Combattere il raffreddore con terapie naturali
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Iniziano i primi freddi e con essi la ben nota familiarità con i raffreddori, uno status d'infezione virale delle vie del tratto respiratorio superiore, molto comune nella vita di ciascuno di noi. Ne conosciamo ampiamente i sintomi: gola irritata, starnuti, lacrimazioni occhi, lieve mal di testa e dolori muscolari.
Ogni anno dal campo medico ci perviene la raccomandazione di tenerci lontani, in caso di raffreddore, dagli antibiotici perché questi nulla possono sia per la natura virale del raffreddore e sia perché sarebbe difficile individuarne il virus, posta l’implicazione di una quantità considerevole degli stessi (si parla di 200 e più virus). Una volta in preda a questa infezione, il nostro corpo dovrà fare affidamento massimamente sulle sue difese immunitarie, augurandosi che non si presentino complicanze a livello polmonare.
Se tanto ci viene dalla medicina tradizionale, non egualmente da quella alternativa che cerca di darci una grossa mano, offrendo una serie di trattamenti, per ridurre la durata del raffreddore, per mitigarne e curare i sintomi, nonchè per autoimmunizzarci. Qui di seguito, a livello puramente informativo, tra i tantissimi trattamenti diamo uno sguardo ad un paio di essi. Iniziamo a parlare dell’aceto di sidro di mele.
ACETO DI SIDRO DI MELE
Vediamo come assumere questo ingrediente alcalinizzante. Basterà riempire una bella tazza grande d’acqua calda e aggiungervi due cucchiai di aceto di mele, un po’ di miele per renderlo più gradevole e una piccola spremuta di limone. Bevendo questo soluzione più volte al giorno, si avrà modo di ridurre l’incidenza, la durata e la gravità del raffreddore e anche dell'influenza.
In farmacia, nei negozi d’erboristeria e online, puoi acquistare anche delle capsule di aceto di mele oppure fare con esso delle suffumigazioni, ossia delle normali inalazioni.
Chi decide di assumere le capsule dovrà farlo accompagnandole con un generoso bicchiere di acqua.
Per quanto attiene invece alle inalazioni basterà riempire un catino di acqua bollente, aggiungervi 2-3 cucchiai di aceto di mele e, come per tutte le altre inalazioni, coprirsi il capo con un asciugamano e inalare i vapori provenienti dal recipiente.
Parimenti all’aceto di mele, c’è l’olio essenziale di origano, uno dei più noti antinfiammatori naturali, con proprietà lenitive e curative delle malattie dell’apparato respiratorio.
OLIO DI ORIGANO
A parere degli esperti l’olio essenziale di origano può essere usato esternamente seguendo la tecnica della suffumigazione, oppure frizionandolo delicatamente sulla gola o sul petto o ancora assumerne alcune gocce per via orale. In tutti i casi esso va diluito col cosiddetto olio vettore che può essere, a scelta, l’olio di oliva, di semi, di cocco o di sesamo.
Come suffumigio, mescolato a tre o quattro gocce di qualsiasi olio vettore, lo si versa in una bacinella d’acqua calda. Poi, come per tutte le inalazioni, si inalano i vapori. Fare un arresto pressappoco di due minuti, respirando normalmente all’esterno della bacinella. Poi riprendere e ripetere il trattamento fino a 2-3 volte.
Sempre diluito con olio vettore, in rapporto di 1 a 4, l’olio di origano può essere cosparso sul torace e sulla gola oppure essere assunto per bocca (un paio di gocce su un cucchiaino di zucchero e un bicchiere di acqua di rubinetto). Il trattamento può essere ripetuto un paio di volte al giorno. Un'avvertenza: non usare assolutamente l’olio di origano in stato di gravidanza e di allattamento.
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ACETO DI SIDRO DI MELE
Vediamo come assumere questo ingrediente alcalinizzante. Basterà riempire una bella tazza grande d’acqua calda e aggiungervi due cucchiai di aceto di mele, un po’ di miele per renderlo più gradevole e una piccola spremuta di limone. Bevendo questo soluzione più volte al giorno, si avrà modo di ridurre l’incidenza, la durata e la gravità del raffreddore e anche dell'influenza.
In farmacia, nei negozi d’erboristeria e online, puoi acquistare anche delle capsule di aceto di mele oppure fare con esso delle suffumigazioni, ossia delle normali inalazioni.
Chi decide di assumere le capsule dovrà farlo accompagnandole con un generoso bicchiere di acqua.
Per quanto attiene invece alle inalazioni basterà riempire un catino di acqua bollente, aggiungervi 2-3 cucchiai di aceto di mele e, come per tutte le altre inalazioni, coprirsi il capo con un asciugamano e inalare i vapori provenienti dal recipiente.
Parimenti all’aceto di mele, c’è l’olio essenziale di origano, uno dei più noti antinfiammatori naturali, con proprietà lenitive e curative delle malattie dell’apparato respiratorio.
OLIO DI ORIGANO
A parere degli esperti l’olio essenziale di origano può essere usato esternamente seguendo la tecnica della suffumigazione, oppure frizionandolo delicatamente sulla gola o sul petto o ancora assumerne alcune gocce per via orale. In tutti i casi esso va diluito col cosiddetto olio vettore che può essere, a scelta, l’olio di oliva, di semi, di cocco o di sesamo.
Come suffumigio, mescolato a tre o quattro gocce di qualsiasi olio vettore, lo si versa in una bacinella d’acqua calda. Poi, come per tutte le inalazioni, si inalano i vapori. Fare un arresto pressappoco di due minuti, respirando normalmente all’esterno della bacinella. Poi riprendere e ripetere il trattamento fino a 2-3 volte.
Sempre diluito con olio vettore, in rapporto di 1 a 4, l’olio di origano può essere cosparso sul torace e sulla gola oppure essere assunto per bocca (un paio di gocce su un cucchiaino di zucchero e un bicchiere di acqua di rubinetto). Il trattamento può essere ripetuto un paio di volte al giorno. Un'avvertenza: non usare assolutamente l’olio di origano in stato di gravidanza e di allattamento.
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