non ci si abitua, per renderlo più gradevole si può sostituire l’acqua con un succo di frutta oppure aggiungervi semplicemente un paio di cucchiaini di miele. Assumere questa miscela regolarmente per un periodo di 6 settimane. Non c’è alcuna necessità di cambiare la propria alimentazione quotidiana, se non l’eliminazione di alimenti eccessivamente grassi e bere molta acqua durante la giornata.
A lato dei numerosi e tanto decantati benefici dell’aceto del sidro di mele che vanno, oltre a quelli già menzionati, anche dalla riduzione dei livelli di colesterolo nonchè delle infezioni del tratto urinario fino all'azione preventiva dei calcoli renali, al rafforzamento del sistema immunitario, ad un’azione benefica sull’artrite e alla diminuzione dei rischi delle malattie cardiache, non vanno sottaciuti gli eventuali effetti indesiderati.

I più  comuni sarebbero i danni allo smalto dei denti (se preso per lungo tempo), nonché il  bruciore di stomaco, la nausea, il mal di gola, determinate reazioni allergiche e non ultimo l’interazione dell'aceto di sidro di mele con i farmaci che si stanno assumendo. Per quanto fin qui detto, è ovvio che l’assunzione di detto alimento va, sempre e comunque, evitata senza aver prima consultato il proprio medico.

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Eliminare i tappi di cerume con rimedi naturali

03:06 Posted In Edit This 2 Comments »
Il  termine cerume deriva dalla parola greca “Keros” che significa “cera”.  Infatti esso non è altro che una sostanza ceruminosa, secreta dalla ghiandole per difendere il nostro condotto uditivo dall’entrata di agenti esterni di  varia natura, quali ad esempio, polvere, insetti e via discorrendo. Si presenta in genere come una sostanza abbastanza umida, ma quando s’indurisce, o viene secreta in maniera abbondante, forma una vero e proprio tappo uditivo e causa  non pochi fastidi, a partire da una riduzione, benché lieve, della capacità uditiva fino ad arrivare alla presenza di ronzii e vertigini. Come  possiamo  intervenire per rimuovere i tappi di cerume? Ci sono vari rimedi naturali che possiamo porre in campo, direttamente  da casa, prima di essere costretti  a  recarci presso un otorinolaringoiatra.
RIMEDI
Eccone alcuni. Innanzitutto basterà immettere nell’orecchio alcune gocce di acqua ossigenata (in numero di  4-5) e attendere che esse terminino la loro effervescenza all’interno. Subito dopo bisognerà intervenire con delle irrigazioni di acqua. Una volta terminate, il tappo di cerume sarà solo un brutto  ricordo.  Puoi usare  anche il vecchio sistema della nonna che consiste nel riscaldare un cucchiaio di  olio di oliva, successivamente prelevarne alcune gocce aiutandoti con una pompetta contagocce e versale nell’orecchio, tenendo la testa inclinata da un lato. Resta così all’incirca per alcuni minuti. L’olio è un ottimo emolliente che porterà  il cerume a sciogliersi e quindi a essere rimosso. Non ultimo puoi adottare il sistema dell’acqua tiepida, da aspirare  con una grossa siringa senza ago. Ti assicuro che questo è un sistema molto valido. Riempi una tazza  di acqua tiepida e da essa preleva con la siringa, man mano, la quantità di liquido che ti necessita. Fai ripetute irrigazioni dentro l'orecchio, fino  a quando  non vedrai fuoriuscire il tappo di cerume. Usa molta delicatezza,  mentre immetti con la siringa l’acqua tiepida  nel condotto uditivo. Durante l’operazione di entrata della stessa inclina un po’ la testa, in modo da facilitare il lavaggio del condotto uditivo esterno. Per la fuoriuscita poi della stessa, ti basterà rigirarla dal lato opposto.
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Rimedi contro il bruciore di stomaco

Il tuo cervello è più maschile o più femminile?

06:13 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ risaputo che tra il sesso femminile e quello maschile intercorre tutta una serie di differenze abbastanza rilevanti e questo non solo in riferimento alle ben note caratteristiche fisico-biologiche, ma anche e soprattutto per tante altre cose. E tra le tante viene chiamato in causa anche il  cervello. E proprio in relazione a questo che alcuni neuropsichiatri, pur rimarcando la diversità strutturale di cervello tra uomo e donna, non si peritano di affermare che in ciascuno di noi, a qualsiasi sesso si appartenga, possono benissimo convivere e l’una o/e l’altra forma e che, in questa convivenza, ci può essere una parte che prevalga sull’altra.

