COME COSTRUIRE UN BARBECUE A GAS CON PIETRA LAVICA
02:46 Posted In FAI DA TE Edit This 0 Comments »Arriva l’estate e con essa la vita all’aria aperta tra grosse grigliate, sole e allegria. Salsicce, hamburger, pesce e bistecche non aspettano altro che essere cucinati su una piastra calda di pietra lavica, perché ne venga preservato il gusto e esaltato il sapore: una cottura, diciamo pure,
priva di grassi, dai profumi e odori familiari d’altri tempi!
Tutto questo sarà possibile con la messa in campo di un barbecue, in struttura in ferro, come questo progettato e realizzato da Serafino.
Nella realizzazione del barbecue, relativamente alla struttura portante, si è fatto uso di ferro quadralino e ferro angolare di 1 m, più ferro a "T" di 41 cm.
Le barre, aventi funzione di piedi, hanno una larghezza angolare di 3x3 cm e quelle che fanno da raccordo, nella parte sottostante, misurano invece 2x2.
Nella zona superiore, sempre con funzione di raccordo, troviamo quanto già detto all'inizio, in riferimento alla struttura portante.
Dal tutto ne consegue un’anima sovrastante angolare, dove successivamente sono stati posizionati due ripiani.
Il primo è rappresentato dalla pietra lavica di cottura ( 60x40 cm) e il secondo è in marmo normale (cm 40 x 38), con funzione di appoggio alimenti, ciotole, posate o quant’altro si ritenga utile per la grigliata. Ovviamente, al momento della loro messa in opera i ferri vanno assemblati con vari punti di saldatura.
Il ripiano di pietra lavica, che assolve alla funzione di cottura alimenti, reca tutt’intorno una canalina profonda circa 5 mm, leggermente in pendenza verso la parte frontale .
Essa ha la funzione di raccogliere i residui di grasso che colano dagli alimenti. Questi, una volta raggiunta la canalina, vengono convogliati verso la parte frontale della pietra, dove c’è un forellino per la fuoriuscita all’esterno.
La struttura in ferro, di cui si diceva in precedenza, una volta terminata , dovrà essere imbiancata con pittura al nitro di colore grigio, una particolare pittura resistente alle alte temperature, la stessa che, in effetti, viene impiegata per i forni in acciaio.
Sotto la pietra lavica, a 10 cm, è stato realizzato l’alloggiamento della sorgente di calore, che nel nostro caso è rappresentato da un grosso fornellone a gas. L’alloggiamento è stato fatto in modo che , quanto su esso posizionato, possa, al momento opportuno e secondo le esigenze, essere estratto e trovare altra collocazione o utilizzo.
Sotto la pietra lavica, a 10 cm, è stato realizzato l’alloggiamento della sorgente di calore, che nel nostro caso è rappresentato da un grosso fornellone a gas. L’alloggiamento è stato fatto in modo che , quanto su esso posizionato, possa, al momento opportuno e secondo le esigenze, essere estratto e trovare altra collocazione o utilizzo.
Il fornellone successivamente sarà collegato, tramite l’apposito tubo, alla bombola che avrà il suo alloggiamento a lato dello stesso. Vediamone come.
Dalla struttura dell’alloggiamento fornellone, a scendere, parallelamente all’andamento dei piedi, prende vita un pezzo di legno in formica dello spessore di 1 cm .
Due grosse rotelle in osso da un lato e due altre in gomma dall’altro, più una maniglia frontale sempre in ferro quadralino, renderanno quanto mai agevole il trasporto e lo spostamento del barbecue all’esterno.
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