Proteggere i bambini dalle punture d'insetti
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La bella stagione bussa ormai alle porte
e con essa fanno capolino le temperature calde. Non v’è dubbio che quest’ultime
comportino tanti fattori positivi come l’alleggerimento del proprio vestiario,
le passeggiate e le scorribande all’aria aperta. Unitamente a tutto ciò c’è da
segnalare anche la presenza e la compagnia di insetti fastidiosi come le
zanzare.
Si sa che la loro puntura, quando ne siamo vittime, è particolarmente pruriginosa, molto irritante e sgradevole. Le reazioni che fanno seguito alla puntura variano un po’ da persona a persona. Comunque rimane in genere localizzata nella zona dove si è avuta. Non dimentichiamoci che molti bambini reagiscono alla puntura in maniera molto seria, riportandone delle infiammazioni a carattere evolutivo infettivo.
VIRUS DEL NILO OCCIDENTALE
In più c’è anche da segnalare il fatto che un bambino, a seguito di una banalissima puntura di zanzara, potrebbe contrarre la famosa malattia del virus del Nilo occidentale, tipica del mondo africano, ma ormai da tempo molto diffusa anche in Italia.
E’ tuo dovere, in
qualità di mamma, proteggere tuo figlio da questa subdola malattia, che si
presenterebbe con una sintomatologia del tutto simile ad un’influenza. Sappi
che anche se in casi limitati (si parla del 15 %), essa può comportare delle
gravi complicazioni neurologiche, tipo meningite o encefalite.
Nella lontana ipotesi che tuo figlio, a seguito di una banale puntura di zanzara, dovesse presentare valori febbrili anche moderati, accompagnati da nausea, dolori muscolari, sudorazione, vertigini, difficoltà nella deglutizione, nella respirazione sarà quanto mai opportuno sottoporlo subito al controllo del tuo medico curante.
PRECAUZIONI
Vediamo allora quali sarebbero le precauzioni più idonee da mettere in campo per proteggere tuo figlio dall’attacco delle punture delle zanzare. Cominciamo dagli indumenti. Innanzitutto devi evitare di fargli indossare vestiti dai colori molto brillanti o dai colori scuri, nonché riportanti motivi floreali.
Secondo gli esperti essi attirano maggiormente le zanzare. I colori migliori da usare sono quelli chiari. Vesti il tuo bambino, specie se all’aperto, con abiti a maniche lunghe. Per coprire le gambe scegli pantaloni parimenti lunghi e calzini, il tutto ovviamente in tessuto molto leggero.
Anche di sera, una volta a letto, fagli indossare pigiami che abbiano sempre la caratteristiche della lunghezza e della leggerezza. Oltremodo è preferibile che nella sua camera tu lasci accesa una luce soffusa.
Tieni conto che anche una ventola in movimento posta su ripiani alti, dove il bambino non possa arrivare, può mettere in fuga questi insetti o, quanto meno, impedirne l’attacco.
Puoi altresì proteggerlo durante la giornata, apponendo alle finestra della sua cameretta un tipo di zanzariera in rete di acciaio a maglie strette. Queste non permetteranno alle zanzare di entrare anche tenendo le finestre spalancate.
INSETTOREPELLENTI
E passiamo all’uso di repellenti per insetti. L’utilizzo di questi potrebbe senza dubbio fermare le punture di questi fastidiosissimi insetti sui nostri bambini, permettendo loro di continuare magari a giocare all’aria aperta. Come ben saprai il più noto insettorepellente testato è oggi il DEET, una sostanza chimica che ha detronizzato da tempo repellenti naturali. Sembrerebbe che, grazie a questo tipo di repellente, tuo figlio possa dormire sogni tranquilli. In effetti non è proprio così. I DEET repellenti, e anche i non-deet, hanno delle restrizioni d’uso riguardo ai bambini da tenere nella massima considerazione.
E’ stato dimostrato che un componente contenuto nel DEET è tossico e ciò porta a sconsigliarne l’uso nei soggetti in tenera età.
In caso di effettiva necessità cerca di leggere attentamente le avvertenze che trovi su qualsiasi confezione e di seguire scrupolosamente le istruzioni che fornisce il produttore. Molti sconsigliano di usare questo repellente se il bambino ha meno di 6 mesi.
Se l’età va oltre fino a raggiungere i due anni è preferibile usarlo una sola volta nella giornata, nel caso che ci si ritrovi in una zona ad elevato rischio di punture di zanzare.
