Come aprire un negozio etnico
04:55 Posted In ATTIVITA' LAVORATIVE Edit This 1 Comment »
Aprire un negozio etnico, oggi, in un tempo di crisi così sofferta, è senza dubbio una buona idea, un’attività redditizia e gratificante, un sogno di futura attività produttivo-remunerativa per tanti giovani che sono alla ricerca sempre più forsennata di un'occupazione. Tale genere di attività lavorativa non solo appare abbastanza fattibile, ma sarebbe da riguardare oltremodo come un vero e proprio business. Perché?
Basta girarsi intorno e prendere coscienza del numero sempre crescente di persone diverse da noi per lingua, razza e tradizioni con cui veniamo ogni giorno a contatto, delle tante etnie che si stanno diffondendo da un punto all’altro del nostro pianeta, un fenomeno che, senza dubbio, ci porta a considerare questa nostra attuale società in corsa sempre più verso la multiculturalità. Si sono modificati e stanno sempre più modificandosi i nostri gusti, le nostre abitudini e le nostre tendenze.
Oggi più dell’ieri e domani, senza dubbio, più dell’oggi, si va verso una globalizzazione di gusti e di stili di vita, verso il cosiddetto “etnico”. Ma cosa s’intende con questo termine? Tutto ciò che può richiamarci a paesi lontani, diversi da noi, esotici si ama definirlo etnico. Allo stato attuale non c’è casa dove non si ammiri, ad esempio, un pezzo di arredo etnico, che fa bella mostra di sé in un angolo di stanza, non v’è persona che non sia presa dal desiderio di possedere un oggetto “particolare” di bigiotteria che fuoriesca da quelli usati nella nostra tradizione classico-abitudinaria, un pezzo appunto…all’insegna dello stile etnico. Può essere un mobile, un tappeto, una borsa, un pezzo di artigianato, un cappello o anche solamente una semplice collana o un bracciale e via discorrendo.
Sorge spontanea allora una domanda: “Perché non andare incontro ai gusti di questa sempre più vasta futura clientela, aprendo un negozio etnico?
Quali i passi da fare dal punto di vista burocratico per dare il via?
Diciamo, in primis, che la normativa in materia si è molto alleggerita, grazie alla legge Bersani, che nel 2006 ha liberalizzato il commercio, facendo in modo che chiunque possa aprire un negozio, se esso ha una superficie inferiore ai 250 mq di superficie (detta tipologia di esercizi di vicinato), senza più la vecchia licenza, libero oltretutto di vendere qualunque cosa purchè roba legale. Basterà darne comunicazione al Sindaco del Comune dove s’intende aprire il negozio, almeno 30 giorni prima dell'apertura dello stesso, assicurando nella comunicazione il rispetto delle normative vigenti in materia igienico-sanitario, di edilizia e di urbanistica.
I requisiti minimi richiesti sarebbero il raggiungimento della maggiore età, il non aver subito condanne penali, nè fallimenti. Non è più richiesto l’obbligo d’iscrizione al Registro Esercenti di Commercio. Esso è limitato ormai solo ad attività di baristi, ristoratori e alberghieri. Per aprire la partita Iva puoi recarti persona presso l’Agenzia dell’Entrate oppure presentare la richiesta direttamente online.
Se invece intendi aprire un negozio molto più grande, al di sopra cioè dei 250 mq di superficie, ricordati che devi richiedere la licenza. Una volta che avrai espletato questi elementari adempimenti burocratici, sarà bene che ti metta alla ricerca dei fornitori. In questa direzione è preferibile che tu dia un’occhiatina online. Qui ti sarà possibile trovare facilmente fornitori che vendono i prodotti a prezzi abbastanza economici.
All’inizio, per contenere la spesa, devi pensare a risparmiare un po’ sull’arredo del negozio, accontentandoti dell’essenzialità e della funzionalità, nonché su una gestione dello stesso su base familiare. Successivamente, man mano, potrai implementare la dotazione di base e magari avere anche qualche lavorante che ti dia una mano.
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Oggi più dell’ieri e domani, senza dubbio, più dell’oggi, si va verso una globalizzazione di gusti e di stili di vita, verso il cosiddetto “etnico”. Ma cosa s’intende con questo termine? Tutto ciò che può richiamarci a paesi lontani, diversi da noi, esotici si ama definirlo etnico. Allo stato attuale non c’è casa dove non si ammiri, ad esempio, un pezzo di arredo etnico, che fa bella mostra di sé in un angolo di stanza, non v’è persona che non sia presa dal desiderio di possedere un oggetto “particolare” di bigiotteria che fuoriesca da quelli usati nella nostra tradizione classico-abitudinaria, un pezzo appunto…all’insegna dello stile etnico. Può essere un mobile, un tappeto, una borsa, un pezzo di artigianato, un cappello o anche solamente una semplice collana o un bracciale e via discorrendo.
Sorge spontanea allora una domanda: “Perché non andare incontro ai gusti di questa sempre più vasta futura clientela, aprendo un negozio etnico?
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Diciamo, in primis, che la normativa in materia si è molto alleggerita, grazie alla legge Bersani, che nel 2006 ha liberalizzato il commercio, facendo in modo che chiunque possa aprire un negozio, se esso ha una superficie inferiore ai 250 mq di superficie (detta tipologia di esercizi di vicinato), senza più la vecchia licenza, libero oltretutto di vendere qualunque cosa purchè roba legale. Basterà darne comunicazione al Sindaco del Comune dove s’intende aprire il negozio, almeno 30 giorni prima dell'apertura dello stesso, assicurando nella comunicazione il rispetto delle normative vigenti in materia igienico-sanitario, di edilizia e di urbanistica.
I requisiti minimi richiesti sarebbero il raggiungimento della maggiore età, il non aver subito condanne penali, nè fallimenti. Non è più richiesto l’obbligo d’iscrizione al Registro Esercenti di Commercio. Esso è limitato ormai solo ad attività di baristi, ristoratori e alberghieri. Per aprire la partita Iva puoi recarti persona presso l’Agenzia dell’Entrate oppure presentare la richiesta direttamente online.
Se invece intendi aprire un negozio molto più grande, al di sopra cioè dei 250 mq di superficie, ricordati che devi richiedere la licenza. Una volta che avrai espletato questi elementari adempimenti burocratici, sarà bene che ti metta alla ricerca dei fornitori. In questa direzione è preferibile che tu dia un’occhiatina online. Qui ti sarà possibile trovare facilmente fornitori che vendono i prodotti a prezzi abbastanza economici.
All’inizio, per contenere la spesa, devi pensare a risparmiare un po’ sull’arredo del negozio, accontentandoti dell’essenzialità e della funzionalità, nonché su una gestione dello stesso su base familiare. Successivamente, man mano, potrai implementare la dotazione di base e magari avere anche qualche lavorante che ti dia una mano.
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1 commenti:
Sto valutando questa opzione proprio in questo periodo, grazie mille per le utilissime dritte!
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