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FRIDA VA IN VACANZA

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Talloni screpolati? Interventi preventivi e rimedi casalinghi

06:01 Posted In Edit This 0 Comments »
Non capita di rado che, nella stagione fredda,  una delle parti del nostro corpo piu’ soggetta ad essere trascurata e a non essere tenuta nella massima  considerazione, almeno quanto  il  nostro viso, siano i piedi.
Di qui la perdita di elasticità della pelle e la conseguente  eccessiva aridità in alcune specifiche parti dei piedi  con  screpolature massimamente della zona dei talloni per la formazione di strati abnormi di pelle secca. Se il problema è di entità lieve si tratta, bene o male, di rimediare solo  ad un fattore di ordine  estetico, ma se le screpolature via via diventano profonde è normale che insorgano dolori e disagi nel camminare.
Rimedi "fai da te"

Va da sé che la soluzione ottimale, il rimedio per eccellenza, sia a livello di prevenzione che di cura, non può consistere in altro se non nell’idratare e nutrire la pelle della zona interessata facendo uso di massaggi di  creme emollienti a base di oli e burro  (tipo burro di karitè, oli di ricino, di mandorle e similari) oppure usare  un tipo di saponetta naturale,  il sapone di Aleppo, per esempio,  che è particolarmente ricco di oli vegetali  (oliva  e alloro). Prima ovviamente devi fare un bel pediluvio in acqua tiepida, aggiungendo del  bicarbonato per rendere la pelle più morbida. Continua  con uno scrub usando la pietra pomice.  Alla fine risciacqua , asciuga, e massaggia i piedi  con creme o oli.
Ma, aldilà delle creme idratanti e degli oli essenziali,  che hanno un certo prezzo sul mercato della cosmesi,  ecco per te alcuni  consigli low-cost di sapore  casalingo che puoi benissimo mettere in campo per rimediare al problema  dello screpolatura dei talloni .  Il primo consiglio chiama in causa il frutto del banano: la
BANANA
 Prendi una banana molto matura, schiacciala  in una ciotola fino a ridurla in poltiglia. Aggiungi poi una bella spremuta di limone (è un  esfoliante naturale ed anche un antibatterico)  e un po’di olio di oliva, benché, a dire la verità, la banana sia già di per sé ricca di burro e olio. Mescola a dovere il tutto e, una volta che l’impasto cremoso è pronto, investi  di esso  la zona dei talloni. Lascia in posa per  una decina di minuti circa.  A conclusione non ti resta che sciacquare la parte con acqua tiepida. Risultati assicurati!
LIMONE
Puoi anche usare solo fette di  limone in acqua calda, lasciando dapprima  i piedi in ammollo per  poi sfregare la zona di pelle secca, screpolata,  prelevando  qualche fetta  di limone e disponendola su una pietra pomice. Non hai in casa al momento la pietra pomice? Non preoccuparti puoi benissimo adottare quest’altro procedimento  usando  una semplice
CIPOLLA
E’ un ortaggio ottimo  per i talloni screpolati!  Ecco come  devi fare? Una volta che avrai tagliato una grossa cipolla a metà, sfrega  una delle due parti sulla zona interessata come se volessi usare una pietra pomice. Vedrai che il contenuto  acido della cipolla ti  eliminerà in un istante le pelli morti del tallone. 

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Come contestare una bolletta di energia elettrica

