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Involtini con speck e formaggio filante

14:59 Posted In Edit This 0 Comments »

Si tratta di una pietanza molto facile da preparare e che si adatta a tutte le occasioni.
Gli ingredienti sono: speck a fette o anche prosciutto cotto, foglia di basilico o di rucola fresca, fettine di Galbanino o di mozzarella, vino bianco, olio, sale e pepe. 
Per preparare questi saporiti involtini operare nel modo che segue. 

Disporre sul piano di lavoro le fette di tacchino che non devono essere troppo doppie, nel caso dovrai filettarle. 
Così approntate, esse  vanno salate e impepate appena appena. Su ogni porzione di tacchino metti una fetta di speck oppure di prosciutto cotto, come meglio ti aggrada. Aggiungine anche una di formaggio filante e poi arrotola l’involtino
Fermalo con dello spago da cucina o con un paio di stuzzicadenti, non prima però  di aver posizionato su ciascuno involtino una foglia di basilico o di rucola fresca. Ora non ti resta che prendere una  padella con dell’olio e metterla sul fuoco. 
Appena l’olio si sarà riscaldato a sufficienza, fai rosolare al suo interno gli involtini, aggiungendo, di tanto in tanto, un po’ di vino bianco e, al bisogno, anche un po’ di acqua fino a completa cottura (all’incirca sui 9 minuti).
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Uso del barbecue? Vantaggi e rischi per la salute

14:26 Posted In Edit This 0 Comments »
Dalle mie parti si è soliti dire: tempo di barbecue, estate arrivata! E’ proprio vero! Con l'avanzare  della calda stagione non v’è chi non viene colto  dalla voglia di programmare,  spesso e volentieri, un pranzo o una cenetta all’aperto, in terrazzo o  in giardino. Infatti che c’è di meglio di una  bella grigliata in compagnia di amici o familiari? È un’occasione per incontrarsi, per rivedersi, per raccontarsi e confrontarsi  tra abbracci. e sonore risate  Ma oltre a questa  atmosfera “calda”, accogliente e rilassante quali altri sarebbero i vantaggi di una cottura dei cibi al barbecue? Mettiamo subito in evidenza che tale tipo di cottura, alternativa a quelle al forno e alle stesse fritture, presenta un impatto positivo notevole sulla qualità del cibo che andiamo a mangiare, esaltandone alla grande i sapori. La cottura su griglia presenta  altresì il vantaggio di poter mangiare alimenti  assai leggeri,  con un ridotto contenuto calorico non solo in quanto  privi  di salse, salsine e intingoli vari, ma anche perché il grasso contenuto in essi fuoriesce durante la cottura. E che dire poi del valore nutrizionale? Gli alimenti grigliati sostano di meno a contatto col calore e di conseguenza non disperdono troppo le vitamine, i sali minerali e altri nutrienti importanti. Se tanti e tali sarebbero i vantaggi per la nostra salute della cottura su griglia, considerata dai più un tipo di cottura “sana", quali dunque i rischi?

I RISCHI
Purtroppo secondo i risultati di uno studio dell'Università del Minnesota, resi noti nel lontano 2009 nella riunione annuale per la Ricerca sul Cancro svoltasi  a Denver, mangiare cibi carbonizzati aumenterebbe del 60% il rischio di cancro al pancreas. Perché?  La cottura di cibi a temperatura elevata darebbe origine a delle sostanze chimiche che vanno sotto il nome di ammine eterocicliche (HCA) e di idrocarburi policiclici aromatici (IPA), che sono dei composti potenzialmente cancerogeni. In secondo luogo sia la legna che il carbone,  nel bruciare, rilasciano delle particelle che inquinano l’aria, aggravando ì problemi polmonari e cardiaci, per non parlare anche del fumo che si origina dalla combustione dei grassi  e che comporta la formazione, in quantità davvero considerevole, di diossina, un potente cancerogeno. Secondo uno studio portato avanti dalla Food Standards Agency,  i fumi del barbecue conterrebbero diossina in quantità 7 volte superiore a quella ammessa per i camini degli inceneritori. Pertanto respirare, per un paio d'ore, i fumi di una grigliata equivarrebbe al contenuto in diossina di 220mila sigarette 
A proposito poi dei grassi presenti nelle carni è bene che si sappia che sia le ammine che gli idrocarburi sono causati in massima parte da essi e anche dall’accumulo degli stessi nella parte bassa della griglia. Cosa fare dunque?


