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Realizzare immagini sfumate

13:56 Posted In Edit This 0 Comments »



Come realizzare immagini sfumate con Paint Shop Pro X4.
Apri Paint Shop Pro X4 e immetti la foto o l’immagine che interessa. Volendolo, puoi trascinarla col mouse direttamente dal desktop in Paint.
Portati ora, a lato sinistro. dove ci sono le icone di lavoro. Clicca sull’icona “ Selezione” e nella tendina a scorrimento, che esce, scegli la voce “Selezione a mano libera”.
Sulla barra delle Opzioni Strumenti (nel caso non ci fosse ti basterà cliccare sulla tastiera il tasto F4), guarda il valore della voce SFUMATURA. Deve essere impostato su 40.
In caso negativo inserisci il valore manualmente, agendo sulle freccine che vedi ai lati (su e giù).
Ora col mouse posizionati sull’immagine scelta e contornala con lo strumento “Selezione a mano libera”, strumento che hai già preso in precedenza. Attieniti il più vicino possibile all’immagine, perché il valore 40 porterà, a conclusione, ad espandere l’area selezionata.  Fatto questo, prendi lo strumento "Puntatore" ai lati e clicca sull’immagine selezionata.
Uscirà un messaggio. Clicca su OK. Spostati ora sul lato sinistro, dove sono i livelli e qui troverai la tua immagine sfumata (Selezione innalzata). Non ti resta che trascinarla al centro quadro di Paint e salvarla.
Se intendi utilizzarla e trasferirla in qualche sfondo, ricordati di salvarla in .psp. Manterrai così lo sfondo trasparente, in caso contrario la salvi in formato .jpg, con lo sfondo tutto bianco
Il video contiene le immagini di supporto a quanto detto in forma scritta.



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NEVE NELLA MIA CITTA'

09:41 Posted In Edit This 0 Comments »
 
Che spettacolo affascinante e, diciamo pure, “magico” e irripetibile!…
L’unico forse che non può dare spazio all’indifferenza, ma che è in grado di emozionare un po’ tutti, come quando si è bambini.
Inizio febbraio 2012....
Per lunghe ore la mia città è stata sotto la neve.
Incredibile, ma vero! Non vi nevicava così abbondantemente dal 1984.
La foto, che ho scattato, riguarda le prime ore della nevicata.
In un batter d'ali, tutto si è ammantato di bianco, creando non pochi disagi sia al centro e ancor più in periferia e nei paesi vicini.
Che pace intorno! Regna un silenzio quasi tombale; la città è dormiente sotto il suo bel manto innevato.

