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Lisciva: un detersivo fatto con cenere a costo zero

14:10 Posted In Edit This 0 Comments »
Vuoi conoscere un’alternativa ai detergenti commerciali e risparmiare un bel po’ di soldini al mese? Oggi come oggi sarebbe proprio il caso, non credi? Quello che ti proporrò altro non sarebbe che un detergente “vecchia gloria” dei tempi andati e cioè delle nostre bisnonne, con un elevato potere pulente e sgrassante e, quel che più conta, a costo zero. Intendo riferirmi alla ecosostenibile lisciva, che, una volta fatta in casa e diluita con acqua in proporzione di un bicchiere ogni litro d’acqua, è ottima per tutti gli usi domestici: pavimenti, piatti, bucato, macchie, sanitari, piastrelle, ad eccezione dei materiali in marmo. Quali sarebbero i componenti della lisciva? Nient’altro che cenere di legna e acqua di rubinetto. Sulle orme delle nostre bisnonne potremmo aggiungervi anche del grasso come il lardo, ma noi faremo senza. Chi ha in casa un camino o una stufa a legna potrà fare lisciva in quantità considerevole, tale cioè da utilizzarla per tutto l’anno. Ma vediamo come si prepara. Premetto che la si può approntare in tanti modi differenti. Noi siamo soliti adottare la procedura riportata qui di seguito.
COME SI PREPARA
Una volta raccolta una tot quantità di cenere, è buona norma setacciarla, per eliminare eventuali residui di carbonella. Poi si prende un bel pentolone (meglio se vecchio) e si versa in esso cenere e acqua nelle proporzioni di 1 a 5. Lasciamo sobbollire il tutto, a fuoco basso, avendo cura di mescolare ogni tanto con un bastone di legno. Più il composto bollirà e più s’incrementerà il potere pulente e sgrassante del prodotto. Per essere sicuri che la lisciva sia pervenuta al suo punto ottimale, prima di spegnere la fiamma sotto la pentola, facciamo un piccolo assaggino del liquido: poniamone sulla lingua una goccina. Se la si sentirà pizzicare, significa che la bollitura è sufficiente. In tutti i casi non bisogna superare mai il limite massimo di bollitura, quantificabile in due ore. Spegnere quindi la fiamma sotto la pentola, togliere il pentolone dal fornello e lasciare riposare il contenuto all'incirca 12 ore.
Quindi approntare un panno in cotone bianco e un mestolone. Preleviamo il liquido e riversiamolo in un contenitore di plastica, filtrandolo col panno in cotone posto sulla bocca di un imbuto. Il liquido raccolto sarà appunto la lisciva a lunghissima conservazione. Cosa farne invece del deposito residuale pastoso di cenere che resta nel pentolone? Lo si può usare a mo’ di polvere abrasiva direttamente su una spugna per disincrostare parti o utensili molto sporchi. Un’avvertenza prima di concludere. La lisciva, diversamente dalla pasta di cenere che lo è di meno, è una sostanza molto basica. In ragione di ciò, durante il suo utilizzo per tutte le pulizie domestiche, è preferibile proteggere le mani con guanti in gomma
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