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Come fermare la caduta dei capelli (parte seconda)

09:05 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ giunto  il momento, da parte nostra,  di riscoprire l’importanza di  certuni oli, che i Cinesi e  gli Indiani conoscono e impiegano già da secoli. Mi riferisco ad oli come quello di cocco, di sesamo e  d'oliva, oli che penetrano con facilità nel cuoio capelluto attraverso un delicato massaggio,  alimentano i follicoli piliferi, riattivano la circolazione  e  arrestano, alla grande,  la caduta dei capelli.

Vediamo in che modo operare.

Metti a riscaldare, non eccessivamente, il tipo di olio che hai scelto e poi distribuiscine un poco sulle dita o su un dischetto struccante. Comincia  così a massaggiare il cuoio capelluto.  Indi  munisciti  di  una qualsiasi tipologia di cuffia (magari anche  una cuffia per doccia) e indossala.
Lascia che l’olio sosti  sul cuoio capelluto per un’ora o poco più, fino a renderne possibile l'assorbimento. Poi passa a lavare i capelli come hai sempre fatto.  Ti consiglio di ripetere questo trattamento almeno una volta a settimana. Vedrai che risultati sorprendenti! 
Puoi prendere in considerazione anche l’impiego del tè verde. Basterà versare  in un pentolino dell’acqua (nella quantità di una tazza) e aggiungervi  due bustine di tè. Attendi poi che  il tè abbia a raffreddarsi leggermente, imbevi in esso dei dischetti struccanti e distribuiscilo sulla cute, lasciandolo agire per un’ora. Successivamente  lava i capelli, usando preferibilmente uno shampoo a base di erbe.

 In genere, dopo che  hai fatto un qualsiasi lavaggio dei capelli,  ricordati di ridurre al minimo l’impiego del phon,  ed eventualmente di piastre per capelli, di bigodini e rulli caldi, di colorazioni chimiche. I primi perché procurano  un riscaldamento continuo  del cuoio capelluto, disidratandolo e facendo danni  non pochi alle proteine dei capelli e ai follicoli piliferi.
Lascia, se possibile, che i tuoi capelli  si asciughino all’aria e, se il periodo è  freddo, intervieni per pochi istanti col phon a bassa temperatura e a una distanza di 15 cm, poi lasciali asciugare da sè. Alcuni per l’asciugatura invernale  consigliano d’indossare  un turbante in microfibra.
Evita di pettinarli con la spazzola anche se dotata di setole morbide. Essa purtroppo  danneggia, staccandoli,  i capelli in crescita. E’ preferibile che tu faccia uso di un  pettine a denti stretti  e se incappi in un groviglio di capelli per districarlo ti basterà fare uso solo delle tue dita. Relativamente all’impiego delle  tinture, se proprio non  ne puoi  fare a meno, è preferibile distanziarle  nel tempo, non meno di 9 settimane  da una tinta all’altra. Attenzione anche agli elastici e alle pinze per capelli e ad altri accessori simili.  Sono strumenti  che  possono provocare  la  caduta dei capelli. Infatti  esiste  una calvizie  che va sotto il nome di "alopecia da trazione" .  
Nell’ipotesi comunque che tu dovessi accorgerti che la perdita di tuoi capelli è del tutto anormale, non esitare a consultare il medico.
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Come fermare la caduta dei capelli (parte prima)

04:13 Posted In Edit This 0 Comments »
Spesso, al mattino, ti capita di ritrovare il tuo cuscino pieno di capelli, capelli che sono caduti durante la notte e questo ti succede anche di giorno, all’atto di pettinarteli. Certo non ne puoi gioire, anzi...! Ti stai facendo mille domande sul perché e sul come e vorresti correre ai ripari. Tieni conto del fatto che la perdita di capelli (o alopecia) affligge milioni di persone nel mondo e non fa sconti a nessuno, né per età e né per sesso. Comunque acquisire informazioni sul perché i capelli cadono è già un passo avanti per provare ad intervenire nel miglior modo possibile. Infatti, una volta identificato il problema, capita cioè la causa che sta dietro alla nostra perdita dei capelli, possiamo mettere in campo vari tipi di trattamenti. Come prima cosa chiediamoci: “Ho davvero un problema di perdita di capelli?” In questa direzione è possibile fare una verifica, anche se alquanto grossolana, usando una specie di test che viene chiamato “test rimorchiatore”. Ecco in cosa consiste. Prendi un piccolo gruppo di capelli tra pollice e indice, all’incirca una ventina o trentina di capelli. Tirali con lentezza e nel contempo con decisione. Se tra le dita ti resteranno più di 6 capelli, potresti avere un problema di diradamento di capelli. Bada però che non è detto che il test sia veritiero. La certezza te la potrà fornire solo un tricologo. Ma riandiamo alle informazioni sulla caduta dei capelli.
Diciamo subito che la perdita dei capelli ha molteplici cause. Esse vanno da una cattiva alimentazione alle deprivazioni di minerali, dall’inquinamento e dallo stress all’uso di certi farmaci. Ma anche l'ereditarietà non è certamente da sottovalutare. Come intervenire in caso di diradamento?

