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Pasta al forno con acciughe e pecorino

03:45 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ un primo piatto che sposa insieme l’appetibilità e la squisitezza. Per non parlare poi della facilità e velocità di esecuzione. E’ l’ideale anche per una cena improvvisata con amici. Gli ingredienti sono pochi e alla portata di dispensa. Come formato di pasta hai un’ampia scelta tra maltagliati, penne rigate, zitoni, conchiglie e rigatoni. In assenza di questi tipi di pasta vanno bene anche i bucatini grandi. Alla pasta vanno aggiunte dei filetti di acciughe, qualche peperone, qualche zucchina, sale e pepe q.b., olio extra-vergine di oliva, un po’ di peperoncino e per finire una buona spruzzata dipecorino e pane grattugiato.

Esecuzione
Sciacqua sotto l’acqua corrente la verdura e le acciughe. Asciuga i peperoni e la zucchina e taglia gli uni a striscioline piccole e l’altra a cubettini. Prepara una padella sul fuoco con dell’olio e metti a rosolare sia i peperoni che i cubetti di zucchina, aggiungendovi del sale e un pizzico di pepe. Una volta che e gli uni e le altre si sono rosolati a sufficienza, aggiungi le acciughe, stemperando il tutto con i rebbi della forchetta e, se ti va, anche qualche pomodorino a piccoli pezzettini. Lascia che il composto si addensi per bene e, a conclusione, aggiungici un pizzico di peperoncino.
A parte metti a lessare la pasta. Appronta intanto una teglia imburrata e, pochi minuti prima che la pasta sia giunta a cottura definitiva, scolala e versala al suo interno, non prima però di averla condita e rimestata con il sughetto alle verdure e alle acciughe. Indi spolverala con abbondante pecorino e un po’ di pane grattugiato. Inforna a 170 gradi e lascia così fin quando non vedrai formarsi un’invitante crosticina. 
 
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Estate: attenzione alle intossicazioni alimentari!

13:37 Posted In Edit This 0 Comments »
Se qualche volta sei andata soggetta ad una intossicazione alimentare, saprai  benissimo quanto essa sia fastidiosa, per non dire gravosa e spiacevole. In genere si è portati a pensare che  il modo più comune di contrarre un'intossicazione sia quello di assumere cibo fuori casa, massimamente nei ristoranti o in ambienti similari. Ma questo non è sempre vero. La maggior parte delle intossicazioni proviene dalla nostra cucina, dal modo errato di conservare e trattare i cibi, sia cotti che crudi, nonché dal mancato rispetto di alcune norme igieniche.
Devi sapere che negli alimenti sono presenti ben cinque tipi di batteri, artefici di  gravi infezioni. C’è quello dell’Escherichia Coli, dell’epatite A, della Salmonella, della Listeria e del CampyLobacter. I primi due possono causare dei seri danni persino ai nostri  organi interni. Trovano il loro terreno fertile di diffusione nell’assenza di norme igieniche appropriate. E’ buona  abitudine lavarsi sempre le mani, con acqua calda e sapone, prima di preparare,  servire il cibo o mangiarlo e, una volta toccato un alimento crudo, con un coltello, una  posata o un tagliere è bene non riutilizzare gli stessi per quelli cotti. Il batterio della Listeria trova generalmente la sua strada nel corpo attraverso l’ingestione di carni trasformate, come i salumi e le salsicce fresche.  

