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LA STORIA DELLE 4 CANDELE

10:15 Posted In Edit This 0 Comments »
In una Chiesa, quattro candele bruciavano e si consumavano lentamente.
La prima diceva: "Io sono la candela della pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi accesa: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!".
Così fu, e a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.


La seconda diceva: "Io sono la candela della fede, purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me, e per questo motivo non ha senso che io resti accesa!". Appena ebbe terminato di parlare, una leggera brezza soffiò su di lei e la spense.


Triste triste, la terza candela, a sua volta, disse: "Io sono la candela dell’amore,
ma non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano …
Essi odiano perfino coloro che più li amano, i loro familiari". E senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere. Ma inaspettatamente...un bimbo in quel momento entrò nella Chiesa e vide le tre candele spente.
Impaurito per la semioscurità disse: "Ma cosa fate! Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio!". E così dicendo scoppiò in lacrime.


Allora la quarta candela, impietositasi, disse: "Non temere, non piangere, bambino mio: finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele: io sono la candela della speranza." Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime,
il bimbo prese la candela della speranza e riaccese tutte le altre, e non ebbe più paura.

"
Che non si spenga mai la speranza dentro il nostro cuore,

e che ciascuno di noi possa essere lo strumento, come quel bimbo,
capace in ogni momento di riaccendere con la sua speranza,
nel cuore di ogni uomo, la fede, l'amore e la pace..."

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Come posizionarsi in maniera corretta davanti al pc

08:48 Posted In Edit This 0 Comments »
Si sa che, oggi più di ieri, il pc catalizza un numero sempre crescente di  ore  giornaliere  di milioni di persone. D’altro canto esso è un mezzo efficiente per sentirsi collegati col mondo intero. E’ normale che, stando un bel po’ di tempo davanti al desktop, si comincino ad accusare dei dolori in varie parti del corpo.  Anche tu trascorri  molte ore di navigazione davanti al pc? Se lamenti allora un indolenzimento della schiena,  dei polsi, delle dita e  della zona cervicale sappi che possono essere disturbi connessi,  in massima parte, ad una scorretta postazione di lavoro.  Per evitare il tutto, basterà seguire alcuni accorgimenti.

LA TASTIERA e LA SEDIA 
In che modo dovresti  posizionare la  tastiera? Essa dovrebbe essere  messa a circa una quindicina di cm dal bordo della scrivania, in modo che  si possa avere la possibilità di  poggiare alla meglio sia gli avambracci  che i polsi. In caso contrario le spalle  e la schiera andranno incontro a contratture varie e conseguentemente a dolori . Come dovresti posizionarti invece sulla sedia? Ti basterà scegliere una sedia con schienale alto, in modo da stare con la schiena dritta, le spalle allineate ai fianchi e il collo in linea col busto.

LO SCHERMO
Questo deve essere posizionato a 60 cm dal viso e in prossimità di una fonte di luce naturale. Di sera  la stanza, dove ti trovi, andrà illuminata con lampade alogene, perché affaticano meno gli occhi.

IL MOUSE
Un uso non corretto del mouse può comportare dei dolori al polso e alla mano. A  volte può subentrare addirittura la sindrome del tunnel carpale. Il mouse  deve avere una presa ergonomica, una presa cioè che faccia da supporto ai contorni della mano destra. Ciò risulta di particolare importanza  in tutti i casi d’utilizzo dello stesso.  L'iconica forma ergonomica e la presenza  di supporti laterali in gomma,  non  possono che migliorarne l'impugnatura,  avere un maggiore controllo del mouse e, cosa da tenere nella massima considerazione, evitare l’insorgenza dei dolori. Disponi il mouse sulla scrivania al di là  della tastiera, in modo  che ti sarà possibile poggiare  sulla scrivania l’intero avambraccio.
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Cavolfiore alla crema di formaggi e noci

05:01 Posted In Edit This 0 Comments »
Ottimo piatto da approntare specie nella stagione invernale. Meno di 30 minuti il tempo di preparazione. Se vuoi provarci magari per le festività prossime, ecco gli ingredienti:
1 cavolfiore, 300 gr di formaggio Emmenthal reso a crema, 125 gr di formaggio blu, cioè quelli a pasta erborinata (gorgonzola o Roquefort), 30 gr. di noci tritate, un cucchiaino di senape, pepe appena macinato, un pizzico di sale e 50 gr di formaggio grattugiato.