Comunque in caso di effettivo bisogno è meglio scegliere il repellente a più bassa concentrazione di Deet, magari quello al 10 % e per un tempo abbastanza breve. Attenta a non usarlo se la pelle del bambino è irritata oppure presenta delle piccole ferite.
Non va cosparso in faccia, né vicino agli occhi e neanche sulle mani. Usalo sempre ed esclusivamente all’esterno. Una volta che il bambino rientra in casa, è bene lavare la parte che è stata trattata col repellente, in modo che la sostanza chimica non abbia a sostare sulla pelle più del necessario.
Comunque sappi che questo prodotto può essere spruzzato anche sugli abiti, non necessariamente messo sulla pelle.
Tuttavia il migliore insettifugo naturale atossico resta pur sempre l'olio di Neem. Lo puoi trovare in Erboristeria o in Farmacia. Ne basterà aggiungere alcune gocce in una crema da spalmare sul corpo per assicurare a tuo figlio la massima protezione dalle zanzare e dagli altri insetti.
ZONE BOSCHIVE E ACQUA STAGNANTE
Un altro consiglio per evitare che il bambino venga punto dagli insetti è quello di tenerlo il più possibile lontano dalle zone che risultino piene di zanzare, come le aree boschive, le zone ombrose in genere e quelle con presenza di depositi di acqua stagnante. Tieni conto che anche dei semplici sottovasi, come quelli che si tengono in casa sotto le piante d'appartamento oppure sul terrazzo come sul balcone, una volta che presentano anche un rivolo di acqua, possono creare un ambiente favorevole alla riproduzione di questi insetti molesti.
Comunque se hai dei sottovasi sul balcone puoi aggiungere anche qui delle gocce di olio di Neem. Esso impedirà alle larve di svilupparsi.
Nei luoghi dove il tuo bambino è solito giocare, sotto il patio o sul terrazzo, o ancora in giardino disponi delle piante di calendule o di erba di citronella o anche di limone eucalipto. Sono piante efficaci che fungono da repellenti naturali, in grado non poco di tenere lontane le zanzare.
ATTUTIRE IL DOLORE E IL GONFIORE
Ma se, nonostante tutte le precauzioni da te prese, il tuo bambino dovesse comunque essere punto da una zanzara agisci nel modo che segue. Per attutire alquanto il dolore e il gonfiore metti in sede di puntura un impacco freddo o direttamente del ghiaccio ben avvolto in panni. Vanno bene anche un impasto fatto di bicarbonato e acqua, l'interno di una buccia di banana, il succo di un limone, una pasta dentifricia alla menta.
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Si sa che la loro puntura, quando ne siamo vittime, è particolarmente pruriginosa, molto irritante e sgradevole. Le reazioni che fanno seguito alla puntura variano un po’ da persona a persona. Comunque rimane in genere localizzata nella zona dove si è avuta. Non dimentichiamoci che molti bambini reagiscono alla puntura in maniera molto seria, riportandone delle infiammazioni a carattere evolutivo infettivo.
VIRUS DEL NILO OCCIDENTALE
In più c’è anche da segnalare il fatto che un bambino, a seguito di una banalissima puntura di zanzara, potrebbe contrarre la famosa malattia del virus del Nilo occidentale, tipica del mondo africano, ma ormai da tempo molto diffusa anche in Italia.
Nella lontana ipotesi che tuo figlio, a seguito di una banale puntura di zanzara, dovesse presentare valori febbrili anche moderati, accompagnati da nausea, dolori muscolari, sudorazione, vertigini, difficoltà nella deglutizione, nella respirazione sarà quanto mai opportuno sottoporlo subito al controllo del tuo medico curante.
PRECAUZIONI
Vediamo allora quali sarebbero le precauzioni più idonee da mettere in campo per proteggere tuo figlio dall’attacco delle punture delle zanzare. Cominciamo dagli indumenti. Innanzitutto devi evitare di fargli indossare vestiti dai colori molto brillanti o dai colori scuri, nonché riportanti motivi floreali.
Secondo gli esperti essi attirano maggiormente le zanzare. I colori migliori da usare sono quelli chiari. Vesti il tuo bambino, specie se all’aperto, con abiti a maniche lunghe. Per coprire le gambe scegli pantaloni parimenti lunghi e calzini, il tutto ovviamente in tessuto molto leggero.