Per ridurre il rischio dei composti potenzialmente cancerogeni  e di tanti altri problemi salutistici riguardanti i polmoni e il cuore, basterà seguire dei semplici suggerimenti, gli stessi che trovi appresso elencati.
SUGGERIMENTI
Innanzitutto prima di iniziare pulisci accuratamente la griglia, in modo che non presenti vecchi residui carbonizzati. Scegli poi dei tagli di carne che siano molto  magri e se c’è comunque presenza di grasso cerca di rifilarlo per bene prima della cottura come, ad esempio, la stessa pelle nel pollo. Escludendo le parti grasse nelle grigliate di carne, di salsicce, di pollame e di pesce e quant'altro si eviterà il conseguente gocciolamento sulla griglia con formazione di fumo e fiammate, che non fanno altro che aumentare i composti cancerogeni. Un foglio doppio  di stagnola sopra la griglia potrà aiutarti a non farne sgocciolare i succhi.
Cerca poi di cucinare piccoli pezzi di carne alla volta, questo permetterà una cottura più rapida  e  contatti col calore di più breve durata. Evita assolutamente di mangiare  cibi troppo carbonizzati, diciamo pure  particolarmente bruciati. Se questo dovesse accadere, taglia o raschia  via le parti annerite. Usa il più possibile erbe come basilico, menta, rosmarino (questa in particolar modo), timo, origano, salvia non solo e non tanto per aggiungere sapore, ma per ridurre la presenza degli agenti cancerogeni. E’ infatti recente la scoperta fatta da altri scienziati proprio riguardante queste erbe, utilizzate in genere per la marinatura, che ridurrebbero di molto il rischio di cancro.  E' proprio il caso di dire: dulcis in fundo!
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Patate appetitose

14:19 Posted In Edit This 0 Comments »
E’ un contorno molto facile d'approntare e assai sfizioso, che piace anche ai bambini. Gli ingredienti sono all’insegna dell’economicità e a portata di  dispensa: patate, uova, pangrattato, olio, sale, pepe e formaggio grana. 
Preparazione
Appronta sul piano di lavoro delle patate medie, secondo il numero dei commensali; pelale e rendile poi a rondelle di un spessore pari a poco più di mezzo centimetro. Quindi lavale sotto l’acqua corrente e mettile ad asciugare su un canovaccio.  Nel frattempo disponi il pangrattato in un piatto e in un altro sbatti per bene delle uova con un pizzico di sale, un po’ di pepe (se ci sono bambini  questo ingrediente può essere eliminato) e una bella manciata di grana.
Preleva successivamente le rondelle di patate e, ad una ad una, passale prima nel pangrattato e poi nell’uovo. Man mano che saranno pronte, sistemale in una capiente placca che avrai ricoperta in precedenza con carta da forno. Terminato il tutto,  aggiungi sopra un po’ di olio.
Accendi  il forno a 200 gradi centigradi e inforna pure le tue patate, lasciandole cuocere fino a quando non si presentano belle dorate e croccanti. A metà cottura circa, ricordati di rigirarle.
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In viaggio con il cane? Documenti e certificazioni

13:33 Posted In Edit This 1 Comment »
E’ arrivata l’estate, tempo di svago e di divertimento, ma anche tempo di viaggetti sia nella nostra bella Italia che all’estero! E se abbiamo il cane al seguito?  Nessun problema, basterà organizzarsi  per tempo. La prima cosa da fare è informarsi sui documenti sanitari necessari e sugli identificativi specifici del  
Paese in cui si ha intenzione di andare.
 Per saperlo  basterà andare sul sito www.vacanzebestiali.org ad opera dell’ ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) e seguire le varie indicazioni.
In generale, prima che tu ti metta in viaggio sarà d’uopo accertarti che il tuo amico a 4 zampe sia in regola con tutte  le vaccinazioni e, se devi recarti fuori dall’Italia, all’interno dell’Unione Europea, avrai bisogno del rilascio da parte dei servizi veterinari  delle AA.SS.LL.  del Passaporto europeo, di un documento cioè identificativo dell’animale nel quale sono riportate  tutte le informazioni anagrafiche e sanitarie dell’animale. Per il rilascio dello stesso dovrai recarti presso il tuo veterinario che dovrà applicare al tuo cane il famoso microchip, consistente in una semplice iniezione sottocutanea nella zona sinistra del collo.
Nel Passaporto sarà riportato poi il numero del microchip, le varie vaccinazioni effettuate nel corso dell’anno. Tra quest'ultime, in primis sarà necessario il vaccino anti-rabbia, obbligatorio per passare il confine ed entrare nei vari paesi dell’Europa. Esso dovrà essere effettuato a non meno di 21 giorni dalla partenza. A tal proposito farà fede l'annesso libretto sanitario, nel quale sarà appunto evidenziata la data e la validità della vaccinazione antirabbia.