PREPARAZIONE
Trita, anche se molto grossolanamente, le noci e mettile in una ciotola. A parte rendi l’Emmenthal abbastanza cremoso, schiacciandolo il più possibile con i rebbi della forchetta e rigirandolo continuamente. Prendi il cavolfiore, fallo a pezzi e lavalo sotto l’acqua corrente.
Prepara sul fuoco una pentola con acqua e attendine l’ebollizione. Quindi calaci i pezzi di cavolfiore e cuocili per circa 8 minuti o almeno fin quando non ti risulteranno al dente. Scolali e versali in una padella, in cui avrai messo anche il formaggio reso a crema e la senape. 
Lascia che questi ingredienti si amalghino alquanto e poi vi unisci anche il formaggio blu. Condisci con un pizzico di sale e abbondante pepe. Versa il tutto in una teglia da forno, aggiungi il trito di noci e il formaggio grattugiato.
Accendi il forno in funzione grill. Appena esso è bello caldo, inserisci la teglia. Lasciala per alcuni minuti, fin quando non vedrai indorarsi la parte superiore.
Porta questi pezzi di cavolfiori in tavola ben caldi. Sappi che essi si combinano bene con il sapore un po' piccante di una bella insalata di crescione.
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Bigoli in salsa d’anatra alla melagrana.

05:45 Posted In Edit This 0 Comments »
Andiamo al Nord alla ricerca di un piatto della tradizione natalizia molto veloce da approntare.  Ci siamo imbattuti in un  piatto veneto:  Bigoli  in salsa d’anatra  alla melagrana. I tempi di esecuzione? Veramente pochi: 15 minuti per preparare la salsa e 25 per  cuocere i bigoli.
Vediamo dunque gli ingredienti per 4 persone. Ci vogliono 400 gr di bigoli (possono essere sostituiti  da normali spaghetti), 200 gr di frattaglie(cuore, polmone, fegato, stomaco) d’anatra o di gallina, 50 gr di burro, 2l di brodo di anatra o di gallina, 1 grossa melagrana, olio, sale e pepe.

Preparazione
 Lavate sotto l’acqua corrente  le frattaglie e tagliatele in pezzi  molto piccoli. Approntate sul fuoco una padella con il burro e l’olio (3 cucchiai) e versatevi dentro le frattaglie sminuzzate, aggiungendovi sale e pepe.
Appena le frattaglie saranno arrivate a cottura, unitevi  il succo di mezza  melagrana.
Attendete che il tutto si addensi leggermente e poi spegnete il fuoco.  Fatto ciò, private l’altra metà di melagrana dei suoi chicchi e aggiungeteli alla salsa di frattaglie preparata.  
A parte portate a bollore  il brodo di anatra o di pollo e, una volta pronto, calateci i bigoli. Fateli cuocere, scolateli e conditeli con la salsa di frattaglie alla melagrana.

Il tuo cane ha il raffreddore?

03:18 Posted In Edit This 1 Comment »

Va detto subito che il cane, alla stregua dell’uomo, non è affatto immune dal contrarre infezioni virali. Una tra le tante è proprio quella originata dai colpi di freddo e in particolar mi riferisco al raffreddore. I sintomi di tale tipo di infezione virale sono simili a quelli di ogni essere umano. Il tuo cane paleserà un naso che cola, una lacrimazione abbastanza evidente, tosse e starnuti.
Etciù… etciù!... Sono i primi a comparire, sono cioè le prime avvisaglie di raffreddamento.