Anche di sera, una volta a letto, fagli indossare pigiami che abbiano sempre la caratteristiche della lunghezza e della leggerezza. Oltremodo è preferibile che nella sua camera tu lasci accesa una luce soffusa.
Tieni conto che anche una ventola in movimento posta su ripiani alti, dove il bambino non possa arrivare, può mettere in fuga questi insetti o, quanto meno, impedirne l’attacco.
Puoi altresì proteggerlo durante la giornata, apponendo alle finestra della sua cameretta un tipo di zanzariera in rete di acciaio a maglie strette. Queste non permetteranno alle zanzare di entrare anche tenendo le finestre spalancate.
INSETTOREPELLENTI
E passiamo all’uso di repellenti per insetti. L’utilizzo di questi potrebbe senza dubbio fermare le punture di questi fastidiosissimi insetti sui nostri bambini, permettendo loro di continuare magari a giocare all’aria aperta. Come ben saprai il più noto insettorepellente testato è oggi il DEET, una sostanza chimica che ha detronizzato da tempo repellenti naturali. Sembrerebbe che, grazie a questo tipo di repellente, tuo figlio possa dormire sogni tranquilli. In effetti non è proprio così. I DEET repellenti, e anche i non-deet, hanno delle restrizioni d’uso riguardo ai bambini da tenere nella massima considerazione.
E’ stato dimostrato che un componente contenuto nel DEET è tossico e ciò porta a sconsigliarne l’uso nei soggetti in tenera età.
In caso di effettiva necessità cerca di leggere attentamente le avvertenze che trovi su qualsiasi confezione e di seguire scrupolosamente le istruzioni che fornisce il produttore. Molti sconsigliano di usare questo repellente se il bambino ha meno di 6 mesi.
Se l’età va oltre fino a raggiungere i due anni è preferibile usarlo una sola volta nella giornata, nel caso che ci si ritrovi in una zona ad elevato rischio di punture di zanzare.
Comunque in caso di effettivo bisogno è meglio scegliere il repellente a più bassa concentrazione di Deet, magari quello al 10 % e per un tempo abbastanza breve. Attenta a non usarlo se la pelle del bambino è irritata oppure presenta delle piccole ferite.
Non va cosparso in faccia, né vicino agli occhi e neanche sulle mani. Usalo sempre ed esclusivamente all’esterno. Una volta che il bambino rientra in casa, è bene lavare la parte che è stata trattata col repellente, in modo che la sostanza chimica non abbia a sostare sulla pelle più del necessario.
Comunque sappi che questo prodotto può essere spruzzato anche sugli abiti, non necessariamente messo sulla pelle.
Tuttavia il migliore insettifugo naturale atossico resta pur sempre l'olio di Neem. Lo puoi trovare in Erboristeria o in Farmacia. Ne basterà aggiungere alcune gocce in una crema da spalmare sul corpo per assicurare a tuo figlio la massima protezione dalle zanzare e dagli altri insetti.
ZONE BOSCHIVE E ACQUA STAGNANTE
Un altro consiglio per evitare che il bambino venga punto dagli insetti è quello di tenerlo il più possibile lontano dalle zone che risultino piene di zanzare, come le aree boschive, le zone ombrose in genere e quelle con presenza di depositi di acqua stagnante. Tieni conto che anche dei semplici sottovasi, come quelli che si tengono in casa sotto le piante d'appartamento oppure sul terrazzo come sul balcone, una volta che presentano anche un rivolo di acqua, possono creare un ambiente favorevole alla riproduzione di questi insetti molesti.
Comunque se hai dei sottovasi sul balcone puoi aggiungere anche qui delle gocce di olio di Neem. Esso impedirà alle larve di svilupparsi.
Nei luoghi dove il tuo bambino è solito giocare, sotto il patio o sul terrazzo, o ancora in giardino disponi delle piante di calendule o di erba di citronella o anche di limone eucalipto. Sono piante efficaci che fungono da repellenti naturali, in grado non poco di tenere lontane le zanzare.
ATTUTIRE IL DOLORE E IL GONFIORE
Ma se, nonostante tutte le precauzioni da te prese, il tuo bambino dovesse comunque essere punto da una zanzara agisci nel modo che segue. Per attutire alquanto il dolore e il gonfiore metti in sede di puntura un impacco freddo o direttamente del ghiaccio ben avvolto in panni. Vanno bene anche un impasto fatto di bicarbonato e acqua, l'interno di una buccia di banana, il succo di un limone, una pasta dentifricia alla menta.
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