COME APRIRE UN NEGOZIO DI CELLULARI E TELEFONIA

12:37 Posted In Edit This 2 Comments »
Premettiamo che l'Italia è il primo Paese al mondo per diffusione di telefoni cellulari. Pertanto, se entri in questo settore, sappi che ne potrai ricavare solo dei grossi vantaggi perché, nonostante la crisi che stiamo attraversando, vi si prospettano non pochi guadagni e ottime probabilità di business.
Il bacino di utenza risulta essere davvero di tutto rispetto e l'idea di apertura è vincente sotto vari punti di vista. Vediamo il perché.
PRODOTTI DA METTERE IN VENDITA
Oggi più di ieri, siamo diventati un po' tutti cellulari-dipendenti e, se pensiamo che si regalano cellulari anche a ragazzini in età scolare, è una ragione in più per fare un pensierino in direzione di questa personale attività redditizia.
Un negozio di cellulari e telefonia ti permetterà la vendita di cellulari e smartphone di ultima generazione, con schede e accessori connessi quali, ad esempio, batterie, caricabatterie, auricolari bluetooth, kit vivavoce per auto, schede di memoria, custodie.
E non solo questi, ma anche una vasta serie di prodotti dedicati alla telefonia di casa e d'ufficio, come telefoni fissi, cordless, fax, segreterie telefoniche, centraline e via discorrendo.
TIPOLOGIA DI NEGOZIO: MONO O MULTIBRAND?
Sappi che puoi aprire un negozio di telefonia di proprietà o anche in franchising, nonché mono o multi brand. E l'una e l'altra tipologia, in realtà, offrono delle soluzioni interessanti, ma noi qui tratteremo di un'attività in proprio, multi brand.
Cosa significa questo? Significa che si parlerà dell'apertura di un negozio di telefonia di proprietà e non in franchising, con un marchio di telefonia non specifico, ma aperto a più operatori del mercato di servizi telefonici e perciò stesso "multi".
Quali sarebbero le pratiche da porre in essere, a livello burocratico, per avviare questo tipo di attività commerciale?
ITER BUROCRATICO
L'iter prevede una dichiarazione d'inizio attività da presentare al Comune e una richiesta di rilascio del certificato riguardante l'agibilità dei locali.
E ancora a seguire... l'apertura di una partita iva, apertura che potrai richiedere recandoti di persona all'Agenzia delle Entrate oppure presentandone richiesta on line, nonché l'iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio.
Attivati intanto per individuare la giusta ubicazione del tuo negozio, scegliendola magari in una zona abbastanza trafficata, se non proprio in un Centro Commerciale.
Una volta fatto questo e provveduto all'espletamento degli adempimenti burocratici, di cui si diceva in precedenza, devi cominciare ad allacciare contatti con i vari rivenditori e agenti di zona, allo scopo precipuo di stipulare con essi contratti di vendita e ottenerne così assistenza tecnica, commerciale e di rete.
CAPITALE INIZIALE DA INVESTIRE
La dotazione economica di base da investire nell'avvio dell'attività potrà essere abbastanza contenuta. Spetterà a te fare in modo che ciò avvenga.
In che senso?
Innanzitutto accontentandoti inizialmente di un locale dalla superficie alquanto ridotta, perché questo t'impegnerà di meno sul piano del pagamento del canone mensile.
Poi dovrai pensare a risparmiare, nei limiti del possibile, per quanto attiene all'approvvigionamento della merce e all'arredo del negozio. In merito a quest'ultimo cerca di seguire i consigli che ti darò in seguito.
Attieniti all'acquisto di attrezzature prettamente essenziali, quelle cioè che possono esserti indispensabili e funzionali all'esercizio della tua attività. E' ovvio che in seguito, poco per volta, potrai implementare, in maniera più significativa, la gamma della dotazione base.
Anche i costi di gestione, volendolo, potranno essere contenuti entro limiti accettabilissimi.
Basterà che tu decida di gestire da solo il tuo negozio, massimo facendoti aiutare da qualche familiare oppure da un collaboratore part-time.

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09:43 Posted In Edit This 0 Comments »

MUSERUOLA O GUINZAGLIO: OBBLIGATORIETA'

06:44 Posted In Edit This 0 Comments »

L'art. 83 del Decreto del Presidente della Repubblica n 320 del 1954 “Regolamento di Polizia veterinaria”, e successive piccole modifiche, prevedono l'obbligo della
museruola per i cani "non" condotti al guinzaglio, quando essi si
trovano in spazi pubblici o
aperti al pubblico.

In altre parole, quando porti il tuo cane a passeggio in spazi aperti al pubblico è d’obbligo che esso abbia la museruola, a meno che tu non lo porti al
guinzaglio.
Ogni Comune ha facoltà di emanare delle proprie delibere in merito a ciò.
Non possono invece operare alcuna scelta,
ma sono obbligati ad usare contestualmente sia il guinzaglio che la museruola, tutti
i proprietari di cani ritenuti potenzialmente pericolosi.
Lo stabilisce l’Ordinanza del Ministro della Salute,
datata 9 settembre 2003.
Per sapere se hai un cane potenzialmente pericoloso devi spulciare nell’apposito elenco e verificare se c’è il nominativo della razza del tuo cane.
Per quanti contravvengono al dettame sono previste non solo delle severe sanzioni pecuniarie ma, nell’eventualità che ci sia stato anche un gravame dell’evento, il sequestro del cane e l’arresto del proprietario fino a 3 mesi.
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Come capire se Il gatto ha mal di denti

10:41 Posted In Edit This 0 Comments »

Il tartaro, i denti marci, eventuali carie, una gengivite ed
altro possono procurare mal di denti al tuo gatto.

Ma come capirlo? Spesso esso ha il pelo ispido, non lucido e difficilmente si lecca. Assume con difficoltà il cibo e non riesce a masticarlo.
A volte lo senti emettere addirittura una specie di ”gemiti”. Se si appalesano questi
sintomi, allertati.... perché potrebbero essere degli indicatori
di problemi alla bocca dell’animale.
Se la situazione dovesse aggravarsi, il gatto non mangia più.
Per tutta sicurezza, se hai qualche sospetto, portalo da un veterinario, specialista in
odontostomatologia e richiedi un controllo ai denti. Egli farà un accurato esame ispettivo del cavo orale, fondamentale per la diagnosi di questo problema.
Se la diagnosi sarà positiva e cioè lo specialista rileverà una patologia
del cavo orale, allora prescriverà al gatto le cure del caso.
Attenzione a non sottovalutare troppo i problemi dentari, perché sono abbastanza frequenti
soprattutto nel gatto maschio, che mangia esclusivamente crocchette.

