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Carie dentali? Ultime ricerche

12:58 Posted In Edit This 0 Comments »
Si è sempre detto che le carie sono un problema salutistico che non fa sconti a nessuno e che la loro formazione deriverebbe dall’attacco dello smalto dei denti, ad opera dei batteri che si alimenterebbero degli scarti alimentari di zuccheri e amidi, depositatisi nel cavo orale. Di qui la raccomandazione, da parte dei dentisti, di fare uso giornaliero del filo interdentario e di una accurata pulizia dei denti, specie dopo aver mangiato.

Le ultime ricerche
In verità le ultime ricerche, condotte in America, e precedentemente, addirittura circa 80 anni fa, dal dentista pioniere Weston A.Price, hanno evidenziato la veridicità solo in parte della tesi sull'origine delle carie.
E’ stato infatti visto che alcune popolazioni, quelle sottoposte allo studio, tipo svizzeri, australiani, eschimesi, indiani, nonché  tribù africane e gruppi vari di primitivi, pur avendo sui denti un'abbondante fermentazione di zuccheri e amidi, evidenziavano in realtà un’elevata immunità alla carie dentale. Come mai? La conclusione è stata la seguente.
I batteri, implicati nella distruzione dello smalto dentario, non sono in realtà la causa delle nostre carie, per il semplice motivo che non si nutrono affatto di zuccheri e di amidi fermentati, perché, e gli uni e gli altri di questi alimenti, sarebbero privi di quelle sostanze  nutritive utili alla loro crescita e proliferazione. E allora ci si domanda: da dove avrebbero origine le carie, quali i fattori responsabili?


Origine delle carie
L'analisi circa le cause della formazione delle carie, secondo il dentista citato in precedenza e gli altri ricercatori, dovrebbe in verità essere spostata sul tipo di alimentazione, seguita dalle popolazioni sunnominate, un'alimentazione ricca di minerali, di vitamine (A,D,E,K), di acido fitico (un antiossidante in grado proprio di prevenire le carie, presente nei legumi, nei cereali, nelle farine, nella crusca, nelle noci ecc..).
Le carie dunque troverebbero la loro alfa in un’alimentazione carente in minerali e in un rapporto squilibrato tra calcio e fosforo nel sangue.
Tutto questo infatti avrebbe una forte ripercussione sulla qualità dei denti, sulla loro struttura vetrosa, con conseguente
formazione di carie.
Sulla base dunque di questi studi condotti, ci piace ribadire quanto da essi ne è scaturito e cioè che, se non si ha un occhio attento alla dieta, una semplice riduzione di dolci, di sostanze zuccherine non sarebbe sufficiente a ridurre il rischio di carie. Quali gli alimenti da assumere in quantità abbastanza generosa? Enunciamone solo alcuni come, ad esempio, il latte, il burro, l’olio di cocco, il pesce, le verdure, le minestre con impiego di ossibuchi, il fegato e quanti altri contenenti acido fitico.


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