Se  hai intenzione poi di andare a visitare Paesi fuori dall'Unione Europea,saranno necessarie altre certificazioni. Devi sapere che purtroppo non sono pochi i Paesi che presentano normative differenti, e non solo questo…. ma dette normative sono sempre in continua evoluzione. Pertanto, per ovviare ad errori ed essere informati per tempo e con esattezza sulle vaccinazioni richieste e quant’altro, prima di affrontare il viaggio in un determinato Paese, è bene che tu dia una sbirciatina al sito dell’Enpa, di cui ti ho in precedenza riportato il link. Qui vi troverai tutte le informazioni aggiornate riguardanti, nello specifico, il Paese che t’interessa.

Zucchine al forno con grana

12:04 Posted In Edit This 0 Comments »

Ecco un  contorno light, veloce da fare e molto saporito. Sono le “zucchine al forno”. Calcola una zucchina e una fetta di prosciutto o di pancetta a persona, delle cipolle nella quantità che più ti aggrada (anche abbondanti), 8gr circa di grana grattugiato sempre a persona, del pancarrè, qualche spezia, olio e sale q.b.

Innanzitutto affetta per bene le cipolle e versa  in una padella, sul fuoco, dell’olio per farle appassire. Nel frattempo lava sotto l’acqua corrente le zucchine, dopo averle private della testa e del fondo, asciugale e tagliale in due in senso longitudinale. Sbollentale appena appena in una pentola di acqua sul fuoco. Quindi scolale e falle asciugare su un canovaccio. Una volta pronte, prepara una pirofila e metti in essa dapprima lo strato di cipolle appassite e poi vi sovrapponi le fette di zucchine, completando ciascuna con una fetta di prosciutto, sale e grana.  Alla fine cospargile con del pan carrè sbriciolato, qualche spezia a piacimento e un filino di olio. Metti in forno a 180 gradi fin quando non vedrai formarsi, sopra, una bella crosticina dorata.
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Lotta alle mosche: repellenti naturali

06:35 Posted In Edit This 0 Comments »
A chi non è mai capitato di passare un bel po’ di tempo a scacciare qualche mosca domestica che, una volta entrata in cucina, ci procura un sacco di molestia, poggiandosi altresì sui cibi approntati. Per liberarci di questi insetti ripugnanti il pensiero corre subito ai prodotti spray, e non, che si trovano in commercio, ma si è coscienti non poco del loro grado di tossicità e quindi si evita di utilizzarli. Nell’ambiente cucina poi sarebbe ancor più fuori luogo! Eppure qualcosa bisognerà fare! Sono insetti che si cibano di spazzatura, di feci e di carcasse di animali morti, veicolando malattie serie che vanno dalla dissenteria suina alla salmonellosi, dal tifo al colera, alle infezioni della pelle fino alla poliomielite e via dicendo. Tutti buoni motivi questi per sbarazzarci di loro. Senza dubbio i modi efficaci ci sono e sono anche tanti. Basterà ricorrere ai repellenti naturali come, ad esempio, ai chiodi di garofano, al basilico, alla menta, all’arancia, al pepe… per nominarne alcuni.

Per utilizzare i primi sarà sufficiente munirsi di una mela matura e conficcare i chiodi alla rinfusa nel frutto. Mettere poi quest’ultimo su qualche mobile della cucina. Se vuoi renderli ancora più efficaci,  basterà infilarli entro fettine di limone. Sono ottimi repellenti antimosche anche i grani di pepe nero disposti in gran quantità in varie ciotoline.
E che dire di una bella pianta di basilico, posizionata sul davanzale della finestra? Essa di certo non permetterà alle mosche di entrare in casa. Se poi alcuni di questi rimedi antimosche dovrebbero non soddisfarti completamente, prova a costruire la cosiddetta trappola per mosche, pressappoco simile a quella antizanzare. E’ molto semplice e facile da fare, oltremodo è a costo zero.
Prendi un barattolo di vetro, tipo quello della Nutella, e inserisci al suo interno per metà aceto di mele, per un quarto il detersivo dei piatti e per la restante parte l’acqua. Tappalo poi con il suo stesso coperchio, non prima però di aver fatto su esso un paio, o più, buchi, sufficienti a farvi penetrare con facilità le mosche. Quest’ultime, una volta attratte dall’odore dell’aceto ed entrate nel barattolo, non ne potranno più uscire. Puoi sostituire il barattolo di vetro anche con una bottiglia di plastica, tagliata in due e con la parte superiore capovolta e infilata, a mo’ d’imbuto, sulla parte che funge da base. Immetti in essa la stessa soluzione detta in precedenza: aceto, detersivo piatti e acqua.
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Cellulite sulle cosce? Come sbarazzarsene