Cosa fare se il cane ha contratto il raffreddore?
Innanzitutto non allarmarti e non preoccuparti più di tanto. Il raffreddore, come negli umani, è molto comune ed è di breve durata. Devi semplicemente attendere che faccia il suo corso. Di solito si aggira intorno ai sette - dieci giorni. Piuttosto attivati per alleggerirne i disagi e ridurre i tempi.
Una delle prime cure che puoi offrire al tuo cane riguarda un adeguato supporto nutrizionale, tale da fornire l'energia per combattere l'infezione e superare il problema della disidratazione.
A proposito di quest’ultima poni particolare attenzione alla sua ciotola dell’acqua, fa che sia sempre piena e pulita.
Aggiungi nel’alimentazione dei bei brodi caldi di carne, specie se vedi che il cane mostra inappetenza.
Gli fornirai non solo un efficiente apporto calorico, ma il caldo contribuirà a dargli un sollievo alla gola e lo aiuterà ad espellere il muco in eccesso. Puoi intervenire altresì con dei trattamenti omeopatici, tipo l’utilizzo dell’eucalipto, che fornisce un sollievo non insignificante alla sua respirazione. Proteggi il tuo cane dall’ aria fredda e limitane le uscite all'aperto.
Se puoi, tienilo il più possibile al caldo. In caso di pelo bagnato, asciugalo subito e per bene. Assicurati che la sua cuccia non sia esposta a deleterie correnti d’aria.
Se, nonostante queste accortezze e queste cure di base, la sintomatologia da raffreddamento non mostra miglioramenti, pressappoco dopo il decimo giorno ti consiglio di farlo vedere dal tuo veterinario.
Può darsi che un comune raffreddore si sia evoluto verso un’infezione batterica, una complicanza cioè che richiede un’adeguata terapia antibiotica.
Leggi pure:
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http://cameoblue.blogspot.it/2012/11/come-capire-se-il-tuo-animale-domestico.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/11/come-e-quando-pulire-le-orecchie-del.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/09/effettuare-una-siringa-sottocutanea-al.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/02/come-prevenire-la-filariosi.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/03/cucciolo-di-cane-prematuro-distacco.html

Come fare cestini con materiale vario e per tutte le occasioni

06:29 Posted In Edit This 0 Comments »
Vuoi apprendere come si fanno i cestini? E’ una tecnica tra le più semplici che ci siano. In casa i cestini sono molto utili per riporvi un bel po’ di materiale sparpagliato magari sui mobili, come chiavi, matite, pennarelli, gomme, chincaglierie, trucchi, giocattolini e non ultimo anche per confezionare, uscendo dal convenzionale e in nome dell’economicità, i regalini natalizi.

Cominciamo dunque col menzionare il materiale che ti occorre. Puoi usare la rafia, dei gomitoli di lana residuata (possibilmente doppia), dello spago (parimenti come la lana). Una volta che avrai appresa la tecnica qui descritta, ne potrai realizzare tanti altri, con dei fogli di giornale, delle buste di plastica, dei tessuti jeans o di quel che più ti aggrada. In questi ultimi casi menzionati dovrai semplicemente approntare delle strisce, larghe o strette, in ragione e a misura  del cestino che intendi realizzare e arrotolarle ben strette su se stesse, con un goccino di colla all'inizio, nel mezzo (se ne ravvedi la necessità) e alla fine. Ecco la tecnica.  Per la realizzazione dei  cestini in foto, il materiale usato è stato la rafia e la lana bicolore. La misura, ovviamente, è a propria discrezione. Se ne possono fare di grandi, di medi e di piccoli. I nostri hanno un diametro di 24 cm (quello in rafia) e di 13 cm quello in lana.

Prendi un semplice compasso e, su un pezzo di cartoncino Bristol o altro tipo che hai in casa, fai un cerchio grande quanto ritieni che debba essere il cestino da realizzare. Munita poi di riga, matita e forbici, opera dei tagli a spicchi sul cerchio, tagli tutti uguali e alla medesima distanza gli uni dagli altri, come nell’immagine riportata. Insomma il modello in cartoncino deve essere simile ad un sole con la sua raggiera. Ricordati pertanto di lasciare un cerchio al centro, cerchio che dovrà fungere da base per il cestino. Usa sempre il compasso per delimitarlo.
Una volta che il cartoncino sarà pronto e avrai scelto il materiale con cui realizzare il cestino, comincia a passare il filo (sia esso di rafia, di lana o di chicchessia) sopra il primo spicchio di cartoncino e poi prosegui alternativamente, ora sopra e ora sotto, ora sopra e ora sotto…. e così via, tirando leggermente il filo, man mano che operi. Procedi in questo modo fino a coprire l’intera altezza dei “raggi”.


