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Come aprire un'agenzia matrimoniale

05:26 Posted In Edit This 0 Comments »
Hai particolari doti comunicative, di simpatia e di tatto? Cerchi un’attività in proprio che sia fonte di fattivi e buoni guadagni? E’ un sogno che potrai far diventare realtà.  Come? Aprendo semplicemente un’agenzia matrimoniale. Come avrai avuto modo di esperire,  questo tipo di struttura, oggi,  scarseggia non poco.
Eppure  c’è un'ampia schiera di clienti potenziali, di single  che per fallimento matrimoniale, per problemi a livello psichico (timidezze e altro), per  ritmi frenetici lavorativi, non hanno possibilità di usufruire di ampi spazi di incontri e di efficaci  relazioni  sociali. Pertanto si rivolgono a strutture di questo genere per incontrare e scegliere la famosa anima gemella.

Risorse economiche
Sappi che il budget richiesto per aprire un’agenzia matrimoniale non è affatto elevato, anzi… è abbastanza contenuto. L’unica  spesa, relativamente  alta da sostenere, sarebbe il fitto di un locale, magari in zona centrale.  Inizialmente potresti  però fare un pensierino  su un locale molto ridimensionato, in quanto a superficie. Questo ti porterebbe a risparmiare molto sul fitto.  In più, una volta aperta l’attività,  potresti benissimo gestirla da solo, senza  far ricorso a personale aggiuntivo e, nel caso ne dovessi ravvedere la necessità, potresti comunque pensare alla collaborazione di qualche familiare o all’assunzione di un lavoratore part-time.

Iter procedurale
Per quanto attiene all’iter procedurale le cose da fare sono le solite, quelle cioè previste per qualsiasi apertura attività: la denuncia di inizio attività al Comune della zona, l’iscrizione al registro delle imprese della Camera di Commercio, l’apertura di una partita Iva, l’autorizzazione della Questura e quella dell’Asl per i locali. 
Quali sarebbero le cose più importanti per avere successo con questa attività? Senza dubbio l’affidabilità, la serietà, la capacità predispositiva di saper interpretare abbastanza in fretta le aspettative del cliente, facendo tuo e ponendo in campo un ascolto  particolarmente "attivo". Cerca in parole semplici di tesaurizzare, giorno dopo giorno, l’insegnamento del grande Goethe.
Egli  diceva che "parlare è una necessità, ascoltare è un'arte" e quindi fa in modo che il tuo ascoltare gli altri sia all’insegna della pazienza, della discrezione, del gran tatto, del rispetto e dell’empatia.

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