RIMEDI
La soluzione più semplice e più economica è quella di porre in campo trattamenti, il più possibile, naturali. C’è comunque da dire che commercialmente ci sono molti prodotti che danno risultati abbastanza soddisfacenti, ma presentano un “quid” non trascurabile. Sono abbastanza costosi e, oggi come oggi, con il budget mensile che “piange” sempre di più in ogni famiglia, è difficile far fronte alla spesa, oltremodo perché per raggiungere i risultati sperati l’impiego degli stessi non deve essere “una tantum”, ma continuato nel tempo. Comunque non disperare!! Sappi che ci sono prodotti naturali che non hanno niente da invidiare a quelli commercializzati, e sono oltretutto privi di effetti collaterali negativi. E passiamo alla formulazione di consigli e suggerimenti per evitare la caduta dei capelli.

Naturalmente il primo passo da fare va nella direzione di un’alimentazione che deve farsi rispettosa delle esigenze nutrizionali del corpo e conseguentemente degli stessi capelli. Apportiamo allora alla nostra dieta delle misure correttive facendo molta attenzione alle proteine, perché queste sono essenziali se si vogliono dei capelli forti. Una eventuale carenza potrà essere appunto causa di perdita degli stessi. Buone fonti di proteine sono i pesci, il pollame, il latte, il formaggio, lo yogurt, i broccoli, i legumi, il riso, le arachidi, la frutta secca. Non trascuriamo di assumere alimenti contenenti vitamine del gruppo B, vitamina A, C ed E e non ultimi lo zinco, il magnesio e il selenio. Gli studi condotti recentemente circa le cause del diradamento dei capelli nelle donne hanno portato a concludere che la carenza di ferro e della lisina, un aminoacido deputato al trasporto del ferro, nella maggior parte è un indicatore da non sottovalutare, ma da prendere nella dovuta considerazione. Ma dove si trova la lisina? Maggiormente nelle uova e nella carne rossa (manzo, cavallo e montone).
Il secondo passo s’indirizza verso un monitoraggio dello status del nostro cuoio capelluto, al quale risulta strettamente legata la salute dei nostri capelli. Se esso presenta una cute secca, piena di forfora o di seborrea o di desquamazioni è giocoforza intervenire con trattamenti esterni che vanno nella direzione di una “lubrificazione” della pelle. ….(continua nella seconda parte)
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Come rimuovere le bruciature sui piani di lavoro

06:27 Posted In Edit This 0 Comments »
Può succedere, magari in bagno, di poggiare sul piano in laminato la piastra per capelli e di dimenticarla accesa, causando sull’area sottostante dei segni di bruciatura. Parimenti può accadere in cucina con qualche pentola calda o con il lascito ai bordi del piano di una sigaretta accesa. 
Come rimediare al danno causato?
1) Innanzitutto comincia con l’impregnare un panno morbido di sapone neutro e passalo sulla superficie bruciata.

2) Indi prendi della pasta dentifricia e mettine uno strato sulla zona. Lascia che vi sosti per alcuni minuti. Puoi fare uso anche di un impasto di bicarbonato di sodio e acqua.

3) Successivamente munisciti dello spazzolino per denti e cerca di passare sullo strato di pasta, con delicatezza e ripetutamente. Sciacqua la zona con acqua pulita e asciuga con un nuovo panno morbido.
Se la macchia di bruciatura dovesse persistere, prova anche con Mastro Lindo gomma magica.
Se nonostante quest’altro intervento la situazione non dovesse migliorare, allora significa che la bruciatura è penetrata molto all’interno della superficie del piano. 
Per recuperare la zona gravemente danneggiata non ti resta che prendere in considerazione un eventuale applicazione di decalcomanie decorative con supporto autoadesivo.

