Malattia da graffio dei gatti
12:30 Posted In CONSIGLI DELLA VETERINARIA Edit This 0 Comments »
Come è stato già evidenziato in un’altra guida il comportamento
del “graffiare” dei gatti è un comportamento
innato. Il gatto graffia mobili e oggetti
per un'esigenza innata di “farsi le unghie”, di affilarsele e ancora per un bisogno di “marcare” l’oggetto, affermandone il possesso. Ma perché graffia le persone, anche la sua padrona? Escludendo i graffi fortuiti, fatti in situazione di
gioco, diciamo che i felini in genere,
spesso e volentieri, non amano essere
molestati, né essere fatti oggetti di coccole troppo prolungate nel tempo. Ad un certo punto mostrano segni d’insofferenza. Prima di dire “basta”, ovvero di aggredire e graffiare,
il nostro gatto c’invia dei messaggi corporei.
Basterà apprendere a decifrarli per evitare di essere aggrediti. Se lo vedi con le orecchie appiattite all’indietro, o che agita nervosamente la coda, tenendola all’ingiù, se senti dei brontolii, lascialo in pace, non infastidirlo oltre. Se insisti e lo sfidi… tieniti allora la tua dose di graffi!! Attenzione però a questi graffi!! Esiste la cosiddetta “malattia da graffio da gatto”, una malattia dovuta ad un microrganismo, chiamato Bartonella hansela. Esso è presente nella saliva del gatto. Quando il nostro felino ci graffia o ci morde, se è infetto, ci trasferisce questo microrganismo. Ma che c’entrano le unghie con la saliva? Il gatto, come saprai, è portato, durante la giornata, a lavarsi, leccandosi appunto le zampette. In questo modo le unghie vengono contaminate dalla saliva. Ma la contaminazione delle unghie può avvenire anche nel momento in cui il gatto, a causa delle pulci, è costretto a grattarsi. Devi sapere che sono proprio le pulci i diffusori, da gatto a gatto, del microrganismo della malattia da graffio. Il felino, una volta contaminatosi, diventa portatore sano per tutta l’arco della sua vita. In lui la malattia è del tutto asintomatica e l’infezione è assai modesta.
Prevenzione
Come possiamo prevenire la malattia? Se si ha un gatto in casa è bene ricorrere, al bisogno, agli antiparassitari e portarlo con una certa frequenza dal veterinario. Se in casa sono presenti dei bambini, è buona norma insegnare loro a lavarsi le mani con un sapone antibatterico, dopo aver giocato o accarezzato il proprio gatto. Quando poi si viene graffiati o morsi oltre a lavarci, come già detto, disinfettiamo la zona con acqua ossigenata.
Sintomi
Il primo segno evidente della presenza della malattia da graffio si ha in un arco di tempo che varia dai 3 ai 10 giorni dall’evento del graffio e del morso ricevuti. Nell’area colpita si potrà cominciare a notare un gonfiore e un arrossamento, nonché una bolla rossa con pus, del tutto simile a quella che si forma a seguito di una puntura d’insetto. Potrà essere presente anche una febbre non troppo alta ( 37,5°-38° C). Dopo una settimana subentreranno sintomi come mal di testa, stanchezza, affaticamento, mancanza di appetito e non ultimo ingrossamento dei linfonodi delle braccia, del collo o della testa, a seconda della zona interessata dal graffio o dal morso.
Decorso della malattia
In genere il decorso è benigno e la malattia, pur in caso di presenza di febbricola, si evolve spontaneamente, anche se non in tempi brevi. Per la risoluzione definitiva potranno occorrere infatti da uno a quattro mesi. Altre volte invece, e più precisamente in soggetti che hanno deficit immunitari (attenzione in special modo ai bambini!), si possono presentare delle complicazioni, rappresentate da persistente febbre alta, da infezioni a livello di fegato, di milza o di polmone. Comunque è sempre preferibile che alle prime manifestazioni, anche se insignificanti, si consulti il medico di famiglia. Egli, attraverso esami del sangue, potrà accertare la presenza o meno della malattia da graffio di gatto e prescrivere le cure del caso.