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IL PIU' BELLO DEI MARI

06:37 Posted In Edit This 0 Comments »
(Da "Poesie d'Amore" di Nazim Hikmet)

LA STORIA DELLA MATITA

02:22 Posted In Edit This 0 Comments »
Il bambino guardava la nonna intenta a scrivere una lettera. Ad un certo punto, chiese: "Stai scrivendo una storia su di noi? E’ per caso una storia su di me?"
La nonna smise di scrivere, sorrise, e disse al nipote: "In effetti, sto scrivendo di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita che sto usando. Mi piacerebbe che tu fossi come lei, quando sarai grande." Il bimbo osservò la matita, incuriosito, e non vide niente di speciale. "Ma è identica a tutte le matite che ho visto in vita mia!"
"Tutto dipende dal modo in cui guardi le cose. Ci sono cinque qualità in essa che, se tu riscirai a mantenere, faranno di te un uomo in pace col mondo.
Prima qualità: tu puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. Questa mano noi la chiamiamo Dio, e Lui ti dovrà sempre indirizzare verso la Sua volontà.
Seconda qualità: di quando in quando io devo interrompere ciò che sto scrivendo, e usare il temperino. Questo fa sì che la matita soffra un poco, ma alla fine essa sarà più affilata. Pertanto, sappi sopportare un po’ di dolore, perché ciò ti renderà una persona migliore.
Terza qualità: la matita ci permette sempre di usare una gomma per cancellare gli sbagli. Capisci che correggere qualcosa che abbiamo fatto non è necessariamente un male, ma qualcosa di fondamentale per mantenerci sulla retta via.
Quarta qualità: ciò che è davvero importante nella matita non è il legno o la forma esteriore, ma la grafite che è all’interno. Dunque, fai sempre attenzione a quello che succede dentro di te.
 
Infine, la quinta qualità della matita: lascia sempre un segno.
Ugualmente, sappi che tutto ciò che farai nella vita lascerà tracce, e cerca di essere conscio di ogni singola azione."
 

Amici miei!

14:06 Posted In Edit This 0 Comments »
Ho fatto questo video in memoria dei
miei piccoli
“GRANDI AMORI”, amici che mi hanno accompagnato per una vita, gli unici
che mi hanno donato, e che sapranno sempre donare a “tutti”, un amore
incondizionato, senza riserve, totale, illimitato, completo, pieno.


Se fossi in grado di trovare per loro un “nuovo” sostantivo, rinunzierei
volentieri a chiamarli col termine di “animali”.

E’ oltretutto un video …per
dire il mio altisonante “No all’abbandono!”.
Guardalo…. dura solo pochi minuti e
interagisci con l’iniziativa del “No all’abbandono!”



RIMUOVERE L'ODORE DI LATTE INACIDITO

11:22 Posted In Edit This 1 Comment »


Il tuo bambino, durante un trasporto in auto, ha riversato sulla moquette
dell’auto un po’ di latte.
Non hai provveduto subito alla rimozione ed ora nell’auto c’è un acre odore di latte, del tutto insopportabile. Per fortuna ci sono delle soluzioni

che puoi adottare per ovviare a questo non indifferente inconveniente.
Alcune soluzioni
Innanzitutto togli dall’auto il tappeto intriso di latte e pulisci
l’abitacolo interno dal puzzo insopportabile di acidità, ripristinando l’ambientefresco e profumato che c’era in precedenza.
Poi passa alla pulizia del tappeto. Comincia col primo tentativo.

