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FAI DA TE
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L’estate è ormai arrivata e con la bella stagione cresce la preoccupazione della prova costume che evidenzierà in alcune donne l’assenza di una non perfetta pancia piatta. Se si ha un problema di questo tipo è il caso di correre ai ripari.
Vediamo in che modo. Facciamo anzitempo la dovuta distinzione tra una pancia che evidenzia dei veri e propri rotoloni di ciccia e una pancia che invece si presenta semplicemente gonfia. In quest’ultimo caso si sa benissimo che è un problema massimamente di ritenzione idrica o di colon irritabile e quindi per giungere ad avere un ventre piatto gli interventi vanno fatti in questa direzione. Nel primo caso invece si tratterebbe di un rialzo di peso. Va da sé che con una dovuta determinazione dovremmo impegnarci a smaltire qualche chiletto di troppo.
Comunque nell’uno e l’altro caso i fattori che vanno debellati all’istante sono il fumo, l’assenza di attività fisica, l’alcol , le bibite gassate e zuccherate, i cibi lievitati e i legumi. Perdere qualche rotolone di ciccia o sgonfiare la pancia si può fare benissimo senza fare grossi sacrifici di rinuncia agli alimenti. Basterà semplicemente scegliere i cosiddetti cibi brucia grassi, quelli cioè che aiutano il metabolismo a bruciare più facilmente le calorie.
QUALI CIBI ASSUMERE
I cibi brucia grassi che si possono utilizzare e che esistono in natura sono veramente tanti. C’è solo l’imbarazzo della scelta! Te ne nomino solo alcuni tipo, ad esempio, i cereali integrali , gli ortaggi, i carciofi, i cavoli, la cicoria, le carote, le melanzane, i broccoli, pane e pasta integrali, la bietola, la rucola, il sedano, la cipolla, la lattuga, il melone, le barbabietole, i funghi, gli agretti, i finocchi e ancora pere, mele, fichi, banane, kiwi, noci, nocciole, mandorle, ananas e l’avocado, per non parlare del pompelmo il frutto anticellulite per eccellenza , un brucia grasso che pare faccia davvero miracoli.
Ricordati di stare lontana nell'alimentazione dai legumi e dalle patate.
A quanto poi contrariamente si possa pensare, per sgonfiare la pancia, la prima cosa da fare all’istante è bere molto, il più possibile. Nella giornata sforzarsi di consumare almeno un litro e mezzo di acqua. In più per evitare la ritenzione idrica sarebbe preferibile scegliere l’ acqua naturale con poco sodio. A proposito di quest'ultimo evita negli alimenti l'aggiunta di sale, sostituiscilo con le spezie. Come carni scegli con frequenza le cosiddette carni bianche: pollo, tacchino, coniglio al posto di quelle rosse: bovine, ovine ed equine.
ESERCIZI ADDOMINALI
Se a questi cibi detti bruciagrassi assocerai degli esercizi addominali, il gioco è fatto: l’obiettivo di una pancia piatta e qualche chiletto in meno al mese sarà raggiunto con facilità. In quanto ad esercizi addominali sappi che ne è pieno il web. Ti nomino solo quello classico, detto “della bicicletta”, che certamente conoscerai a menadito.
Si parte da una posizione supina con la schiena bene aderente al pavimento e le mani dietro alla nuca. Non devi far altro che imitare con gli arti inferiori la famosa pedalata in bici. Se vuoi sapere come farlo praticamente e perfettamente clicca qui.
Troverai ai lati tantissimi altri esercizi addominali che potrai eseguire da sola.
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13:33
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Non poche di noi vanno soggette durante la notte ad una sudorazione eccessiva tale da doversi alzare dal letto per cambiare la propria pigiameria in quanto copiosamente madida di sudore. Quali le cause di questa sudorazione notturna? Diciamo subito che il sudare è un sistema fisiologico di raffreddamento della nostra temperatura corporea, un’autotutela naturale contro un eccessivo surriscaldamento dello stesso.
Questa difesa, quale funzione fisica fondamentale, viene gestita dall’ipotalamo che risiede nel cervello.
La maggior parte delle cause di un eccessiva sudorazione notturna sono da correlare in genere a fattori ambientali o alimentari. Il fenomeno però, qualora presente, benché molto comune va sempre opportunamente valutato perché può celare anche delle gravi patologie come ad esempio la tubercolosi, il cancro, l’HIV, il morbo di Parkinson per nominarne solo alcune. E’ buona norma pertanto far presente al proprio medico di fiducia un eventuale status di iperidrosi eccessiva. Questi provvederà a prescrivere subito tutta una serie di analisi e accertamenti nella direzione che ritiene opportuna. Solo successivamente, quando le ricerche messe in campo dal medico avranno dato esiti negativi, si può andare alla ricerca di cause esterne.
A volte può trattarsi di una stanza troppo riscaldata, oppure di coperte troppo pesanti, o ancora di alimenti che non vanno assunti perché stimolatori di sudorazione, di status di menopausa, di stress, di un ambiente con troppo fumo di sigarette, di particolari farmaci in assunzione e via discorrendo.
Va da sé che alcune di queste cause possono essere rimosse all’istante, altre magari richiedono un impegno più duraturo. Nell’uno e l’altro caso va riconosciuto comunque che la condizione essudativa, sia a livello lieve che severo, comporta in chi ne soffre quasi sempre dei notevoli disagi, delle situazioni imbarazzanti, a volte debilitanti. Vediamo come è possibile evitare che la situazione si presenti o come è possibile gestirla qualora sia in atto.
POSSIBILI RIMEDI
Innanzitutto facciamo uso durante il sonno di lenzuola e pigiameria non sintetici ma traspiranti. Rinfreschiamo a dovere l’ambiente prima di andare a dormire, magari facendo uso di un condizionatore o di un ventilatore. Prima di metterci a letto evitiamo di bere caffè. cocacola, bevande calde ed alcoliche. Teniamoci lontani dai cibi piccanti e acidi come ad esempio il limone e l’aceto. Se necessario, per tenere sotto controllo l'ipersudorazione delle ascelle, dei piedi, della fronte, della schiena, dell’inguine, dei palmi delle mani e via discorrendo, facciamo uso di prodotti antitraspiranti. Per quanto attiene all’alimentazione cerchiamo di seguire una dieta equilibrata abbastanza leggera e varia, particolarmente ricca di frutta.
Per gestire un’eventuale sudorazione notturna, qualora la stessa si presenti superiore alla normale e fisiologica esigenza di termoregolazione del nostro corpo. è bene far ricorso ad un rimedio naturale “fai da te”: l’infuso di salvia, una bevanda gradevole e rinfrescante, un efficace termoregolatore delle temperatura corporea che riduce non poco l’attività delle ghiandole sudoripare.
INFUSO DI SALVIA
La sua preparazione è molto semplice. E’ sufficiente munirsi di foglie di salvia, fresche o essiccate, spezzettarle in una tazza in misura di un cucchiaio e versarvi sopra l’acqua bollente. Lasciare in infusione per circa 10 minuti e poi filtrare il tutto. Pochi semplici passi e la tua tisana è bella e pronta.
Ricordati di non aggiungere zucchero. Puoi berla tiepida o fredda come meglio ti aggrada. Non assumere infusi di salvia se si è in stato di gravidanza, effettiva o presunta.
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