Come intervenire in caso di ferita del tuo animale

11:22 Posted In Edit This 0 Comments »


Ecco cosa devi fare in caso di ferita da taglio alle zampe del tuo amico, con fluenza di sangue. Premetto che i tagli possono avvenire a livello venoso o a livello arterioso. Nel primo caso noterai del sangue scuro che esce di continuo, nel secondo caso invece il sangue sarà rosso chiaro e uscirà a flotti. Per provare ad arrestare l'emorragia, nell’uno e l’altro caso, è necessario comprimere la ferita, operando una pressione con le dita, a monte della  stessa. Ma in che punto comprimere? Se la fuoriuscita di sangue riguarda la zampa anteriore, l’arteria da comprimere si trova posizionata sotto l'ascella. Bastano tre dita della mano per esercitare una pressione decisa e sicura. Se la situazione interessa invece l’arteria femorale, la pressione va operata all'inguine, e più precisamente dove inizia la zampa posteriore.

Se non ti va di intervenire in questa maniera, prendi una striscia di tessuto o una cintura o altro che possa fungere da laccio emostatico e fai una legatura al di sopra della ferita. Poi alla svelta pulisci quest'ultima tutt’intorno, cercando di disinfettarla con una soluzione asettica.

Applica sopra anche un cubetto di ghiaccio. Termina l’intervento con un tampone di garza e bendaggio dell’area interessata. Ricordati che, mentre stai operando nel modo esplicitato, il laccio o la cinta o altro, messi a monte per bloccare la fuoriuscita di sangue, è bene che abbia un allentamento ogni 3-5 minuti, per far fluire il sangue nell'arto ed evitare che esso possa andare in necrosi.

A operazione conclusa, cerca di monitorare la situazione circa la fuoriuscita di sangue dalla ferita. Se il deflusso si è arrestato, non ci sarà bisogno di alcuna sutura, ma puoi benissimo continuare col cambio fasciatura e un’applicazione di pomata antibiotica nei giorni che seguiranno. Nel caso noterai eventuali coaguli di sangue sulla ferita, lasciali e non cercare di eliminarli. Se, al contrario, il deflusso continua… beh, allora la situazione è molto seria! Non esitare più oltre, porta l’animale presso un ambulatorio veterinario, perché in questo caso è necessario l’intervento di una persona qualificata.

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IL BRUCO E LA LUMACA: morale della favola

11:58 Posted In , Edit This 0 Comments »
Un bruco ed una lumaca vivevano nello stesso giardino. I due animaletti avevano stretto una grande amicizia tra loro. Insieme strisciavano a passeggio, rosicchiavano le foglie tenere e dolci e facevano allegre conversazioni.
Insomma stavano sempre insieme e, nei momenti difficili, si
aiutavano e s'incoraggiavano a vicenda.
Un bel giorno il bruco si fece lento, perse i bei colori, s’irrigidì  al punto da restare completamente immobile. La fedele amica,  non capendo quel che stava succedendo al suo amico, gli si avvicinò, gli parlò, si disperò e lo vegliò a lungo. Dopo qualche giorno, dalla spoglia del bruco uscì una variopinta e brillante farfalla che, aperte le ali, cominciò a volare tra i fiori e le erbe.
La lumaca, che aveva assistito al prodigioso cambiamento, si avvicinò e cominciò a parlare con dolcezza. “Come ti sei fatta bella! Sono proprio  felice di avere un’amica così carina come te! Se tu sapessi come mi sono spaventata quando ti ho vista paralizzata”.
“Chi sei tu ?” la interruppe la farfalla,“quando mai ci siamo conosciute ! Io ho delle ali meravigliose e delicate, vivo nell’aria tra i fiori colorati e profumati; tu, invece, strisci e sbavi nel fango tra i vermi. Ah, se il giardiniere liberasse il mio giardino da certe sudice bestie!”.
La lumaca rimase male e disse con umiltà: “Va bene, va bene, non ci siamo mai viste. Però ricordati che io ti ho conosciuta da bruco e strisciavi con me !”.
MORALE DELLA STORIA: E' proprio così, purtroppo! Quando siamo in possesso della chiave della riuscita personale e ci troviamo in una posizione migliore rispetto agli altri, ci capita spesso di guardare quelli che hanno avuto meno fortuna di noi nella vita dall’alto in basso. Siamo pronti, purtroppo, a dimenticarci  persino degli amici, di quanti sono stati al nostro fianco nella cattiva sorte.
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Puntura di ape nel gatto: pronto soccorso

