COME DIVENTARE PROCURATORE SPORTIVO
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Tutti noi sappiamo come nel mondo del calcio si guadagni abbastanza, specie a livello di calciatore professionista di serie A. Ma, oltre ai giocatori, in quest’ambito, gravita anche un’altra figura che può considerarsi alquanto minore sul piano retributivo ma pur sempre di una certa rilevanza economica. E’ la figura del procuratore sportivo. Forse chi non s’intende di calcio potrà, sulla linea della memorabile frase del don Abbondio manzoniano su Carneade, chiedersi : ” Chi è costui”?
Il procuratore sportivo non sarebbe altro che l’agente dei calciatori alla pari degli agenti dei personaggi dello spettacolo. In genere è una professione che offre in ogni settore ottime prospettive di guadagni. Nel mondo del calcio a questa figura spettano porre in campo tutta una serie di prestazioni che vanno dall’opera di promozione dei propri giocatori con lo scopo precipuo di procurare degli ingaggi importanti a quella della stipula di un buon contratto, fino alle trattative per determinarne lo stipendio e porsi come tratto di unione con i dirigenti della società.
Il procuratore sportivo non sarebbe altro che l’agente dei calciatori alla pari degli agenti dei personaggi dello spettacolo. In genere è una professione che offre in ogni settore ottime prospettive di guadagni. Nel mondo del calcio a questa figura spettano porre in campo tutta una serie di prestazioni che vanno dall’opera di promozione dei propri giocatori con lo scopo precipuo di procurare degli ingaggi importanti a quella della stipula di un buon contratto, fino alle trattative per determinarne lo stipendio e porsi come tratto di unione con i dirigenti della società.
Ma come si diventa procuratore sportivo?
Innanzitutto bisogna superare un concorso che ogni anno si espleta in sessioni diverse, a marzo e a settembre, rispettivamente in due sedi diverse: Roma e Milano. La partecipazione e l’ammissione al concorso prevedono il possesso di certuni requisiti. Vediamo quali. Innanzitutto è richiesta la cittadinanza italiana, seguono il possesso del diploma di scuola media superiore o di una laurea, il non aver mai avuto condanne penali o commessi degli illeciti sportivi. Una volta in possesso di questi requisiti, basterà reperire sul sito della FIGC o dell’Assoagenti (l’associazione di categoria) il modulo da sottoscrivere per la partecipazione al concorso.
Sempre dagli stessi siti, volendolo, puoi scaricarti anche un bel po’ di materiale informativo.
Quali sarebbero le prove di esame che devi sostenere?
C’è una prova scritta basata su 20 domande a risposta multipla, volte a verificare il tuo grado di conoscenza in quanto ai regolamenti della FIFA e della FIGC, alle norme sul trasferimento dei calciatori all’Estero e in Italia e ancora al codice di Giustizia sportiva. Dopo l’acquisizione dell’abilitazione, entro i 6 mesi successivi, potrai fare domanda di rilascio della licenza che ti permetterà di operare come procuratore sportivo.
Una volta in fase di operatività, su ogni contratto di giocatore, giunto al termine positivamente, potrai richiedere una certa percentuale, oltre ovviamente allo stipendio che sarà deciso dietro un accordo libero tra te e il giocatore. Sappi che l’incarico di procuratore ha la durata di due anni, rinnovabili alla scadenza. Esso comunque può esserti revocato dal tuo assistito con un preavviso di 30 giorni.
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