Come diventare animatore turistico
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Sei una persona estroversa con predisposizione al lavoro di gruppo, ottime doti comunicative e d’iniziativa, forte carica d’entusiasmo e di dinamismo, familiarità con attività sportive, ricreative tipo canto, ballo, recitazione e culturali? Bene, il tuo identikit è proprio quello che si confà all’animatore turistico, possiedi cioè le qualità richieste per assolvere a questa particolare attività. Oggi più di ieri, questo tipo di lavoro è ambito da un buon numero di ragazze e ragazzi, sia anche e solo come prima esperienza lavorativa. A dire il vero c’è un ampio ventaglio di offerte che vanno peraltro sempre più ad aumentare perchè, essendo il settore del turismo in continua crescita cresce di pari passo la domanda di personale da parte dei tour operator,
sia italiani che esteri. Per avere infatti a disposizione uno staff di
animatori in tutte le varie componenti sia come figure generiche che
specializzate (addetti, ad esempio, all’accoglienza all’ assistenza e fruibilità dei servizi, alla ristorazione, alla messa in campo di attività sportivo-ricreative, alla custodia e al divertimento di eventuali bambini al seguito) è di prammatico che i villaggi vacanza, i centri balneari, i campeggi, gli hotel, i centri di aggregazione giovanile e non ultimi le navi da crociera facciano capo alle agenzie di “reclutamento” personale.
IterQuale l’iter per entrare a far parte del mondo degli animatori turistici? Niente di complicato, ma tutto molto semplice e lineare! Innanzitutto non è richiesta alcuna formazione specifica. Come titolo di studio è sufficiente essere in possesso di un diploma di scuola superiore. I requisiti richiesti sono quelli che ho menzionato all’inizio di questo post. A parità di requisiti, avrebbero una marcia in più i concorrenti che conoscono anche una lingua straniera. Il primo passo che devi fare è quello d’inviare alle agenzie che gestiscono le assunzioni, tramite i loro rispettivi siti, il tuo curriculum vitae corredato da due foto. Ti consiglio di curare molto la stesura dello stesso e di mettere in esso di tutto e di più (scuole e corsi frequentati, lingue straniere conosciute, sport praticati, vissuti esperenziali di ballo, canto e recitazione e via discorrendo). Una volta che il curriculum sarà visionato e ritenuto interessante dallo staff del tour operator, sarai contattato via email o via telefono. L’agenzia ti sottoporrà ad un breve colloquio e ti proporrà, se lo riterrà opportuno, la frequenza di uno stage di formazione della durata di una settimana. Seguirà poi la stipula del contratto.
Retribuzione mensile
Cosa dire in proposito? Il lavoro di animatore turistico è senza dubbio un lavoro coinvolgente, all’insegna del divertimento e della gratificazione, ma nel contempo assai stressante e sfiancante per la flessibilità e l’estensione del numero delle ore d’impegno da mettere in campo in un ciclo non solo diurno, ma a volte anche notturno. Un altro aspetto negativo è la bassa retribuzione nei primi anni di esperienza. Infatti se sei alle prime armi ti sarà proposto uno stipendio di circa 400 euro al mese, con vitto e alloggio gratuiti ovviamente. Solo se hai un bagaglio di esperienze maturate in vari anni potrai ambire a stipendi più redditizi e a ruoli più importanti come, ad esempio, succede per il capo animatore che raggiunge grossomodo una retribuzione mensile intorno ai 1800 euro, e oltre. In genere il lavoro di animatore turistico è annoverato tra quelli di tipo occasionale, in quanto è un lavoro stagionale con una durata di circa di 3-4 mesi e, spesso, anche molto meno. Non è escluso però che ci siano contratti anche a tempo determinato o a progetto. Certo se ti poni l’obiettivo di fare l’animatore turistico anche nelle strutture turistiche situate all’estero, non solo in Italia, il posto di lavoro ti sarà assicurato per l’intero anno.
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