Giunta alla fine, ferma il filo con un po’ di colla e appronta, a parte, un paio di treccine, con tre fili del materiale che hai già usato. Esse ti serviranno per rifinire il bordo del cestino. Approntate le treccine, spargi un po’ di colla, sia all’interno che all’esterno del bordo, e poi  applicale.



Il lavoro è quasi al termine. Non ti resta che coprire la base. Come fare? Lascia asciugare il tuo cestino e nel frattempo tagliuzza, in piccoli pezzi, i residui di fili rimasti. Prendi la colla e spargine una quantità sul cartoncino di base. Indi prendi i pezzettini tagliuzzati e, premendo leggermente, disponili, alla rinfusa, nel centro. Il tuo cestino è bello e completato.


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14:31 Posted In Edit This 1 Comment »

CARTONCINI DA APPENDERE ALL'ALBERO DI NATALE

02:50 Posted In Edit This 0 Comments »

Rallegriamo il nostro albero di Natale,  appendendovi  tanti cartoncini colorati, ritagliati con la tecnica del pieno e del vuoto.  Puoi realizzarli, usando  sia dei  cartoncini che dei fogli di  alluminio (lamierine leggerissime) color oro. Come materiale ti serve  una matita per disegno, della carta carbone per riprodurre i modelli che ti mostro più giù, delle forbici o un taglierino, dei cartoncini Bristol colorati o dei fogli di  lamierine, qualche nastrino per appenderli.  Puoi trovare tutto il materiale presso qualsiasi cartolibreria.
Come campioni da riprodurre, inizialmente,  puoi fare uso direttamente  di questi che vedi ai lati. Tanti altri ne puoi trovare on line. Comunque,  se intendi operare con i modelli ai lati, ti basterà  cliccare col destro sui disegni  e dal menù a discesa scegliere “Salva l’immagine con nome”.  Una volta portati sul desktop  i disegni, ingrandiscili nella misura che più ti aggrada e poi stampali.  Ritaglia i 4 quadrati e, una alla volta, con la carta carbone trasferiscine  il disegno  sui cartoncini colorati  o sui fogli di alluminio.

Terminato il tutto, prendi le forbicine o il taglierino e comincia ad eliminare le parti interne bianche (i vuoti) e  a rifilare la  parte esterna  del cartoncino. Per  avere un ritaglio ad hoc,  molto preciso, ti consiglio di  usare il taglierino. A conclusione potrai appendere le varie decorazioni  all’albero, con un nastrino o un cordoncino,  da infilare nell’apposito buco in alto.

Come fare addobbi natalizi sulle porte

05:06 Posted In Edit This 1 Comment »

Vuoi realizzare qualche addobbo natalizio da mettere sulla  porta del tuo appartamento? In questo tempo di crisi te ne propongo uno  all’insegna dell’economicità, non solo, ma anche assai decorativo, veloce e facile da farsi.  Il risultato finale sarà questo che  vedi illustrato sopra.
Basterà acquistare un set di 3 imbutini  da cucina di 6/7 cm di diametro, presso il mercatino vicino casa o  nei supermercati, al reparto “articoli da cucina”. Il loro prezzo è  assai modico. Altro materiale necessario consisterà in una bomboletta spray di colore oro oppure tre bombolette di colori diversi , e ancora del nastrino colorato (puoi usare anche quello che trovi attorno alle bomboniere), tre palline natalizie e alcuni  rami di sempreverdi, magari con qualche pignetta.