05:43 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ stata emessa a tuo nome una  bolletta della luce, il cui importo fatturato, abbastanza elevato, è  ben lontano dalla media degli importi che di norma, considerando  quelli del passato, hai sempre ricevuto. Sei del parere che detto importo non sia dovuto affatto alla società erogatrice di elettricità, anzi esso sia da considerarsi completamente sballato. Cosa fare  a tutela dei tuoi interessi?  Attivati a contestarla senza “ se” e senza “ma”. Leggi la procedura qui di seguito.
PROCEDURA DI CONTESTAZIONE
Il primo passo da intraprendere  è quello di recarti personalmente presso gli uffici commerciali dell'azienda  e chiedere delle delucidazione in merito al fatto. In altre parole sarebbe la  “via brevis”!
 Se quanto ti verrà detto non troverà rispondenza con quanto pensi, scrivi allora un reclamo, e invialo tramite raccomandata A/R .oppure consegnalo allo Sportello del Consumatore di Energia, il quale  sarà tenuto a rilasciarne ricevuta . Qui c’è  il modulo  per il reclamo: http://www.autorita.energia.it/allegati/consumatori/Modulo%20Reclami%20Base.pdf-
Sappi che, sulla base della normativa vigente, il gestore dell’azienda, una volta ricevuto il tuo reclamo, dovrà darti risposta non oltre 40 giorni.  Per il pagamento  della bolletta cerca di temporeggiare il piu’ possibile! Non temere!…il servizio d'erogazione elettricità  non ti verrà sospeso all’istante! C’è una tempistica da parte dell’esercente che va rispettata. Quale?
Oltre al termine ultimo  fissato in bolletta, alla scadere di esso, se tu non hai ancora pagato la bolletta, la società, che ti fornisce il servizio, è obbligata a comunicarti tramite  una raccomandata un ulteriore termine ultimo di pagamento, non inferiore a 15 giorni dall’invio della stessa (farà fede il timbro postale), né inferiore a 20 giorni solari dall'emissione della raccomandata da parte della società.
Trascorso anche questo termine, prima che ti venga sospesa la fornitura, riceverai un’ultima comunicazione, la cosiddetta “messa in mora” con ulteriori 3 giorni lavorativi  perché  tu  possa saldare il “debito”.
Detto questo, ritorniamo al reclamo! Se il reclamo sarà accettato e sarà rilevato l’errore commesso in bolletta, la società dovrà farsi carico di restituirti l’importo fatturato che hai dovuto forzosamente pagare, entro un paio di mesi o con un accredito in bolletta o tramite un assegno postale. Qualora la somma spettante non ti perverrà nei termini previsti, ovvero dei due mesi, ma si protrarrà  dai due mesi ai sei, potrai chiedere un risarcimento nella misura di 20 euro. Se  si va ancora oltre, fino a 9 mesi, te ne spetteranno  40 di euro di risarcimento e così via.
Ammettiamo però il caso che il gestore non ritenga opportuno  dar seguito al tuo reclamo e adotterà il cosiddetto “silenzio” come rigetto dello stesso,  cosa fare? Potrai rivolgerti dell'Aeeg (Autorità per l'energia elettrica e il gas). Chiaramente questa Authority svolge una funzione solo sanzionatoria nei confronti della società erogatrice.
COSA ALTRO FARE?
Comunque nel caso che  tu decida di farlo basterà una semplice telefonata al numero verde 800.166.654 oppure l’invio di  un'email  a reclami.sportello@acquirenteunico.it.
E dopo l’Aeeg cosa altro si prospetta?
L’ultima chance che hai per far valere i tuoi interessi  sono le vie legali della giustizia ordinaria  In parole povere… il Giudice di Pace.
 
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SUDORAZIONE ASCELLARE: rimedi per gestirla

13:25 Posted In Edit This 0 Comments »
Come saprai la sudorazione in genere, soprattutto in estate, rappresenta un mezzo di difesa del nostro organismo dal caldo. Essa è del tutto indipendente dalla nostra volontà. Non appena infatti  il  sistema nervoso centrale avverte un eccesso di calore emette del sudore attraverso l’epidermide. Questo tipo di meccanismo, che va sotto il nome di termoregolazione, permette al corpo di raffreddarsi. Certamente non è solo il fattore calore a provocare in noi la sudorazione, ci sono anche tanti altri fattori tipo stress, ansia, stimoli ormonali, alimenti ecc.. Se è vero dunque che la sudorazione è un processo fisiologico comune a tutti, è pur vero che ci sono  persone soggette ad un'abbondante e invisa sudorazione, che crea comprensibili disagi, specie nei rapporti interpersonali. In questo post parleremo in particolare della sudorazione ascellare, di come rimediare ad essa.
TENTATIVI DI GESTIONE
Uno dei molteplici tentativi di gestione della sudorazione ascellare si basa innanzitutto su un’igiene personale accurata con frequenti docce e cambi di capi di vestiario che devono essere leggeri, non aderenti, possibilmente di  cotone, di lino, di canapa…insomma di tessuti traspiranti che mantengono il corpo fresco. Una volta smessi gli abiti, madidi di sudore,  questi non vanno assolutamente riposti negli armadi, bensì  lavati al piu’ presto, meglio se con acqua e bicarbonato. Un’attenzione particolare va rivolta all’alimentazione specie se molto calorica. Niente cibi piccanti, grassi, zuccheri, alcol, e quant’altri  stimolatori di sudore. Scegli frutta, verdura e cereali. Per bloccare la iperidrosi ascellare un rimedio sicuro e duraturo pare che ci venga dagli antiaspiranti a lunga durata da non confondere con i deodoranti. Quale la differenza?
DEODORANTE O ANTIASPIRANTE? 
I deodoranti assolvono  alla funzione di “coprire” con il loro profumo l’odore sgradevole del sudore, diciamo pure a  "camuffarlo” per alcuni minuti e, in quanto antibatterici, combattono anche i batteri che sono sulla pelle, artefici dello odore nauseabondo. Gli antiaspiranti invece, oltre ad assolvere alla azione antibatterica di bloccaggio del cattivo odore, adempiono ad una funzione piu’ importante, quella  di regolare la quantità di sudore nel nostro corpo, restringendone i pori. Ma attenzione a come usarli per non nullificarne l’efficacia!.. Vanno messi sotto le ascelle prima di andare a dormire, perché, per penetrare la barriera epidermica, hanno bisogno di un certo numero di ore. Lasciamoli dunque agire durante il sonno! Al mattino, dopo una bella doccia, ce li rimettiamo. Senza alcun dubbio per buona parte della giornata avvertiremo un senso di piacevole frescura.
RIMEDI NATURALI
Prima di apprestarci  alla conclusione desideriamo accennare a qualche rimedio naturale, a un “fai da te” che, grazie ad un effetto astringente, farà diminuire la quantità di sudore, neutralizzando in piu’ i cattivi odori. Si tratta di mescolare insieme in una ciotola un cucchiaino di bicarbonato di sodio e qualche goccia di limone, fino ad avere una soluzione pastellata. Una volta pronta, spalmiamocela prima di andare a dormire sotto le ascelle, attendiamo una decina o poco piu’ di minuti e poi asportiamola con un lavaggio.
Se invece si vuole  circoscrivere l’intervento al solo nauseante odore di sudore sarà sufficiente aspergere sotto le ascelle, ben lavate e asciugate, un po’ di aceto di mele o qualche goccia di limone. Saranno essi i tuoi alleati antibatterici giornalieri e i tuoi deodoranti naturali low-cost!