03:57 Posted In Edit This 0 Comments »

Oltre l’80% di noi donne presenta problemi di cellulite, ossia d’inestetiche fossette ad effetto buccia d’arancia nelle parti inferiori del corpo, massimamente sui fianchi, sui glutei, sulle gambe e sulle cosce. Ti annoveri tra esse? Sappi allora che circa il 70% della tua cellulite è causata da un errato stile di vita mentre solo il 30% è di origine genetica. Se tali sono dunque  i dati che ci provengono dagli esperti del settore, significa che la cellulite si può benissimo combattere ed eliminare, prestando attenzione proprio  allo stile di vita. Iniziamo pertanto a volgere un occhio particolare alla nostra alimentazione, non in termini di quantità, ma di qualità. Chi è affetta da cellulite, bisognerà che faccia un ripetuto consumo di frutta e verdure, con l’inclusione anche di pesce, di legumi (specie lenticchie), di carni bianche e di uova.  Si consiglia  di  bere molto, facendo uso massimamente  di  acque oligominerali e come pane sarebbe opportuno scegliere quello integrale, perché ricco di fibre.

Per lo stesso motivo  è preferibile dare spazio durante la settimana, senza peraltro esagerare, alla pasta e al  riso integrali. Una delle cause della formazione della cellulite è da riportare proprio  allo scarso consumo di fibre che facciamo nella nostra alimentazione. Non è da trascurare altresì  l’attività fisica giornaliera. Magari saranno sufficienti delle passeggiate anche di breve durata , ma  ad andatura abbastanza sostenuta. Un’ampia  falcata infatti non potrà che tonificare le cosce all’interno e all’esterno. Non sono da tralasciare neanche massaggi tonificanti, accompagnati da creme apposite,  meglio se di case famose. Se possibile, facciamo anche  uso di qualche sauna.  Ci sarebbe poi  tutta una serie di esercizi da fare giornalmente in casa e che hanno un grosso impatto sulla cellulite. Ne accenniamo alcuni.  
ESERCIZI
1° esercizio : poni  un tappetino ginnico o altro a terra. Sdraiati a faccia e pancia in giù e con le gambe stese all’indietro. Solleva quest’ultime in alto, appena sopra le ginocchia, e tienile così per una decina di secondi, poi riportarle in posizione di partenza. Ripeti l’esercizio più e più volte.
Il secondo esercizio ti vedrà in posizione inginocchiata con gomiti, avambracci e ginocchia a contatto col pavimento. Mantieni il più possibile appiattita la schiena. Solleva lentamente la gamba sinistra formando un angolo di circa 45 gradi, piegando il ginocchio e portando la gamba per metà verso l’alto.  Mantieni questa posizione per circa 7 secondi e poi sempre di più. Ritorna in posizione di partenza e ripeti l’esercizio con l’altra gamba. 

Nel terzo esercizio,  poniti con la schiena in completa aderenza ad una parete e fai scivolare il corpo lungo essa, fino a quando non sarai seduta, a metà percorso, con le cosce perpendicolari al pavimento. Mantieni questa posizione il più a lungo possibile, arrivando, magari lentamente attraverso più esercizi, anche a un paio di  minuti. Fai ritorno alla posizione di partenza e ripeti l’esercizio.
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Cubetti di limone: come farli

09:05 Posted In Edit This 0 Comments »

Quando l’arsura non ci dà tregua, i cubetti di limone sono senza dubbio una perfetta aggiunta in un bicchiere di acqua ghiacciata o anche in una tazza di tè o ancora in un bel piatto d’insalata fresca. Approntarli è molto semplice. Sono sufficienti dei limoni  nella quantità che più ti aggrada, una vaschetta per il ghiaccio, un frullatore o uno spremiagrumi.