ESECUZIONE
Ricopri di vernice oro i tre imbuti, sia all’interno che all’esterno. Attendi che essi  si asciughino ben bene e poi incollaci tutt’intorno  i nastrini colorati. All’interno applica una pallina natalizia, della dimensione di circa 2,5 cm, che legherai, a mo’ di battaglio, sempre con del nastrino rosso o dei pezzi di cordoncino dorato. Dopo aver piegato il nastrino in due, infila gli estremi nel buco superiore dell'imbuto e, una volta all'interno, attaccaci la pallina natalizia,  con un bel nodo, sufficiente a fermare il nastro.  La lunghezza di quest'ultimo sarà a tuo piacere.
Completate le tre “campane”, vai alla ricerca, in qualche campo viciniore  a casa tua, di alcuni rametti di sempreverdi e anche di qualche pignetta.  Ferma  i rametti l'uno sull'altro,  insieme ai nastrini provenienti dalle campane.  Per nascondere le varie unioni,  incollaci sopra  qualche pigna o anche un’altra pallina natalizia,  o ancora un ben fiocchetto rosso o quant’altro la tua fantasia ti detterà.
Un’ultima cosa. Sappi che con lo stesso procedimento puoi  mettere, al posto degli imbuti,  anche le lattine piccole dei succhi di frutta. Ovviamente queste, una volta colorate con la pittura spray,  non avranno bisogno dell'aggiunta di una  pallina natalizia all'interno, ma solo di qualche applicazione di stelline, o altro, sulla superficie esterna. Per inserire il nastrino sarà sufficiente fare un piccolo buco nella parte soprastante.

Long drink all’ananas

06:22 Posted In Edit This 0 Comments »
In questi giorni hai in programma di farti un long drink dissetante, fresco,  salutare e colorato? Bene, eccone uno all'ananas. Per ottenerlo bisogna approntare 1 ananas, 120 g di zucchero, il succo spremuto di 5 limoni, 1 litro circa di succo d’arancia, 2 bottigliette di ginger ale (si trovano  in tutti i supermercati nel reparto delle bibite), 1 bottiglia di acqua minerale.
Come farlo?
Una volta eliminato il ciuffo all’ananas, affettare l'intero frutto e privare le fette sia del  bordo esterno che della parte centrale, molto legnosa. Quindi preparare una capiente coppa in vetro  e immettere in essa la polpa dell’ananas, fatta a spicchi con l’aggiunta di zucchero e succo di limone. Lasciare il tutto macerare in frigo per circa un’ora. Successivamente prelevare  la ciotola e unire, al contenuto  già presente, il succo di arancia, il ginger ale e l’acqua minerale. Buon long drink!...

Dalla Tunisia: Polpettine di pesce con spezie

01:02 Posted In Edit This 0 Comments »
La ricetta odierna, da approntare, volendolo, alla Vigilia del Santo Natale, trae le sue origini da una cucina esotica, molto ricca di sapori e profumi  particolari, per un utilizzo non indifferente di spezie ed erbe varie, roba che attrae non poco sia l’olfatto che il  palato e che attiva oltremodo le funzioni digestive. La pietanza ci proviene dalla Tunisia, un Paese multietnico e moderno.  

PREPARAZIONE

Vediamo come procedere  nella preparazione.  Il piatto, nella sua fase di elaborazione,  è di una semplicità estrema . Si avvale della presenza di 500 gr di polpa di pesce lessato (da scegliere tra  merluzzo, dentice o palombo,  fresco o surgelato ), di 3 cucchiai di prezzemolo tritato molto finemente, di due cipolle di media grandezza (parimenti  tritate), di farina bianca nella misura di 3 cucchiai, di un uovo,  di mezzo cucchiaio di paprika dolce e di semi di cumino (da pestare nel mortaio o col pestacarne), olio, pepe e sale quanto basta.  
Una volta che avrai lessato il pesce, elimina con accuratezza lische e pelle. Passa poi a tritarlo finemente, aggiungendovi  il prezzemolo, le cipolle, l’uovo, il pepe, le spezie e il sale.  Amalgama  bene il tutto, fino ad ottenere un impasto omogeneo con le quali farai delle polpettine .
Prima d’infarinarle, se preferisci, puoi  appiattirle oppure  lasciarle belle tonde.  Indi prendi una padella da fuoco per fritture e versaci abbondante olio. Accendi la fiamma sotto e, non appena  esso sarà bollente,  calaci le polpette, rigirandole, di volta in volta, fino a quando non si presenteranno  ben dorate da tutti i lati.
Nel frattempo  prepara un piatto da portata,  ricoperto di carta per fritti. In esso  vi disporrai le polpettine man mano che saranno pronte.
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