10:01 Posted In Edit This 0 Comments »
Chiunque possiede un animale domestico, gatto o cane che sia,  farebbe bene a  dotarsi  in casa di  una kit di pronto soccorso. Esso dovrà contenere poche, semplici, ma utili cose come un termometro, delle bende e delle compresse sterili, pinzette,  rotolo di cerotto, acqua ossigenata,  betadine (quella rossa),  qualche antibiotico, antistaminico, cortisone in fiale, antinfiammatorio.  Il perché di un kit di pronto soccorso è facile intuirlo. E' importante essere preparati per una situazione di emergenza che richiede magari un intervento subitaneo, in attesa di portare l’animale dal Veterinario.  Tieni per certo che purtroppo, non solo gli ambienti all’aperto, ma anche la casa può diventare  un luogo pieno di pericolo  per i tuoi cari amici. Pensa ad esempio ai detersivi, alla varichina,  alle polveri  disinfettanti e detergenti, ai mille e più oggetti  piccoli presenti sui mobili, ai fili elettrici,  a compresse medicinali cadute per terra  e non raccolte e via discorrendo.  Al tutto aggiungi poi la curiosità, la vitalità e la grande voglia di giocare che dominano massimamente nel gatto. E’ un classico, ad esempio, vederlo trastullarsi, a più non posso, persino con un pezzetto di cordicella pendente o giocherellare con qualsiasi oggetto gli capiti a tiro fino ad ingoiarselo; sono un classico i suoi salti acrobatici  sui mobili, sui tavoli, sugli elettrodomestici  col pericolo di ribaltarsi addosso di tutto, e ancora, non ultimo, vederlo rincorrere un’ape, fortuitamente entrata in casa,  e  cercare di prenderla, a volo, in bocca. Ecco sì, proprio un’ape! Come
intervenire se  un tipo d’insetto simile punge il gatto in bocca?

 Puntura
Innanzitutto cerca d’individuare  in che punto della bocca si trova il pungiglione (si presenta come un puntino nero).  Poi  prova  a rimuoverlo raschiando o grattando con un cartoncino plastificato o con l’unghia  nel punto esatto di entrata del pungiglione.  Non è consigliabile l'uso della pinzetta, nè lo schiacciare la pelle intorno alla zona della puntura. Sono metodi questi che agevolano l'entrata in circolo del veleno. Successivamente alla fuoriuscita del pungiglione, applica  subito sull'area interessata un cubetto di ghiaccio e tienilo, per quanto sia possibile posto che il gatto se ne stia buono (cosa peraltro assai difficile!), almeno per un po’.  A conclusione, se la puntura è dipesa da un’ape, basterà spruzzare in bocca una miscela di acqua e bicarbonato per neutralizzare l’acidità del pungiglione. Se invece la stessa  appartiene ad una vespa,  intervieni  con irrorazioni di aceto o di limone. Attenzione a monitorare lo stato di salute del gatto. Se il gonfiore dovesse aumentare, se dovesse presentare delle difficoltà respiratorie o il vomito,  non esitare a portarlo immediatamente dal veterinario. La stessa cosa si consiglia nel caso in cui non si riesca a togliere il pungiglione
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Perché il mio cane zoppica?

15:08 Posted In Edit This 0 Comments »
 
Dopo una corsetta in campagna il tuo cane zoppica. Al momento non preoccuparti più di tanto. Capita spesso che, specie in zone alquanto incolte e anche nei giardinetti pubblici di città, la causa del problema di una zoppia possa derivare da qualche corpo estraneo che si è infilato tra dito e dito, da qualche piccolo taglietto o da qualche spina. Tieni conto del fatto che la natura ha protetto le zampe anteriori e posteriori del  tuo cane  con dei cuscinetti abbastanza coriacei. Quindi!...