Si parla cioè, in parole povere, di una “inclinazione sessuale” del nostro cervello che sarebbe una cosa ben diversa da quella fisico-biologica. Anzi, allo scopo di evitare di ingenerare degli equivoci, vogliamo molto più specificatamente  e chiaramente sottolineare che il “sesso mentale” non necessariamente deve corrispondere a quello fisico e che pertanto un dimorfismo sessuale, in detta direzione,  non può portarci  ad alcun  “marchio” di omosessualità o di ermafroditismo.  Semplicemente ci farebbe capire perché a volte, anche fin da piccoli, nei giochi, e poi da "grandi" si manifesta in una donna una “mentalità” più maschilista e  viceversa.  Sei curioso di sapere quale parte del cervello predomini massimamente in te?  Hai cioè un cervello più maschile, più femminile o del tutto in equilibrio? Rispondi alle 12 domande che, di passo in passo,  trovi qui
e, a conclusione della compilazione del test, la tua curiosità sarà soddisfatta.


Contro il bruciore di stomaco e l’acidità: il basilico

05:49 Posted In Edit This 0 Comments »
Il bruciore di stomaco di cui soffrono parecchie persone dipende da un reflusso dell’acido gastrico che risale lungo il condotto esofageo, irritandone le pareti. Il più delle volte è un fatto puramente episodico, in certuni casi invece, e più precisamente quando questo “ritorno” si ripete più volte,  pressappoco settimanalmente, si è in presenza di una vera e propria patologia che va sotto il nome di “reflusso gastroesofageo”, una  malattia che va affrontata molto seriamente.

Noi qui parleremo solo del primo tipo di reflusso, quello cioè avente,  in sede retro sternale,  una temporanea occasionalità. Tra le cause a monte di questi fastidiosi problemi non si può non menzionare  un errato stile di vita della persona, che ne è vittima. Ad esempio mangiare molto frettolosamente, consumare spesso e volentieri cibi piccanti e fritti, aglio e cipolla, tè, cioccolato e agrumi, grassi in genere, trovarsi in continue situazioni di stress o di stati ansiogeni, fumare, bere eccessivamente tazzine di caffè e alcolici sono tutte cause dell’insorgenza dell’acidità e dei bruciori di stomaco. Un effetto benefico nel campo alimentare, diciamo pure come prevenzione del problema, potrà derivare dal consumo di frutti  tipo banana,  mela,  cocomero e  mandorle (di quest’ultime ne basta masticare qualcuna), oppure dallo bere molta acqua durante la giornata o masticare con molta lentezza i cibi che portiamo in bocca.
In presenza poi  di un’effettiva acidità e dei bruciori di stomaco, per alleviarne i fastidi, ci sarebbero  specifici rimedi naturali, che fanno leva su tisane a base di erbe quali salvia, alloro, melissa, camomilla, zenzero, menta piperita, e non ultimo il basilico. Non sono pochi i conoscitori delle numerose proprietà benefiche (antispastiche, antinfiammatorie, digestive, antisettiche e via discorrendo) di quest’ultima erba. Il basilico è in grado di combattere benissimo anche i problemi del mal di stomaco. Quando si scatena il bruciore prova a masticare qualche foglia di basilico fresco e ti sentirai subito meglio. Puoi anche usare quest’erba sotto forma di tisana.
Metti a bollire per pochi minuti (magari 3-4 minuti) mezzo litro di acqua con un paio di cucchiaini di basilico tritato (oppure due foglie di basilico fresco sminuzzato). A bollitura raggiunta, spegni il fuoco sotto il pentolino, filtra il liquido, lascialo raffreddare e poi bevilo durante la giornata. Volendolo e se ne disponi in casa, puoi aggiungervi nell’acqua anche una foglia di menta e un cucchiaino di camomilla. Addolcisci poi la tisana con un po’ di miele.

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Il nostro animale domestico è giuridicamente un bene pignorabile.

05:12 Posted In Edit This 0 Comments »
Lo sapevi che il tuo animale domestico (cane o gatto che sia), dal punto di vista giuridico, specie se di razza, viene considerato una «res» e quindi suscettibile, come tante altre” cose”, di una valutazione economica? In ragione di ciò esso è, a tutti gli effetti, un bene pignorabile.

Tale notizia è trapelata non solo  nella trasmissione televisiva di Ballarò, allorquando, in un elenco letto  da un ufficiale giudiziario, si è sentito nominare anche il cane come un bene pignorabile, ma anche perché, sul piano esperienziale, ne  è stata vittima, nel mese di aprile dell'anno in corso, una signora miliardaria americana che, non avendo pagato il fitto di una villa all’estero, si è vista pignorare il suo amatissimo cane chihuahua, una razza avente un rilevante pedigree e quindi di un certo valore sul mercato.
L’anziana donna, a seguito del provvedimento, si è allertata e ha presentato opposizione, pagando altresì circa duemila euro per evitare che il suo tanto amato animale fosse venduto all’asta.