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DIMAGRIRE COL CAFFE’ VERDE

14:07 Posted In Edit This 0 Comments »
Oggi le persone che si possono definire  obese o che tali  si “sentono o si vedono”  non sono certamente poche.  Di qui una forsennata  messa in campo  di diete e contro diete atte a farci perdere qualche chilo di troppo…. Eppure sappiamo  benissimo che basterebbe  un’alimentazione sana e corretta e un esercizio fisico giornaliero per raggiungere l’obiettivo di perdita di peso. Ma il tutto, a dire dei più, costa dei sacrifici e allora si preferisce ricorrere ad altro.
Da tempo si fa un gran parlare di alcuni  integratori alimentari che avrebbero delle sorprendenti proprietà dimagranti. Un esempio? Gli integratori di acido clorogenico, un acido di origine naturale o meglio una molecola antiossidante che troviamo in molti alimenti che assumiamo come le prugne, le pesche, le pere e in tanti altri frutti e ortaggi.. Ebbene  questo acido avrebbe la proprietà  di ridurre l’assorbimento degli zuccheri e  di bruciare i lipidi. A contenere una buona percentuale di questo acido  sarebbe il caffè verde.
Tre anni fa il famoso  Dr. Oz, nella sua  trasmissione televisiva americana (clicca sul link per il video https://vimeo.com/99739660), decantava ampiamente le proprietà di questo tipo di caffè e, in primis, quella di bruciare i grassi velocemente senza doversi sottoporre  a diete o ad esercizi fisici.
Ma quale la differenza col caffè tostato che siamo soliti consumare noi?  In verità  non sono poche. Innanzitutto è detto “verde” perché  viene colto  quando è ancora verde. In più viene usato crudo, non è sottoposto cioè al processo di tostatura, un processo che  ridurrebbe di molto la quantità di acido clorogenico presente nello stesso. Va da sé che, beneficiando ad un livello maggiore di questo acido, la diffusione della caffeina  nel nostro organismo avverrebbe  molto piu’ lentamente e  tale  da potenziare alla grande la prerogativa  di ridurre e bruciare i depositi di grassi più rapidamente,  promuovendo una perdita di peso.  In che modo va assunto il caffè verde?
METODI DI ASSUNZIONE
Puoi assumere il caffè verde come normale caffè solubile alla stregua  di quello  tostato,  cioè già macinato oppure puoi frantumare tu i semi crudi in un mortaio, per poi farne un’infusione, filtrarlo e berne alcune tazzine. Altre forme di assunzione sono ancora l' estratto (il piu’ raccomandato),  le capsule o  le tavoletteDOSAGGI
In che quantità assumerlo?  Il dosaggio raccomandato non può essere univoco perché dipende dal tipo di forma di assunzione del caffè verde (estratto, capsule, tavolette ecc…) , nonché dalla concentrazione  e dalla percentuale di acido clorogenico nelle varie forme menzionate. Si raccomanda ovviamente di seguire le indicazioni riportate sulle confezioni delle varie case che lo producono e di non superare mai le quantità prescritte.
PRECAUZIONI

Si raccomanda altresì la messa in campo di particolari  precauzioni per quanti soffrono di ipertensione, intestino irritabile, disturbi della coagulazione, diabete, ansia, gravidanza e allattamento. E’ preferibile, sempre e comunque, chiedere consigli al proprio medico di famiglia.
 
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