Comunque in che modo potresti determinare, de visu, la gravità o meno della claudicazione del tuo cane? Se questi poggia molto frequentemente l’arto a terra, allora vuol dire che il livello di zoppia è quanto mai leggero o moderato. La maggior parte di questo tipo di claudicazioni  si risolve entro una settimana o giù di lì. Se invece  poggia l'arto molto raramente a terra, allora la situazione è meritoria di interventi del tuo veterinario.
Nel primo tipo di zoppia, una volta giunta a casa, cerca di individuare la causa del problema. Ispeziona  l’area relativa all’arto che il cane evita, di tanto in tanto,  di  poggiare a terra.  Osserva  innanzitutto con attenzione ogni dito,  nel caso ci sia qualche unghia spezzata o qualche spinetta che si è intrufolata. Esercita su  ogni dito  anche una piccola pressione per  accertarti che non ci siano taglietti. Sposta  poi  le dita tra loro e poni attenzione allo  spazio tra l’una e l’altra, dove c’è la pelle di unione. Accertati  che non si sia infilato un corpo estraneo, come, ad esempio,  una pietruzza, qualche puntina, una piccola scheggia di legno di albero o altro ancora.  Se così, intervieni eliminando  il corpo estraneo. Se è una spina, estraila con una pinzetta  e poi disinfetta bene l’area.

Anche le ferite superficiali, non certamente profonde, di solito guariscono abbastanza bene senza sutura. Sarà sufficiente intervenire su esse con degli impacchi di Betadina, 4 volte al giorno. Qualora nei giorni a venire, però, dovessi notare del gonfiore  o altro sintomo preoccupante all’arto, come quello a cui si è fatto cenno in precedenza circa il non appoggio dell’arto a terra, se non molto raramente e a caso,  porta subito il tuo cane dal Veterinario.
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Come perdere la pancia in poco tempo

14:24 Posted In Edit This 1 Comment »
La pancia: croce, e non delizia, per donne e per uomini! Senza dubbio non è piacevole per nessuno la vista di una pancia o di uno stomaco prominenti. Spesso si cerca di correre ai ripari magari sottoponendosi ad una cura dimagrante, ma non è così semplice. Il più delle volte  si perdono i chili dove non si vorrebbe, escluso sulla pancia.
Comunque  tieni per certo che, in vista di ciò, giocano  dei  ruoli importanti  sia la tua  forza di volontà e  sia l’imboccare  i passi giusti. Tra quest’ultimi ci sarebbe, ad esempio, quello di non restringere  forzosamente la dieta, ma  solo  di differenziarla. Ad esempio, ti si dirà di escludere e stare lontana dai cibi grassi. Benché ci sia un po’ di verità in questo, tuttavia è vero solo in parte, perché non tutti i grassi fanno male. Bisogna solo differenziarli, escludere cioè quelli transgenici e quelli cosiddetti saturi, che  si trovano in special modo nei cibi spazzatura, nonché nei salumi e nei dolci, nelle carni grasse e nei prodotti caseari  e scegliere la tipologia di grassi giusti come i grassi monoinsaturi e polinsaturi, fonti  di Omega-3 e  Omega-6. E’ possibile trovarli nel cosiddetto pesce azzurro , nei crostacei, nella frutta secca col  guscio e  negli oli vegetali. Tra i monoinsaturi lo scettro appartiene all’olio di oliva.

Fai 5 pasti al giorno : colazione, spuntino, pranzo, spuntino e cena. Mangia parecchio a colazione  e per gli spuntini attieniti alla frutta. Non bere i succhi comprati nei  supermercati, preparali tu a casa. Non eliminare i carboidrati, limitane  invece un po’ il consumo di sera, perché è più difficile bruciarli. Per il resto, durante la giornata, ti  basterà evitare i cibi fritti, i dolci e le bibite gassate. Forse ti meraviglierai non poco sapere che,  secondo gli esperti del settore, per  perdere la pancia è importante bere moltissimo, ben 2 litri e più al giorno (acqua naturale da rubinetto).  Innanzitutto bere prima di pranzo e cena  limita di molto  lo spazio per gli alimenti da introiettare successivamente  nello stomaco. Ma al di là di questo, l’acqua è importante per attivare il nostro metabolismo. Volendo fare  un esempio figurativo, diciamo che essa è come  la benzina nel motore di un’auto da corsa. Quest’ultima infatti  ha bisogno di molta benzina per funzionare al massimo. Alla stessa stregua più bevi acqua e più il tuo metabolismo si attiva, funziona cioè al massimo, bruciando un bel numero di  calorie.

