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Il rosmarino migliora la memoria a lungo termine

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Nella nostra cucina mediterranea il rosmarino è un’erba usata per speziare il pollo, la carte arrostita, l’insalata  e varie altre pietanze.  Con esso non è raro che vi approntiamo in cucina anche dell’olio aromatizzato.  Ed è proprio dell’olio di rosmarino che parleremo in questo post. Perché mai?  Perché esso è salito prepotentemente alla ribalta grazie a uno studio condotto e presentato molto recentemente alla conferenza annuale della British Pychological Society a Harrogate nella Contea  dello Yorkshire. Cosa è emerso in detta conferenza?
Una grande speranza per il futuro, se venisse successivamente confermata, per quanti presentino difficoltà di memoria o  stiano sperimentando il declino della stessa. Pare al momento che il profumo dell’olio di rosmarino aumenti la capacità di ricordare e di svolgere attività complesse di calcolo mentale.

ESPERIMENTO
L’esperimento sarebbe stato condotto su un gruppo di 66 adulti volontari. Una metà di essi è stata fatta entrare in una stanza, in cui erano state  disperse 4 gocce di olio di rosmarino, attraverso un diffusore automatico, prima dell'ingresso dei volontari e un’altra metà era stata immessa in una stanza priva di detto profumo. I partecipanti sono stati poi testati a conclusione dell’esperimento, completando una serie di test di memoria.
Quale sarebbe stato l'esito finale? I soggetti, immessi nella stanza profumata di rosmarino, hanno evidenziato risultati sorprendenti su quanto ad essi presentato e richiesto dal ricercatore Mark Moss, rispetto a quelli che non hanno inalato alcun profumo di rosmarino La differenza tra i due gruppi si aggirava tra il  60 e il 75 per cento a vantaggio del primo gruppo. In più, una volta che gli stessi sono stati sottoposti alle analisi del sangue, si è evidenziato un elevato livello di cineolo, un composto dell’olio di rosmarino che influenzerebbe non poco i sistemi  biochimici, che sono alla base della nostra  memoria.
Uno studio questo del dottor Mark  Moss che  ci riporta aun po' indietro nel tempo, al grande William Shakespeare  che nel suo  Amleto faceva dire ad Ofelia ''ecco il rosmarino, che è per il ricordo”. Dunque già al tempo dello scrittore inglese erano ben note le proprietà benefiche di quest'erba. D’altronde anche in Australia e nella Nuova Zelanda,  il rosmarino viene presentato come "simbolo del ricordo".
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