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Capelli: una messa in piega “naturale” mentre dormi

14:43 Posted In Edit This 0 Comments »
Sì, proprio così! Svegliarsi al mattino e ritrovarsi con una bella messa in piega senza ricorrere al salone della  parrucchiera o alla spazzola e al fono  è possibilissimo! “Provare per credere” diceva un vecchio e famoso spot pubblicitario di mobili!
MESSA  IN PIEGA MOSSA ONDULATA 

Vediamo insieme con quale tipo di acconciatura, volendo, potrai ritrovarti domani mattina, al risveglio.  Se hai i capelli lunghi o medio lunghi e ami vederti particolarmente con i capelli “mossi”, puoi scegliere come messa in piega “naturale” la famosa acconciatura alla gitana, detta anche alla messicana. Come farla? Appronta un certo numero di strisce di stoffa abbastanza  larghe e lunghe in ragione pressappoco della lunghezza capelli. 
 Comincia col dividere quest’ultimi in più sezioni, facendo  una riga al centro testa e altre  ai lati dove sono le orecchie e altre ancora in zona nuca.
Prendi ora una striscia di stoffa e, dopo aver pettinato ben bene la prima ciocca di capelli , annoda la striscia di stoffa in alto alla stessa, laddove c’è l’attaccatura al cuoio capelluto e lascia penzoloni i suoi due lati che successivamente lavorerai insieme alla ciocca di capelli, facendo una treccia possibilmente ben stretta fino ad esaurimento della striscia di stoffa o dei capelli. Opera così con tutte le altre strisce di stoffa e le relative ciocche del capo. Ferma ogni treccia in punta con un semplice elastico. Ora poniti a dormire nel tuo bel lettone! Al mattino non ti resta che disfare le tue trecce per ritrovarti, meraviglia delle meraviglie….  con dei bei capelli  a onda!  Per rendere l’acconciatura voluminosa e abbastanza mossa ci vuole un tocco finale. Porta il capo all’ingiù e passa tra le ciocche a onde le cinque dita delle mani e il fono. Ricordati che più le trecce saranno grosse  e più i capelli si presenteranno mossi, mentre più saranno piccole e ravvicinate e più avrai un effetto riccio. A te la scelta! 

MESSA IN PIEGA LISCIA:  Ruota Svedese
Magari non preferisci  i capelli mossi e ondulati, ma lisci?  Bene, c’è un sistema “naturale” anche per questo. E’ un metodo molto pratico e facile, ben noto anche  alle nostre nonne. Si tratta della Ruota Svedese. La conosci? No, e allora vediamo di cosa  si tratta. Cominciamo pure. Innanzitutto lava i capelli come fai di solito. A conclusione tamponali con un asciugamano senza però  frizionarli, E’ preferibile anzi che, una volta eliminata l’acqua in eccesso, tu indossa l’asciugamano sui capelli a mo’ di turbante e attendi che  gli stessi abbiano  leggermente ad asciugarsi. Ottenuto questo, munisciti di un pettine a denti larghi e pettinali con accuratezza districando gli  eventuali nodi. Questo intervento ti darà modo di effettuare un primo lisciamento degli stessi.
Una volta effettuata ai capelli la fila che preferisci, centrale o laterale, prendi un grosso bigodino, se al momento ne sei sprovvista usa un rotolo di carta igienica, e avvolgi  intorno ad esso una sezione di capelli e precisamente quella che è locata in alto al centro del capo. Aiutandoti sempre col pettine, procedendo dal lato che preferisci, prendi tutti i capelli e, portandoli verso l’alto col pettine, falli ruotare attorno al capo e tutt’intorno al bigodino,  come un turbante. Se ti riesce difficile operare con l’intera massa di capelli, puoi anche farlo per sezioni o meglio “strati” degli stessi, specie se non  li hai molto lunghi. Ricordati di fermare  ogni sezione o l’intera massa di capelli, all’arrivo, con delle mollettine o delle forcine. Finito tutto questo, per tenerli ulteriormente  ben fermi, avvolgili con un foulard, una retina o un cappello a turbante come meglio ti pare e vai pure a dormire.  Al mattino sciogli i tuoi capelli, pettinali  magari con qualche colpo di spazzola ed ecco… essi si presenteranno completamente lisci, anche se all’origine li avevo abbastanza crespi.
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Come curare e proteggere i nostri mobili

06:29 Posted In Edit This 0 Comments »