Iniziamo. Prendi i limoni e spaccali in due. Poi, munita di un cucchiaio, asportane la polpa interna.  Raccoglila in una ciotola  e, quando avrai terminato, riversala nel frullatore e azionalo. Se non hai il frullatore puoi anche spremere i limoni con lo spremiagrumi. Utilizza poi un colino per separare il liquido dalla polpa e da eventuali semi. Versa quanto ottenuto nelle vaschette per il ghiaccio. Quindi riponile nel freezer fino al  congelamento. 
Un altro sistema è quello che fa uso direttamente di piccoli pezzi di limone. Dopo aver ben lavato la buccia esterna dei limoni,  è sufficiente dividerli in tanti pezzettini  idonei ad essere contenuti nei vari fori della vaschetta del ghiaccio.  Basterà poi aggiungere un po’ di acqua e passare al congelamento.  
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Come pulire la griglia del barbecue

13:49 Posted In Edit This 0 Comments »
Va detto, in primis, che non sono pochi quelli che pensano che accendere la fiamma sotto la griglia, prima di iniziare a grigliare, sia il non plus ultra della pulizia e della sterelizzazione. In verità  non si fa altro che rovinare lo strato superficiale della stessa. Quale invece il sistema migliore per operare una buona pulizia della griglia?
Tralasciamo i tanti prodotti che esistono in commercio e atteniamoci solo ad un semplice pennello e ad una ottima spazzola metallica. Devi sapere che, per evitare che il cibo s'incrosti,  la griglia dovrebbe essere sottoposta ad una pulizia periodica dopo ogni utilizzo. Questo per evitare altresì che la stessa possa emanare molto fumo e trasferire sapori sgradevoli alle grigliate future. Vediamone dunque le modalità.
Innanzitutto aspettiamo che la griglia si raffreddi alquanto e poi, muniti di un pennello, passiamo su essa cercando di rimuovere il maggior numero di residui di cibo. E’ ovvio che la rimozione delle particelle di cibo, rimaste attaccate ma non ancora incrostatesi, sarà più facile quando la griglia risulterà un pochino calda. Terminato questo primo intervento, basterà  poi fare uso della spazzola metallica, il vecchio sistema delle nonne ancora e sempre efficace. Certo ci vuole un po’ di olio di gomito per sfregarla per bene, ma alla fine la griglia sarà bella e pulita, pronta per un'altra saporita grigliata.
Un altro sistema  di pulizia  impiega l’aceto e un foglio di carta stagnola. Appronta una bottiglietta spray e versarci all’interno, in quantità pari, acqua ed aceto. Agita per permettere alla soluzione di miscelarsi per bene. Indi spruzzala sulla griglia abbondantemente sia sulla grata superiore che su quella inferiore. Attendere alcuni minuti che la soluzione agisca e si asciughi. A questo punto prendi un foglio di carta stagnola, piegalo più e più volte fino ad ottenere un piccolo quadrato. Spruzza su esso solo aceto e passalo energicamente su ogni asta della grata.
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Torta ai gamberetti e porri

05:16 Posted In Edit This 0 Comments »
Sei alla ricerca di una torta sfiziosa e assai gustosa, che soddisfi stomaco e palato in una cena conviviale? Bene, allora dai un’occhiata a questa ricetta. Si tratta di una torta salata a base di gamberetti e porri, facile da farsi e i cui ingredienti sono all’insegna dell’essenzialità. Più precisamente per 4-5 persone ti serviranno: un rotolo di pasta sfoglia, di forma rettangolare o tonda come meglio preferisci, una confezione di gamberetti surgelati, 250 grammi di ricotta, 50 gr di formaggio tipo groviera, 3 porri, 2 uova, olio, pepe e sale quanto basta.
Iniziamo con preriscaldare il forno a 180°. Nel frattempo metti sul fuoco una pentola con acqua e calaci all’interno i gamberetti surgelati. Non appena essi si saranno ammorbiditi, scolali e tienili da parte per il momento.
Quindi taglia a rondelle i porri, escludendone la parte verde e portali a cottura (una decina di minuti) in una padella antiaderente con olio e un pizzico di sale.
Intanto munisciti di una ciotola e versaci dentro la ricotta e il formaggio groviera. Schiaccia il tutto con i rebbi della forchetta, fino a farne una cremina possibilmente omogenea. Aggiungici le due uova battute, nonchè i porri e i gamberetti, il sale, il pepe e un po’ di olio. Fai amalgamare per bene il tutto. Srotola la pasta sfoglia lasciando la carta da forno sottostante. Indi adagiala in una teglia e, operando con le dita, cerca di farne aderire bene i bordi. Terminato il tutto, inforna per 40- 45 minuti, fino a quando cioè non vedrai la torta completamente indorata.

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