Ma questo non è il solo caso. Anche nel nord mantovano un’allevatrice si è vista portare via la sua cucciolona, un pastore corso, per un appiglio di natura giudiziaria. L’animale è finito alla vendita all'incanto con altri beni della padrona, al prezzo di 300 euro. L’asta è andata deserta e quindi si dovrà provvedere ad organizzarne un’altra. Ci si domanda: “E se anche questa prossima asta dovesse andare a vuoto, che ne sarà del cane?  Il povero animale, purtroppo, sarà destinato a restare, chissà per quanto tempo, un bene all'incanto!
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Come calcolare il tuo metabolismo basale

02:39 Posted In Edit This 0 Comments »
Vuoi sapere con esattezza di quante calorie ha bisogno il tuo fisico giornalmente? L’unica informazione sicura ti potrà venire solo dal calcolo del tuo “metabolismo basale”. Che cosa s’intende per metabolismo basale? Esso altro non è che l’energia necessaria al tuo organismo per assolvere a tutte le funzioni vitali, cioè per mantenerti in vita a cominciare dalla respirazione fino alla circolazione sanguigna e all’attività del sistema nervoso e passando per tanto altro ancora. Il metabolismo basale varia da persona a persona, da sesso a sesso, perché diversi sono i dati di rilevamento che fanno riferimento al peso, all’età, all’altezza, al sesso e all'attività fisica del soggetto.

Perché è importante conoscere il proprio metabolismo basale? Grazie ad esso, si può venire a conoscenza del fabbisogno calorico quotidiano minimo richiesto dal proprio fisico, in stato di veglia e di riposo. Come fare per calcolarlo? Ci sono vari sistemi, anche abbastanza complessi, per conoscerne il valore medio, ma ce n’è uno, in particolare, che più di tanti altri “taglia la testa al toro”, per usare un vecchio proverbio e indicare un metodo veloce e facile che è all’insegna del “fai da te”. Basterà usare uno dei tanti calcolatori online. Clicca qui e in un battibaleno, trascritti i dati richiesti, dopo il comando "Calcola", il calcolatore ti farà conoscere il tuo metabolismo basale.
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Consigli per tagliare le cipolle senza lacrimare

13:42 Posted In Edit This 0 Comments »
Nell'arte culinaria le cipolle  rappresentano un alimento di largo impiego in svariate pietanze.  Non sono poche le ricette che  iniziano, infatti, con un buon fritto di cipolle. L’unico inconveniente  che presentano è che, quando le affettiamo,  esse irritano talmente i nostri occhi, che li fanno lacrimare. Ma perché avviene tutto  questo? La radice della cipolla contiene in sé degli enzimi che vengono rilasciati non appena proviamo a tagliarla. Questi enzimi, molto volatili, si mescolano con gli umori acquosi dei nostri  occhi, formando l’acido solforico che è abbastanza irritante. E’ facile quindi capire come la produzione delle lacrime, se da una parte rappresenta  un mezzo di difesa da parte del nostro organo visivo, dall’altra, una volta che questo processo inizia, non fa che aumentare, in maniera esponenziale, la formazione stessa di acido solforico, determinando così un tipo di reazione a catena, un vero e proprio circolo vizioso. Neutralizzare l’enzima contenuto nella cipolla si può e come!!....

CONSIGLI
Ci sono tantissimi sistemi, tutti pressappoco riconducibili ai vecchi rimedi delle nostre nonne.  Cominciamo col primo. Quando devi tagliare la cipolla evita di usare il famoso coltello a seghetta, perché esso frantuma un po’ troppo la cipolla, facendo sì che la stessa sprigioni una quantità rilevante di enzimi. Opera invece con un coltello molto affilato, facendo un taglio netto, preciso ed istantaneo. Vedrai che la tua cipolla rilascerà un numero di enzimi assai insignificante. 
Un altro sistema, che puoi adottare, chiama in causa il congelatore. Metti  per 10 minuti la tua cipolla nel congelatore, facendola raffreddare un po’ oppure immergila nell’acqua fredda sotto al rubinetto o in acqua salata. Sono tutti sistemi questi che portano a neutralizzare la fuoriuscita degli enzimi.   
Un ultimo consiglio: prova a spargere  sul tagliere un po’ di aceto e poi affettaci pure il tuo tubero. Vedrai che sorpresa! Comunque sappi che qualsiasi sistema vorrai usare tra quelli qui menzionati , il taglio della cipolla non sarà più un problema  per i tuoi occhi.
“Provare per credere” diceva un famoso spot televisivo dei tempi passati!
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