I mobili che attualmente ritroviamo sul mercato sono in legno massello del tipo noce, mogano, rovere ecc... oppure mobili  impiallacciati, cioè  ricoperti in tutta la loro struttura con fogli in legno di varia natura.  Quest’ultimi  sarebbero quelli  più presenti in quasi tutte le nostre case perché rappresentano una valida alternativa economica al costoso legno massello per fare tavoli, mobili per cucine, mobili per camerette per bambini, librerie, armadi e tanto altro ancora.
Va ricordato che, ai tempi dei nostri bisnonni, le impiallacciature, a differenza di quelle odierne, si presentavano molto più spesse. I fogli in legno infatti possono avere uno spessore abbastanza  variabile. Si passa da lastre di legno  sottili con uno spessore minimo di 0,6 mm e si arriva a fogli di 1,5 mm.
Se da un lato, come già  accennato in precedenza, i mobili impiallacciati risultano essere di costo più contenuto, è pur vero che dall’altro lato hanno bisogno di particolari cure e protezioni perché con l’usura del tempo tendono  a scheggiarsi e, ancor più frequentemente, a graffiarsi o a macchiarsi.

CONSIGLI : OLIO DI LINO E OLIO DI THUNG
Quali consigli possiamo dare perché l’impiallacciatura venga protetta il più possibile? Innanzitutto restano  sempre validi,  i vecchi rimedi della nonna. Primo fra tutti quello di spolverare i mobili spesso con un panno morbido, oggi diremo con un  panno in microfibra e di impiegare, per una rivitalizzazione delle fibre, olio di oliva.
In caso di sporco molto evidente per proteggerne la “faccetta” superficiale e tenerla sempre lucida e pulita  bisogna usare un panno strizzato il più possibile e leggermente imbevuto di un detergente delicato. Con questi si passerà sull’impiallacciatura con un movimento circolare, asciugandola subito dopo con un altro panno antistatico.

Quando poggi qualcosa sui mobili impiallacciati ricordati sempre di fare uso di tovagliette, di sottobicchieri, sottopentole  specie  per piatti o pentole contenenti alimenti con condensa o  caldi.  In più, se intendi conservare  nel tempo tutta  la bellezza dell’impiallicciato, devi trattarlo regolarmente con l'olio per legno, scegliendo tra l’olio di lino cotto (molto simile all’olio di oliva) e l’olio di thung
Questi oli oltre a donare brillantezza alle “faccette” assolvono altresì  alla funzione di protezione e di durata del legno nel tempo.
Come  intervenire con l’olio di lino cotto? Ti consiglio di spennellare leggermente la superficie dell’impiallacciatura e poi di “tirare” quanto spalmato  con un panno e con un lavorio di gomito. Ad esso si può aggiungere anche l’olio di Thung in una percentuale variante tra il 10 e il 20 per cento. Per quanti non conoscono questo tipo di olio diciamo che proviene dalla spremitura dei semi di una pianta tropicale originaria dell’ Indonesia (l’albero di Thung).  Se usato da solo, a differenza dell’olio di lino, rende la superficie dei mobili più resistenti negli anni e presenta un tempo di essiccazione molto più rapido. Puoi optare per un impiego allo stato puro (100%) oppure diluito al 50% con essenza di trementina.
QUALE  LA  DIFFERENZA?
Nel primo caso avrai un’essiccazione molto più prolungata, una volta che lo avrai steso, nel secondo caso invece il tempo sarà molto più ridotto.  In fase applicativa  va “tirato” con un pennello molto morbido oppure tamponato con dei dischetti struccanti imbevuti dello stesso.
Cerca di stendere più mani di quest’olio affinchè penetri profondamente nelle fibre, rendendole più resistenti e dure all’usura. Successivamente attendi circa 24 ore perché esso asciughi a dovere, il tempo cioè necessario al legno per nutrirsene a dovere.
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RECENSIONE SU CAMPIONI GRATUITI

09:16 Edit This 0 Comments »

Mi sono iscritta da poco al sito Campioni Gratuiti  e devo riconoscere che  "inaspettatamente" mi  si è aperto davanti agli occhi un mondo del tutto nuovo! Affrontando la navigazione tra le numerosissime pagine del sito è il caso di esclamare: “Ma quanti tesori ci sono nascosti? Tanti, troppi!...Un vero e proprio pozzo dove  attingere  e dar libero  “sfogo” ai più svariati  interessi con una miriade di campioni omaggio: dall’oggettistica ai profumi,  da questi all’igiene e  alla bellezza femminile e maschile, e ancora ai cibi e alle  bevande fino al mondo infantile e animale, ai  concorsi a premi per non parlare delle numerosissime offerte,  promozioni, e tanto..... ma tanto altro ancora.
Che aspetti? Fai tuo il famosissimo spot televisivo di anni addietro: “Provare per credere!” 
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