RITORNO AL PASSATO...
08:38 Posted In PARLA UN CANE Edit This 0 Comments »
Ciao, amici! E’ da lungo tempo che non ci vediamo, vero? Spero di esservi mancato un po’, voi a me tanto tanto! Per quelli che non mi conoscono ancora, mi chiamo Mambly e sono il cane parlante del blog. Se vuoi conoscere la mia storia e il mio gossip ti basterà cliccare, a lato, sulla voce “Parla un cane” che trovi in Categorie.
Oggi sono qui per raccontarvi l'ultima avventura di cui sono stato protagonista. E che avventura, amici miei!! Dovete sapere che la mia prima “fiamma”, con la quale ho fatto la prima “fuitina”, si chiamava Bianchina: una bella cagna bianca, anche se un po’ “attempata”, rapportata alla mia giovane età, al tempo del nostro primo incontro.
Oggi sono qui per raccontarvi l'ultima avventura di cui sono stato protagonista. E che avventura, amici miei!! Dovete sapere che la mia prima “fiamma”, con la quale ho fatto la prima “fuitina”, si chiamava Bianchina: una bella cagna bianca, anche se un po’ “attempata”, rapportata alla mia giovane età, al tempo del nostro primo incontro.
Bianchina era solita accompagnare un gruppo di pecore che si recava ai pascoli viciniori, attraversando la strada che, a tutt’oggi, fronteggia il mio terreno e la mia abitazione. Dal nostro primo incontro è passata molto acqua sotto i ponti! Per anni non ho avuto più occasione di rivederla. Nonostante la lunghissima lontananza, vi assicuro che non l’ho mai dimenticata. Ho sempre sentito nostalgia di lei. Bene, l’altro giorno l’ho rivista!! La vita, condotta per anni al seguito delle pecore al pascolo, sotto la pioggia e sotto il sole, d’inverno come d’estate, ha senza dubbio fatto i suoi danni su Bianchina. Comunque appena l’ho rivista, sono impazzito dalla gioia. Ho cominciato a guaire e ad abbaiare come non mai, nella speranza che i miei padroni mi aprissero il cancello per correre da lei. Macchè!
Allora mi sono dato da fare in proprio. Ho scavato sotto la rete di recinzione, quel tanto che potesse permettere di appiattirmi come un’acciuga e di fuoriuscire dal recinto. Ci sono riuscito e sono corso dalla mia Bianchina.Siamo stati insieme quasi tutta la giornata e poi l’ho seguita di sera fino al paese. Insomma, per la prima volta nella mia vita di cane “guardiano” triblasonato, come mi piace definirmi, sono stato indegno del mio alto lignaggio. Per corteggiare Bianchina non ho fatto ritorno a casa neanche per la notte. Non oso immaginare le affannose ricerche, fatte dai miei padroni!! Lo so di aver procurato loro delle preoccupazioni e delle ansie, ma devono capirmi.
Quando l’amore chiama, dice il poeta Kahlil Gibran, bisogna seguirlo anche se le sue vie sono dure e scoscese. E tali infatti sono state le vie per accompagnare Bianchina fino al paese! Ma al mattino una sorpresa un po' "amara"!! Mi si è parato davanti il mio padrone, pronto a riportarmi a casa. Le sue ricerche si erano concluse! A malincuore sono salito sull’auto e, una volta al mio solito posto di "guardiano", sono stato tutta la giornata triste e depresso, al punto da non emettere alcun suono vocale. La padroncina, per rassicurarsi del mio stato di salute mi ha un po’ molestato e io le ho ringhiato. Ora sono qui, a casa, pensando alla mia Bianchina e vorrei tanto ululare il mio disagio momentaneo: Uaaaaaaaa…Uaaaaaaaaa…uaaa!
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