Bicarbonato e aceto
Versa del bicarbonato di sodio sopra l'area impregnata di latte, ovviamente in quantità sufficiente a coprirla. Quindi prendi una contenitore spray, sul tipo di quelli che si usano
per la pulizia dei vetri. Versa al suo interno solo acqua e fai delle leggere
spruzzate sul bicarbonato.
Lascia che quest’ultimo possa agire per una notte intera.
Trascorso questo tempo risciacqua il tappeto per rimuovere il bicarbonato.
Poi armati di un ventilatore o anche di un asciugacapelli e asciugalo per bene. Qualora l’odore dovesse persistere, prova a trattare la parte inficiata con una leggera spruzzata di aceto
bianco, lasciandolo agire per una ventina di minuti.
Non preoccuparti di un’eventuale permanenza dell'odore dell'aceto.
Vedrai che si dissolverà in poche ore. Piuttosto fai attenzione ad un altro fatto. Prima di usare l’aceto, verifica in una zona non troppo
visibile che esso non ti pregiudichi il colore della moquette.
Prodotti enzimatici
Se il tappeto, nonostante i due interventi, dovesse risultare ancora puzzolente procedi alla fase successiva.
Recati presso un punto vendita specializzato in detergenti per
la pulizia e acquista uno dei tanti prodotti “enzimatici” particolarmente
adatti a rimuovere gli odori.
Tieni presente che, volendolo, ve ne sono anche di biologici .
Una volta a casa, bagna leggermente la parte e versa un po’ del prodotto su essa. Subito dopo coprila con dello Scottex imbevuto sempre di acqua.
Il tuo intervento non finisce qua. Devi accingerti a coprire a dovere il tappeto, facendo uso di un telo in plastica. All’occorrenza puoi usare anche la tenda plastificata della doccia.
Perché devi fare questa operazione?
Perché gli enzimi sviluppano la loro reazione di
attacco solo in presenza di un ambiente abbastanza caldo. Trascorse 24 ore, lava normalmente il tappeto.


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PETIZIONE: FERMIAMO LA STRAGE!

05:52 Posted In Edit This 0 Comments »


Diamo voce a quanto riportato da
un'amica sul sito di Toluna, in merito
all' "Emergenza animali sterminati in
Ucraina!!"
e invitiamo quanti amano gli animali a fare
altrettanto.
Da circa un anno le autorità ucraine, in vista
dei prossimi europei di calcio 2012, stanno sterminando
tutti i cani randagi.
Ne sono stati ammazzati già 5000.
Ai più docili, che si avvicinano per avere
una carezza, sparano brutalmente in testa, a quelli più diffidenti
somministrano del veleno.

Vengono poi cremati in forni crematori e, a volte,
pare che vi gettino dentro anche cani vivi.


Questo è il link se vuoi vedere “qualcosina” sullo
sterminio:
http://laverabestia.org/play.php?vid=1636

Io, nel mio piccolo, ho provato a dare un contributo all'appello lanciato
dall'amica, elaborando il video qui postato e firmando la petizione:

http://www.oipa.org/italia/maltrattamenti/appelli/ucraina_petizione.html

Attivati anche tu!...

COME APRIRE UN PUNTO VENDITA ECOPUNTO

12:35 Posted In Edit This 0 Comments »

Ti sembrerà strano, ma i rifiuti possono diventare per te un’ottima occasione
di lavoro, specie in un periodo di crisi lavorativa come quello odierno. Aprire un punto vendita, denominato “Ecopunto”, altro non significa che fare commercio di plastica, ferro, carta, alluminio, vetro, acciaio. Devi comprare da privati, e raccogliere questo materiale di rifiuto nel
tuo centro, per poi rivenderlo a consorzi di riciclaggio.

A CHI RIVOLGERSI

Diciamo subito che se sei interessato ad avviare un’attività di ecopunto devi innanzitutto rivolgerti alla Recoplastica, con sede a Moncalieri (To), un’azienda che gestisce tutti gli ecopunti .
A detta degli esperti del campo, questo tipo
di attività potrebbe farti raggiungere al mese una cifretta non insignificante, che si agirerebbe tra i 2.000 e i 2.500 euro. Mica male per un giovane in cerca
di un’attività redditizia, vero?