Ti potrebbero interessare anche:
http://cameoblue.blogspot.it/2012/03/perche-il-gatto-si-sfrega-contro-di-te.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/02/come-capire-se-il-gatto-ha-il-mal-di.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/11/come-comunica-il-gatto-con-noi.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/01/hai-problemi-con-i-denti-del-tuo.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/01/le-unghie-del-tuo-animale-domestico.html
Basterà apprendere a decifrarli per evitare di essere aggrediti. Se lo vedi con le orecchie appiattite all’indietro, o che agita nervosamente la coda, tenendola all’ingiù, se senti dei brontolii, lascialo in pace, non infastidirlo oltre. Se insisti e lo sfidi… tieniti allora la tua dose di graffi!! Attenzione però a questi graffi!! Esiste la cosiddetta “malattia da graffio da gatto”, una malattia dovuta ad un microrganismo, chiamato Bartonella hansela. Esso è presente nella saliva del gatto. Quando il nostro felino ci graffia o ci morde, se è infetto, ci trasferisce questo microrganismo. Ma che c’entrano le unghie con la saliva? Il gatto, come saprai, è portato, durante la giornata, a lavarsi, leccandosi appunto le zampette. In questo modo le unghie vengono contaminate dalla saliva. Ma la contaminazione delle unghie può avvenire anche nel momento in cui il gatto, a causa delle pulci, è costretto a grattarsi. Devi sapere che sono proprio le pulci i diffusori, da gatto a gatto, del microrganismo della malattia da graffio. Il felino, una volta contaminatosi, diventa portatore sano per tutta l’arco della sua vita. In lui la malattia è del tutto asintomatica e l’infezione è assai modesta.
Prevenzione
Come possiamo prevenire la malattia? Se si ha un gatto in casa è bene ricorrere, al bisogno, agli antiparassitari e portarlo con una certa frequenza dal veterinario. Se in casa sono presenti dei bambini, è buona norma insegnare loro a lavarsi le mani con un sapone antibatterico, dopo aver giocato o accarezzato il proprio gatto. Quando poi si viene graffiati o morsi oltre a lavarci, come già detto, disinfettiamo la zona con acqua ossigenata.
Sintomi
Il primo segno evidente della presenza della malattia da graffio si ha in un arco di tempo che varia dai 3 ai 10 giorni dall’evento del graffio e del morso ricevuti. Nell’area colpita si potrà cominciare a notare un gonfiore e un arrossamento, nonché una bolla rossa con pus, del tutto simile a quella che si forma a seguito di una puntura d’insetto. Potrà essere presente anche una febbre non troppo alta ( 37,5°-38° C). Dopo una settimana subentreranno sintomi come mal di testa, stanchezza, affaticamento, mancanza di appetito e non ultimo ingrossamento dei linfonodi delle braccia, del collo o della testa, a seconda della zona interessata dal graffio o dal morso.
Decorso della malattia
In genere il decorso è benigno e la malattia, pur in caso di presenza di febbricola, si evolve spontaneamente, anche se non in tempi brevi. Per la risoluzione definitiva potranno occorrere infatti da uno a quattro mesi. Altre volte invece, e più precisamente in soggetti che hanno deficit immunitari (attenzione in special modo ai bambini!), si possono presentare delle complicazioni, rappresentate da persistente febbre alta, da infezioni a livello di fegato, di milza o di polmone. Comunque è sempre preferibile che alle prime manifestazioni, anche se insignificanti, si consulti il medico di famiglia. Egli, attraverso esami del sangue, potrà accertare la presenza o meno della malattia da graffio di gatto e prescrivere le cure del caso.
Ti potrebbero interessare anche:
http://cameoblue.blogspot.it/2012/03/perche-il-gatto-si-sfrega-contro-di-te.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/02/come-capire-se-il-gatto-ha-il-mal-di.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/11/come-comunica-il-gatto-con-noi.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/01/hai-problemi-con-i-denti-del-tuo.html
http://cameoblue.blogspot.it/2012/01/le-unghie-del-tuo-animale-domestico.html
0 commenti:
Posta un commento