Per quanto poi riguarda l’attività fisica ci sono tre cose da tenere presente per raggiungere lo scopo della perdita  di pancia in breve tempo: gli esercizi addominali, l’hula hop  e un po’ di tapis roulant, aumentando man mano la velocità di passeggiata. Per i primi  basteranno 15 minuti al giorno e per gli altri  almeno una mezzoretta. Perché mi dirai? Perché il corpo inizia a bruciare i grassi solo dopo 30 minuti di attività fisica.

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Scelte alimentari intelligenti per restare giovani e sani (seconda parte)

16:02 Posted In Edit This 0 Comments »
Continuiamo a parlare degli alimenti “intelligenti” da inserire nella nostra dieta, per arrestare l’invecchiamento e sentirci giovani e sani.
In questa seconda parte parleremo del terzo alimento “intelligente”, e più precisamente del pesce.  Gli studi degli scienziati si sono indirizzati sui nativi dell’Alaska, immuni da malattie cardiache. Quale la ragione di questa immunità? Non altro che la straordinaria quantità di pesce presente e consumata nella dieta. In verità i pesci, oltre ad essere un'ottima fonte di proteine di alta qualità, sono ricchi di oli essenziali, come Omega-3, che proteggono il cervello e ne sostengono non poco lo sviluppo e il buon funzionamento. Prevengono altresì l'accumulo di colesterolo nelle arterie. I più ricchi di Omega 3 sono  il salmone, il branzino, l’halibut, lo sgombro e le alici. Sembrerà strano ma anche il cioccolato, solo quello fondente, risulta svolgere una azione benefica sul cuore e addirittura  sull'Alzheimer. Il cacao, di cui esso si compone, è ricco di un gruppo di antiossidanti, chiamati flavonoidi, che aiutano a preservare la sanità e la giovinezza dei vasi sanguigni, riducendo il rischio dell’ipertensione, del diabete (tipo 2), e la demenza senile.
Bisogna scegliere però tavolette di cioccolato che contengono almeno il 70%  di cacao e non esagerare nel consumo. Sono sufficienti un paio di quadrati al giorno.
Altri studi hanno dimostrato che tutti quelli che mangiano la frutta avente il guscio (noccioline, noci, mandorle ecc…) hanno una vita più lunga. Come mai?  La frutta con guscio risulta essere una ricca fonte di grassi insaturi, di vitamine, di minerali e di antiossidanti. E che dire poi dei mirtilli, i deliziosi frutti di bosco, che, non di meno della frutta secca,  sono pieni di potenti  antiossidanti. Bene,  gli studi condotti si sono indirizzati su un gruppo di ratti, a cui sono stati somministrati nella dieta i mirtilli. Questi  hanno raggiunto un’età non solo apprezzabile, ma con ottime funzioni motorie e di equilibrio, al confronto di altri topi alimentati  con cibo normale. Prima di concludere  ci piace  asserire che oggi viviamo davvero  in un tempo in cui l'impossibile può diventare possibile in ogni momento e questo può succedere anche nel campo fin qui trattato, se  apportiamo alla nostra dieta le dovute “correzioni” alimentari.....



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Scelte alimentari intelligenti per restare giovani e sani (Prima parte)

13:53 Posted In Edit This 0 Comments »
C’è un desiderio insito  in ogni persona, sia essa uomo e ancor più donna, che s’indirizza verso la scoperta della fonte della giovinezza, una fonte presso cui abbeverarsi nel corso degli anni per sconfiggere l’invecchiamento fisico e mentale. Senza alcun dubbio  il trucco, le creme, le lozioni  e i cosmetici  in genere ci aiutano a sembrare giovani e belle a qualsiasi età, ma, diciamo la verità, il  loro effetto è momentaneo ed esterno, spesso risulta essere  solo coprente e nulla di più. Tutti i “belletti” hanno  putroppo una ”scadenza”,  nel senso che bisogna necessariamente e in continuazione farvi  ricorso, se si vuol continuare a dare agli altri, e innanzitutto a se stessi, l’immagine della giovinezza, della sanità e della bellezza. Certamente non si può negare che le variabili coinvolte nel mantenerci, o non, giovani e sani sono davvero tante, e che non si può mettere indietro l’orologio dell’età, ma una cosa appare oggi certa, e moltissimi studi lo hanno confermato, ed è quella che, conducendo uno stile di vita sano e facendo scelte alimentari intelligenti, possiamo rallentare di molto il processo di invecchiamento  e avere munizioni in più per combattere i segni del tempo.