COSA SERVE

Innanzitutto devi poter disporre di un locale abbastanza ampio, diciamo tra i 150 metri quadrati e i 200, sufficiente ad essere diviso in due ambienti: quello avente
la funzione magazzino e quello da adibire alla raccolta materiale di rifiuto e relativa pesatura.
Il locale, o meglio i locali dovrebbero essere ubicati in una zona centrale, o quanto meno sufficientemente a portata di chi intende scaricare i propri rifiuti senza problemi.
Ancor meglio sarebbe se in prossimità del centro si potesse usufruire di un'area parcheggio.
Se sei interessato e vuoi avere informazioni molto dettagliate puoi
visionare il sito della società leader degli Ecopunti, che di ho menzionato in precedenza, oppure puoi inviare una mail all’indirizzo dell'azienda.
BUDGET D'INIZIO
Come budget d’inizio attività avrai bisogno di circa 10 mila euro, comprensivo del disbrigo
pratiche e del corso di formazione che dovrai frequentare per sapere come funziona un Ecopunto.
Tieni conto del fatto che ogni mese devi pagare il noleggio dei macchinari alla società fornitrice, quali ad esempio,
l’apparecchiatura per la pressatura carta e quella atta a ridurre il volume dei rifiuti che hai in magazzino.
Aggiungi anche circa 300 euro mensili da corrispondere alla Recoplastica, a cominciare però dal secondo anno dell’apertura del centro.
Tra gli adempimenti burocratici ti si farà obbligo di compilare un apposito formulario, detto MUD, nonché tenere un registro di scarico e carico.
Un requisito richiesto è la fedina penale pulita, un altro, pur esso molto
importante, è l’attitudine alla collaborazione e alla flessibilità, non devi cioè porre in campo alcun tipo di diniego a cooperare con gli altri.


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Pollice verde

00:43 Posted In Edit This 0 Comments »
POLLICE VERDE SI DIVENTA, NON SI NASCE...

Ma cosa significa l'espressione: "Pollice verde si diventa, non si nasce"? Ci sono persone, che a differenza di tante altre, sono diventate, per amore e rispetto verso la natura, abbastanza esperte nella cura e nella coltivazione delle piante, al punto tale da essersi guadagnato l’appellativo di “pollice verde”.
Se vuoi diventare anche tu “pollice verde” non è affatto difficile. Ti basterà seguire alcuni semplici consigli, circoscritti alle piante d'appartamento, che troverai qui di seguito.

1° Consiglio

Innanzitutto cerca di familiarizzare il più possibile con alcuni elementi di base che salvaguardano la salute delle piante. Sappi che basteranno pochi semplici accorgimenti per mantenere le tue piante in piena forma.
Cominciamo dal terreno. Se la tua pianta presenta una terra molto secca e le sue radici fuoriescono alquanto dal foro sottostante è segno che essa deve essere rinvasata per ridarle nuova spaziatura, ma nel contempo anche nuova linfa.
Prepara allora un bel vaso a misura della stessa, nonchè del terriccio universale, ricco di sostanze nutritive. Quando tutto sarà pronto “trasborda” la pianta, facendo particolare attenzione a non
danneggiarne le radici.

2° Consiglio

Le piante hanno bisogno di una giusta quantità di luce per potersi
sviluppare. Quindi fai attenzione alla posizione e alla sorgente di luce di cui le stesse potranno beneficiare. Non deve essere scarsa. Salvaguardale anche
da eventuali correnti d’aria o dalle sorgenti di calore.
Esse, come ogni essere vivente, hanno bisogno di una giusta temperatura per sopravvivere.

3° consiglio

L’acqua per le piante è un elemento di base molto importante, perché un’eventuale carenza le indebolisce e le fa appassire, così come una quantità in eccesso porterà al
marciume delle radici e quindi alla morte del vegetale.
Per sapere quando la tua pianta ha bisogno di innaffiatura ti basterà infilare un dito nel
terriccio per pochi millimetri e sentire se la terra è secca o è umida. Fai
attenzione anche alla qualità dell’acqua. Se essa ti risulta troppo ricca di calcare, sarà sufficiente farla sostare il tempo necessario perchè il calcare si depositi sul fondo del recipiente
oppure potrai bollirla e attendere che si raffreddi prima dell'utilizzo .
Certo la soluzione ottimale per l’innaffiatura sarebbe
l’acqua distillata.
Approfitta magari di una giornata piovosa per fartene una bella
provvista, raccogliendola in una bacinella, che esporrai fuori sul terrazzo.

4° Consiglio

Le foglie delle tue piante hanno bisogno di pulizia almeno ogni venti giorni perché, come ben saprai, attraverso esse la pianta respira. I pori presenti sulle stesse vanno liberati dalla polvere e da ogni altro agente inquinante.
Per la pulizia puoi adottare metodi diversi a seconda del tipo di foglie che la pianta presenta.
Se sono vellutate ti basterà spennellarle delicatamente. Se le foglie sono larghe, passaci sopra
un panno inumidito oppure una spugnetta, se invece sono piccole riempi
una bottiglietta spray di acqua e vaporizzale con
essa.
Sempre per la pulizia potrai fare uso anche di un balsamo per capelli. Sarà sufficiente metterne qualche goccia su un panno morbido e via…. Oppure puoi prendere la buccia di una banana e, una volta privatala dei suoi filamenti, potrai strofinarla sulle foglie.
A intervento concluso resterai meravigliato della lucentezza che hanno acquistato le foglie della tua pianta.

