Punture di api o vespe? Trattamento e prevenzioni
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La calda e assolata stagione porta con sé inevitabilmente, oltre ai frutti e ai fiori di tanti colori, una schiera di insetti aggressivi come vespe, api e calabroni, le cui punture, non bene accette e abbastanza dolorose, possono comportare delle reazioni prettamente locali ma anche, e ciò che più preoccupa, delle reazioni anafilattiche di una certa gravità da richiedere con urgenza l’intervento medico.
Senza dubbio le più pericolose ed aggressive sono le vespe che ormai sembra facciano da padrone nelle nostre città. Sia le api che le vespe attaccano e pungono solo quando percepiscono di essere minacciate e quando ci avviciniamo troppo ai posti dove hanno nidificato. All’uopo esse sono dotate di un pungiglione a cui è attaccato un sacchetto contenente del veleno, un mezzo di difesa che rilasciano nella pelle della sfortunata vittima causando gravi irritazioni. Devi sapere che l’ape può usare una volta sola la sua arma di difesa perché il pungiglione si stacca dal suo corpo, restando “abbarbicato” all’interno della pelle della persona che viene punta. Ciò causa la morte dell’insetto che stramazza al suolo, La vespa al contrario può pungere più volte, grazie alla natura del suo pungiglione che è liscio, cioè senza barbe e che è comunque in grado di riformarsi, una volta usatolo per difesa.
Se mettiamo a confronto questi due tipi d’insetti, possiamo notare che essi differenziano altresì nel corpo. Le api sono abbastanza tondeggianti, diciamo pure tozze, con strisce arancioni e scure e sono dotate di una peluria abbastanza evidente. Le vespe invece, pur sempre nella loro colorazione a strisce giallo marrone molto marcate, si presentano più affusolate, con uno stacco ben evidente tra torace e addome.
TRATTAMENTO DELLA PUNTURA
Se non abbiamo avuto il modo di vedere il tipo d’insetto, come facciamo a capire, entro certi limiti, chi ci ha punto? Volgiamo uno sguardo rapido a terra, se è stata un’ape a pungerci, la troveremo, come già detto in precedenza, tramortita a terra, in caso contrario c’è da pensare ad una vespa.
Una volta vittime di puntura di ape o di vespa è importante la rimozione subitanea del pungiglione. Più esso sosterrà nella pelle e più grave sarà la reazione. E allora come operare?
RIMOZIONE DEL PUNGIGLIONE
Il pungiglione può essere estratto con una pinzetta per sopracciglia o con le dita, o al massimo, raschiandolo con il bordo di una carta di credito. Ma non tutti sono d’accordo per quest’ultimo tipo di intervento. Comunque sia, una volta che esso è stato rimosso, bisogna lavare la zona con acqua e sapone e, in caso di gonfiore, utilizzare anche del ghiaccio avvolto in un asciugamano. Non lasciare sostare a lungo questo tipo di impacco gelido sulla pelle, al massimo un quarto d’ora. Contro il gonfiore mia nonna era solita sfregare sulla pelle un pomodoro, il cui effetto era davvero positivo.
Se il prurito è insopportabile, lo si può alleviare con degli antistaminici. In genere un po’ tutte le punture si possono curare in casa, purchè si manifestino solo reazioni locali come dolore, gonfiore e prurito.
Ma attenzione alle reazioni sistemiche allergiche! Esse, al contrario, richiedono un intervento medico di emergenza. Quali sarebbero i segni esterni di una tale reazione sistemica? Innanzitutto un’orticaria o delle reazioni cutanee molte diffuse sulla pelle, nonché difficoltà respiratorie e presenza di gonfiore nelle zone delle labbra, della lingua e della gola.
Come evitare di essere punti
Per ridurre, in parte, la probabilità di essere punti da un'ape o da una vespa si possono mettere in campo alcune misure precauzionali.
Innanzitutto bisogna evitare di andare a disturbare gli insetti nei posti dove risulta che hanno nidificato. Se poi ti trovi all’aperto per un pranzo tra amici, per una passeggiata o per qualche tipo di attività fisica, evita di mettere profumi sul corpo o di indossare abiti a colori vivaci o scuri. E’ consigliabile altresì, sempre in zone all'aperto, coprire gambe e braccia nude, indossando camicette a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
Stai lontano dalle zone eventualmente piene di fiori e di alberi e disloca il più possibile i contenitori della spazzatura a una certa distanza dagli spazi che sei solito frequentare.
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Se mettiamo a confronto questi due tipi d’insetti, possiamo notare che essi differenziano altresì nel corpo. Le api sono abbastanza tondeggianti, diciamo pure tozze, con strisce arancioni e scure e sono dotate di una peluria abbastanza evidente. Le vespe invece, pur sempre nella loro colorazione a strisce giallo marrone molto marcate, si presentano più affusolate, con uno stacco ben evidente tra torace e addome.
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Se non abbiamo avuto il modo di vedere il tipo d’insetto, come facciamo a capire, entro certi limiti, chi ci ha punto? Volgiamo uno sguardo rapido a terra, se è stata un’ape a pungerci, la troveremo, come già detto in precedenza, tramortita a terra, in caso contrario c’è da pensare ad una vespa.
Una volta vittime di puntura di ape o di vespa è importante la rimozione subitanea del pungiglione. Più esso sosterrà nella pelle e più grave sarà la reazione. E allora come operare?
RIMOZIONE DEL PUNGIGLIONE
Il pungiglione può essere estratto con una pinzetta per sopracciglia o con le dita, o al massimo, raschiandolo con il bordo di una carta di credito. Ma non tutti sono d’accordo per quest’ultimo tipo di intervento. Comunque sia, una volta che esso è stato rimosso, bisogna lavare la zona con acqua e sapone e, in caso di gonfiore, utilizzare anche del ghiaccio avvolto in un asciugamano. Non lasciare sostare a lungo questo tipo di impacco gelido sulla pelle, al massimo un quarto d’ora. Contro il gonfiore mia nonna era solita sfregare sulla pelle un pomodoro, il cui effetto era davvero positivo.
Se il prurito è insopportabile, lo si può alleviare con degli antistaminici. In genere un po’ tutte le punture si possono curare in casa, purchè si manifestino solo reazioni locali come dolore, gonfiore e prurito.
Ma attenzione alle reazioni sistemiche allergiche! Esse, al contrario, richiedono un intervento medico di emergenza. Quali sarebbero i segni esterni di una tale reazione sistemica? Innanzitutto un’orticaria o delle reazioni cutanee molte diffuse sulla pelle, nonché difficoltà respiratorie e presenza di gonfiore nelle zone delle labbra, della lingua e della gola.
Come evitare di essere punti
Per ridurre, in parte, la probabilità di essere punti da un'ape o da una vespa si possono mettere in campo alcune misure precauzionali.
Innanzitutto bisogna evitare di andare a disturbare gli insetti nei posti dove risulta che hanno nidificato. Se poi ti trovi all’aperto per un pranzo tra amici, per una passeggiata o per qualche tipo di attività fisica, evita di mettere profumi sul corpo o di indossare abiti a colori vivaci o scuri. E’ consigliabile altresì, sempre in zone all'aperto, coprire gambe e braccia nude, indossando camicette a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
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