I cibi migliori per mantenersi giovane

Quali sarebbero dunque gli alimenti  per una “eterna giovinezza” fisica e mentale? Gli esperti del campo ne hanno individuati ben 6, tutti ricchi di antiossidanti. Li enunceremo ad uno ad uno. Cominciamo con l’olio di oliva, il toccasana per una vita lontana dalle malattie legate all’età, perché contenente potenti antiossidanti  (i polifenoli). Circa 40 anni fa, studiosi  e ricercatori di ben 7 Paesi hanno convenuto sul fatto che, in quanto a salute,  i grassi monoinsaturi dell’olio di oliva sono quelli che tengono molto bassi i tassi di malattie cardiache e tumorali. Il secondo alimento da tener nella massima considerazione è lo yogurt. Questa volta si è andati a studiare  la popolazione della Georgia e ci si è chiesti come mai in questo Paese vi erano più centenari  che in qualsiasi altra parte del mondo. Quale il segreto della loro longevità? Bene, è stato scoperto che nella loro dieta era sempre presente  lo yogurt….  Senza dubbio i benefici apportati da questo alimento alla  salute sono tanti e così impressionanti che oggi molte persone  ne fanno un consumo quasi  quotidiano. Lo yogurt  ci fornisce i batteri buoni di cui abbiamo bisogno nel tratto digestivo, i cosiddetti ''probiotici”, che letteralmente significano  “per la vita''.  In altre parole sarebbero i fermenti lattici,  che, in quanto contenenti microrganismi vivi, migliorano lo stato di salute dell'individuo. Non dimentichiamoci che questo alimento è salutare anche per la pelle. Una volta assunto, è in grado di attivare il collagene migliore, e quindi apportare grossi benefici  all’epidermide  del viso. Se non si sente l'abitudine di mangiare yogurt tutti i giorni, almeno si dovrebbe cercare di consumarlo minimo tre volte  nella settimana......(continua:  seconda parte )

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Come rimuovere il chewing gum dai tessuti

02:02 Posted In Edit This 2 Comments »
In una giornata assolata ti sei trovata con delle amiche a fare una bella passeggiata lungo un viale alberato. Al ritorno, per continuare a discutere, hai preferito sederti con loro su una delle tante panchine presenti. All’atto dell’andare via ti sei accorta che al tuo  jeans si è attaccato un chewing gum, una delle tante gomme masticanti  che deturpano purtroppo, al pari delle scritte, le panchine dei viali. Ti sei attivata per rimuoverla all’istante, usando le unghie, ma invano! Anzi, a dire il vero,  la situazione sembra essersi aggravata. Non sai proprio come rimuoverla.  Leggi questa guida e troverai forse il rimedio giusto per te.

RIMEDI
Comincio coll’enunciarti il rimedio che chiamerò del “calore”. Apri l’asse da stiro, accendi il ferro (in funzione non di vapore),  poni il tuo jeans sull’asse e munisciti di un pezzo di cartone o di un panno pulito.

Calore
Una volta che il ferro ha raggiunto una temperatura non troppo elevata, poni il cartone o il panno sulla gomma masticante e passaci sopra, più volte.
Vedrai che, grazie al calore, la gomma masticante passerà dal jeans al cartone o al panno. In caso negativo non desistere, perché  spesso c’è bisogno di ripetere l’operazione più volte, cambiando sempre il cartone o il panno.  Un altro sistema che fa uso sempre del calore è il seguente. Metti a bollire sul fuoco una pentola con l’acqua. Appena essa raggiungerà il punto più caldo, spegni il fuoco e immergi l’area interessata dalla gomma direttamente nell’acqua. Mentre si trova ancora immersa in essa, prendi uno spazzolino vecchio per denti o anche un coltello e raschia la gomma. Lascia poi asciugare il capo e se è necessario, ripeti l’operazione.