Tra i citati cinque tipi di batteri, senza dubbio, il meno conosciuto è il parassita Campylobacter, che è presente nel  pollame poco cotto. E’ necessario ed essenziale cuocere il cibo accuratamente, assicurandosi oltre misura  che la cottura raggiunga l’interno delle carni,  con assenza di zone color rosa. Va da sé che le intossicazioni alimentari  si possono prevenire, attenendosi a forme di precauzioni, dettate massimamente dal  buon senso.
PRECAUZIONI
Prendiamo in considerazione, per esempio,  la carne, il pesce fresco e il pollo allo stato “crudo”. Come vanno trattati? Essi vanno tenuti ben lontani dagli alimenti già cotti, nonché dall’insalata e dalla frutta e questo per  evitare il passaggio dei batteri dall’uno agli altri alimenti. Una volta che i cibi  vengono riposti nel frigo, tenerli separati  gli uni dagli altri. Preferibilmente quelli  crudi vanno collocati nello scomparto inferiore del frigo.
Imposta poi  il termostato al di sotto dei 5 ° C.  e a meno di 15 °- 18°  C  il  congelatore. Non riempire troppo l’interno dell’elettrodomestico. Per ottenere un raffreddamento efficace e rapido ci deve essere abbastanza spazio tra gli alimenti, consentendo così un’ottima circolazione dell’aria. Non lasciare che  i cibi caldi abbiano a raffreddarsi completamente all’esterno prima di metterli in frigo o nel congelatore. Sarà sufficiente  che termini la presenza del  vapore risalente verso l’alto.  Dividi sempre  i cibi cotti  in piccoli pezzi e mettili in  contenitori  poco  profondi , in modo che il raffreddamento  degli stessi avvenga nel minor tempo possibile. Se ci sono degli avanzi di cibi cotti, essi vanno consumati  nell’arco temporale di due giorni, dopo averli riscaldati o nel microonde, o in forno o sul fornello. Cuoci e prepara con cura particolare tutto il cibo che rientra nella categoria del pollame, nonchè  tutte le carni trasformate ( salsicce, insaccati ecc..), i frutti di mare crudi e non ultimi i prodotti  realizzati con latte non pastorizzato.  Per quanto attiene poi ai prodotti alimentari preconfezionati   controlla con attenzione sempre le date di scadenza e  di preparazione.
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Una frittata senza le uova

14:22 Posted In Edit This 0 Comments »
 
In una delle tante calde serate estive che ne diresti di approntare una cenetta fresca, digeribilissima, sana e nutriente  a base di zucchine, un vegetale  ricco di acqua e di vitamine? Intendo riferirmi alla saporita e sana frittata vegana senza l’impiego di uova. Sì proprio così… una frittata assai gustosa con tutti i crismi, ma in  assenza di uova! In sostituzione  di quest’ultime ci sarebbe la farina di ceci, una farina di memoria siciliana dalle non poche proprietà benefiche tra cui anche quelle di abbassare  i livelli di colesterolo e di  trigliceridi nel sangue, una farina  che, se  unita ai vegetali, è da equiparare a  un pranzo completo. Gli ingredienti  per approntare la frittata senza uova sarebbero: farina di ceci e acqua nel rapporto 1 a 2 o poco più  (ossia per ogni bicchiere di farina di ceci ci vogliono  pressappoco 2  bicchieri di acqua), zucchine o altra verdura a piacere,  cipolle, olio, sale q.b. e non ultima una buona manualità di esecuzione delle frittate.

Preparazione
Il primo passo che dovrai compiere è quello di preparare la pastella di farina di ceci. Versa la quantità che più ti aggrada in una ciotola, aggiungi l’acqua man mano che mescoli con una forchetta  o con una frusta, nonché un po’ di olio e un pizzico di sale. Una volta che avrai ottenuto un composto del tutto omogeneo, grossomodo della  stessa consistenza  delle uova sbattute, lascialo riposare almeno un’ora.  

Intanto in attesa, puoi  approntare le verdure di cui disponi in cucina. Se sono zucchine, sciacquale sotto l’acqua corrente e asciugale per bene con un canovaccio. Poi tagliale  a pezzetti o a rondelle alquanto  sottili. Fa’ lo stesso anche  con le cipolle. Al tutto puoi aggiungere dei fiori di zucca a listarelle, avendone ovviamente a disposizione. Quindi prepara sul fuoco una padella con olio e un pizzico di sale e calaci le zucchine e le cipolle per farle rosolare. Una volta che esse si saranno indorate, versaci sopra la pastella  di cui innanzi. Fai amalgamare per bene e attendi che la frittata abbia a cuocersi su un lato (almeno 5 minuti). Poi, con un piatto piano o un coperchio, rigirala e aspetta che si rosoli dall’altro lato, proprio come faresti con la classica frittata con le uova. Poni un’attenzione particolare alla cottura. Devi sapere che la farina di ceci, se rapportata al tempo di cottura delle uova, necessita di un tempo un po’ più prolungato.
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