Come prevenire la filariosi cardiopolmonare nel cane

07:39 Posted In Edit This 0 Comments »

Il tuo cane vive in una zona a clima mite e temperato dove sono presenti le zanzare?
Fai attenzione allora alla filariosi cardiopolmonare, una malattia abbastanza grave e insidiosa, difficile da diagnosticare nella fase iniziale, in grado di causare gravi danni al cuore e alle arterie polmonari.

 Cause e conseguenze
Si trasmette attraverso la puntura delle zanzare, che inoculano nell’animale domestico le microfilarie, ossia delle microlarve di vermi in grado di spostarsi e di raggiungere in breve tempo il cuore e i polmoni. Una volta qui, divenute adulte, causano danni seri, anche mortali.

 Sintomi
Se ti accorgi che il tuo cane accusa dimagrimento, febbre, tosse, si affatica con troppa facilità e ha difficoltà respiratorie, ti consiglio di portarlo dal tuo veterinario. Potrebbe trattarsi della filariosi. Per accettarsene il veterinario sottoporrà il cane a un prelievo ed esame di sangue, l’unico che permette di individuare la presenza o meno delle microfilari. Qualora il risultato dovesse essere positivo sarà cura del veterinario somministrargli subito un farmaco in grado di uccidere il parassita.

 Prevenzione
Comunque se vuoi vivere in tutta tranquillità la soluzione migliore per combattere questa subdola malattia è la prevenzione. Esso è di due tipi: mensile o annuale.
Per tutto il periodo in cui sono presenti le zanzare nella tua zona puoi somministrare al cane mensilmente (sempre nello stesso giorno) una semplice compressa masticabile, contenente come principio attivo l’ivermectina.

Il medicinale dovrà essere prescritto dal tuo veterinario, che ti indicherà tutte le istruzioni del caso e la posologia occorrente in ragione dell’età e del peso dell’animale.
L’altra opzione di prevenzione è quella annuale. Potrai cioè far fare dal veterinario al tuo cane un’unica iniezione antifilariosi, che gli fornirà una protezione sicura per tutto l’anno.


Come fare un trucco da donna fatale

02:09 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ una serata del tutto speciale!
Vuoi sorprendere il tuo lui e per questo
hai comprato anche una lingerie particolare.
Il trucco, che ti sto per proporre, è senza dubbio
abbastanza delicato, ma nello stesso tempo sensuale.

Segui i consigli che ti dirò nei passi qui di seguito e
sicuramente farai colpo su di lui .

1° step


Per la serata che ti aspetta del tutto eccezionale inizia a
farti un bagno rilassante. Versa nell’acqua della vasca tre gocce di olio di eucalipto e due di garofano.

I vapori di questa soluzione serviranno a depurarti la pelle
del viso, dilatandone i pori per ottimizzare i trattamenti che successivamente farai al tuo viso.

Una volta terminato il bagno, asciuga il viso con un panno
di cotone o dello scottex, tamponandolo.

Immediatamente metti la tua crema abituale di contorno occhi e viso.

2° step


Lasciala agire per un po’ . Indi stendi un velo di fondotinta, scegliendo il colore che ben si confà alla tua pelle.
Considera che non deve essere troppo grasso, né troppo lucido e né troppo secco. Ora aspetta che il fondotinta possa asciugare per bene. Prendi l’illuminatore e stendilo sulla palpebra superiore e poi
sfumalo, partendo dall’interno occhio verso l’esterno fino alle tempie. Munisciti di pennellino e con esso metti un
po’ di ombretto scuro sulla palpebra, sfumandolo con le dita verso l’alto.

3° step

Quindi passa alle gote, applicando su esse un fard rosato e procedendo col pennello accuratamente verso lo zigomo.
Con una velina cerca di tamponare l'eventuale eccesso di
fard.

Spalma sul tuo dito un pizzico di illuminatore e ponilo in rispondenza del contorno naso e sulla commistura labiale.
Per dare l’ultimo tocco di profondità e sensualità al tuo sguardo non ti resta che applicare l’eyeliner, tracciando una linea sottilissima e il più possibile perfetta.
L’ultimo tocco intrigante spetterà alla polvere luminosa, che dovrai far bene aderire alle tue palpebre.
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