Freddo
Passiamo ora al sistema del ”freddo”. Poni il capo di vestiario in un sacchetto di plastica, sigillalo,  apri il freezer e infila tutto  all’interno. Lascia che vi sosti per 2 o 3 ore,  fino al congelamento cioè del capo. Poi lo ritiri, lo estrai dalla busta e, munita di un coltello da burro,  cerca di raschiare la gomma che senza dubbio, in quanto  congelata,  sarà più facile rimuovere. Se l’esito non sarà di tuo gradimento, una volta che il capo si è scongelato, prendi un bel cubetto di ghiaccio e con una certa energia strofinalo direttamente sulla gomma, più e più volte. Alcuni preferiscono farlo sostare, premendolo sulla gomma  per un tot minuti. Comunque si voglia fare, a conclusione prendi uno spazzolino da dente  e passaci  sopra energicamente. Puoi usare anche un coltello, ma non dalla parte del taglio.

Aceto e lacca
Ecco altri due sistemi: il metodo dell’aceto e quello della lacca spray per capelli . Versa la quantità di una tazza di aceto in un pentolino, mettilo a scaldare nel forno. Attendi che esso sia quasi sul punto di bollire e poi estrailo. Immergi subito uno spazzolino da denti nell’aceto bello caldo e passalo sulla gomma, sfregando più e più volte. Se è il caso ripeti, ma fai riscaldare nuovamente l’aceto. Esso funziona solo se è ben caldo. Lava poi l’indumento. Ed eccoci alla lacca per capelli. Spruzzala direttamente sulla gomma e attendi che s’indurisca. Subito dopo prendi un coltello e cerca di raschiarla. Dovrebbe staccarsi con facilità. Successivamente lava il capo.


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L’acqua del cocco: un elisir di lunga vita

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Non c’è persona al mondo che non conosca la noce di cocco, nel cui pericarpo si trova un liquido dolce, biancastro e molto rinfrescante. Parimenti però non tutti sanno che la FAO (Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite) ha soprannominato e additato l’acqua contenuta nella noce di cocco come un "fluido vitale". Oltremodo, già da lungo tempo, in tutte le regioni tropicali del mondo, questo liquido veniva etichettato (non a torto quindi) come la "bevanda della salute" e tale in effetti è, se consideriamo gli straordinari valori nutrizionali. Il liquido viene estratto dalle noci ancora verdi. Quindi non ha niente a che vedere con il latte di cocco, che si trova quando si apre una di quelle noci di cocco di colore marrone. Esse sono già giunte a maturazione e quindi presentano proprietà e contenuto calorico molto diversi dalle noci “giovani e verdi”.

Proprietà benefiche
L’acqua di cocco vanta non poche proprietà benefiche, come quelle anti-microbiche, anti-virali e anti-fungine, oltre ad essere una fonte inesauribile di sodio, di potassio,di magnesio e di calcio. Rinfrescante, ricca di vitamine e altamente dissetante, oggi viene additata come miglior bevanda energizzante per gli atleti. In più, a dire della scienza ayurvedica, il liquido contenuto nella noce di cocco avrebbe anche proprietà carminative, pari, se non superiori, a quelle del finocchio. Dette proprietà sarebbero in grado di eliminare l'aria che si accumula sia nello stomaco che nell'intestino, causando il famoso e fastidiosissimo gonfiore addominale.

In India quest’acqua viene usata come antiveleno e, in caso di emergenza, anche per far fronte ad una overdose di droga. E non finisce qua. L’acqua della noce di cocco può essere impiegata per curare i postumi di una eventuale sbornia. Per non parlare poi della quantità abbastanza rilevante di minerali presenti e di potenti antiossidanti, che ci aiutano a combattere i radicali liberi e a prevenire l'invecchiamento precoce! La presenza di magnesio e potassio ci permette altresì di tenere a freno la cosiddetta fama nervosa.

Combatte la cellulite
In virtù delle sue riconosciute e tanto decantate proprietà antidepurative è ottima nella lotta contro l’eliminazione della ritenzione idrica e perciò stesso combatte la cellulite. Tieni conto che è un una bevanda naturale senza zuccheri, né colesterolo; scarseggia molto in calorie e per il 99% è priva di grassi. Bevendola, possiamo beneficiare della presenza, in quantità ragguardevole, di acido laurico che velocizzerà non poco il nostro metabolismo, e ci aiuterà a scendere di peso, qualora ne avessimo bisogno.

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Abbiamo imparato....( di Martin Luther King)

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