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VIRUS IN GRADO DI COMBATTERE IL BATTERIO DELL’ACNE

06:49 Posted In Edit This 0 Comments »

A chi non è mai capitato, specie in fase adolescenziale e non solo,  di alzarsi un bel mattino, di guardarsi allo specchio  e di trovarsi sulla pelle del viso degli “ospiti” non graditi come brufoli, pustolette e acne?  Di chi  la colpa?

E’ di un batterio chiamato ”Propionibacterium acnes” che si è ricordato all’improvviso di farci visita, palesandosi all’esterno.  Perchè dico questo? Perché  in realtà esso dimora nelle ghiandole sebacee  del nostro corpo, dove  se ne sta tranquillo e in pace  senza creare problemi di sorta sia dal punto di vista estetico che da quello salutistico.
Una volta che decide di palesarsi  all’esterno,  la sua presenza  non può dirsi ben accetta. Non dimentichiamoci che la manifestazione di questo batterio  all’esterno  può essere tanto un evento  occasionale, quanto una costante  che fa danni non indifferenti  alla pelle e anche alla nostra psiche. 
A livello fisico basta pensare alle numerose cicatrici indelebili che lascia sul volto, per non parlare della  sintomatologia non altrettanto insignificante del dolore e del prurito che vi si accompagna.  In più non va dimenticato che  l’uso di antibiotici  contro questo tipo di batterio non sembra si rileva efficace.


Che fare, dunque? 
Beh, un aiuto, o almeno una speranza  di cura futura, ci viene dagli  studi di laboratori  americani. Pare che sulla nostra pelle sia stato individuata  una famiglia di batterio-fagi,  i "Propionibacterium acnes fagi",  del tutto innocui per l’uomo,  ma  capaci di debellare  e di aggredire solo  il batterio  dell’acne. Le implicazioni terapeutiche di questa  “scoperta” sarebbero rappresentate dalla  possibilità di porre in campo un'efficace terapia “fagica” anti-acne.  Al momento le prove di laboratorio sono
ancora  in corso, ma si può asserire che esse
consentono di essere ottimisti.

Articolo correlato:
http://cameoblue.blogspot.it/2013/02/come-eliminare-i-brufoli-con-i-rimedi.html
 

 

Effettuare una siringa sottocutanea al cane

04:20 Posted In Edit This 3 Comments »

Il tuo “pelosino” si è ammalato e il veterinario gli ha prescritto delle siringhe sottocutanee. Essendo un fatto che dovrà protrarsi per molti giorni, hai deciso di imparare a farle da sola in casa. Nei limiti del possibile cercherò di darti una mano, dimostrandoti con immagini e parole come intervenire.

FASE PREPARATORIA


Ti dico subito che effettuare una siringa sottocutanea al cane non è niente di complicato, anzi è tutto molto semplice. Prima di ogni cosa recati in farmacia e acquista una confezione di siringhe monouso con aghi lunghi almeno 2 cm. Una volta a casa, prendi la fiala e picchiettala, dando dei colpetti con il pollice e l’indice uniti per far sì che qualche goccia di medicinale, presente al suo interno, possa ridiscendere in sede. Poi munisciti del miniseghetto apposito, presente nella confezione, ed elimina la parte apicale della fiala. Prendi la siringa con l’ago e aspira tutto il liquido all’interno della fiala. Estrai la siringa, e ponendola con l’ago rivolto verso l’alto, premi il sottostante stantuffo della siringa in maniera tale da eliminare l’aria che eventualmente è presente. Basterà fare uscire dall’ago qualche goccina di medicinale. A questo punto la siringa è pronta.

FASE ATTUATIVA

Ora prendi il tuo cane e ponilo su di un piano all’altezza della tua manualità. Fatti aiutare da qualcuno in casa, per tenerlo fermo, distrarlo e rassicurarlo. Disinfetta con alcool il punto in cui hai intenzione d'iniettare il medicinale.
Mentre mantieni la siringa con la mano destra, con l’altra prendi un po’ di pelle sul garrese (la parte dorsale del cane) e tirala in su, a mo’ di pizzicotto.
In essa con un gesto deciso affondaci l’ago e inietta pure il contenuto della siringa.
Un'avvertenza non insignificante: fa in modo che l'ago, una volta penetrato nella pelle, non fuoriesca dall'altra parte.
Non preoccuparti della reazione del tuo “pelosino”. Non avvertirà un bel niente, neanche la puntura, specie se è concentrato nell’ascolto delle parole rassicuranti del tuo aiutante.
 

Leggi pure:
http://cameoblue.blogspot.it/2012/05/ansia-da-separazione-nel-cane.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/02/come-prevenire-la-filariosi.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/03/cucciolo-di-cane-prematuro-distacco.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/02/guinzaglio-o-museruola.html
http://cameoblue.blogspot.it/2013/01/perche-il-mio-cane-zoppica.html

TECNICA DEL DECOUPAGE per decorare le candele

07:18 Posted In Edit This 1 Comment »



La tecnica del découpage oggi la fa da padrona nel campo artistico del "fai da te". Si applica su tutti i tipi di superficie che vanno dal legno al marmo, al vetro alla plastica fino ai tessuti e via discorrendo.
Anche i bambini vengono iniziati a questa tecnica che, a dire il vero, risulta essere molto decorativa e assai semplice. Il termine "découpage" deriva dalla parola francese "découper" che significa “ritagliare”. Infatti essa altro non è che un "ritaglio" di immagini di qualsiasi spessore. Noi abbiamo utilizzato questa tecnica per abbellire delle semplici candele.

PROCEDURA

Innanzitutto scegli dalle riviste, o dai tovagliolini di carta a disegni stampati, o ancora da immagini presenti sul Web un soggetto che vorresti veder riprodotto. Trattandosi di candele è preferibile che tu scelga dei soggetti molto ridotti, specie se poi hai intenzione di accenderle.

Una volta che avrai scelto l'immagine, ritagliala e prepara della colla vinilica, un pennello a punta piatta, un po’ di acqua e un bicchiere di plastica. Versa un poco di colla vinilica nel bicchiere e aggiungi qualche goccia di acqua. Rigira, fino ad ottenere un composto simile ad un yogurt cremoso.

Poi intingi il pennello in esso e spalma il primo strato di colla dietro all’immagine. Passa quindi ad incollare quest’ultima sulla candela, spianando alquanto col dito o col pennello le eventuali pieghe. Terminato ciò, intingi nuovamente il pennello nella colla e spennella sopra all’immagine che hai appena incollato, iniziando dal centro. Attendi che il tutto arrivi a completa asciugatura.

La colla vinilica, una volta asciugatasi, darà al tuo lavoro una bella patinatura lucida e trasparente. Se vuoi, a completamento, puoi dare anche una mano di flatting, ossia di vernice trasparente.