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Puntura di ape nel gatto: pronto soccorso

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Chiunque possiede un animale domestico, gatto o cane che sia,  farebbe bene a  dotarsi  in casa di  una kit di pronto soccorso. Esso dovrà contenere poche, semplici, ma utili cose come un termometro, delle bende e delle compresse sterili, pinzette,  rotolo di cerotto, acqua ossigenata,  betadine (quella rossa),  qualche antibiotico, antistaminico, cortisone in fiale, antinfiammatorio.  Il perché di un kit di pronto soccorso è facile intuirlo. E' importante essere preparati per una situazione di emergenza che richiede magari un intervento subitaneo, in attesa di portare l’animale dal Veterinario.  Tieni per certo che purtroppo, non solo gli ambienti all’aperto, ma anche la casa può diventare  un luogo pieno di pericolo  per i tuoi cari amici. Pensa ad esempio ai detersivi, alla varichina,  alle polveri  disinfettanti e detergenti, ai mille e più oggetti  piccoli presenti sui mobili, ai fili elettrici,  a compresse medicinali cadute per terra  e non raccolte e via discorrendo.  Al tutto aggiungi poi la curiosità, la vitalità e la grande voglia di giocare che dominano massimamente nel gatto. E’ un classico, ad esempio, vederlo trastullarsi, a più non posso, persino con un pezzetto di cordicella pendente o giocherellare con qualsiasi oggetto gli capiti a tiro fino ad ingoiarselo; sono un classico i suoi salti acrobatici  sui mobili, sui tavoli, sugli elettrodomestici  col pericolo di ribaltarsi addosso di tutto, e ancora, non ultimo, vederlo rincorrere un’ape, fortuitamente entrata in casa,  e  cercare di prenderla, a volo, in bocca. Ecco sì, proprio un’ape! Come
intervenire se  un tipo d’insetto simile punge il gatto in bocca?

 Puntura
Innanzitutto cerca d’individuare  in che punto della bocca si trova il pungiglione (si presenta come un puntino nero).  Poi  prova  a rimuoverlo raschiando o grattando con un cartoncino plastificato o con l’unghia  nel punto esatto di entrata del pungiglione.  Non è consigliabile l'uso della pinzetta, nè lo schiacciare la pelle intorno alla zona della puntura. Sono metodi questi che agevolano l'entrata in circolo del veleno. Successivamente alla fuoriuscita del pungiglione, applica  subito sull'area interessata un cubetto di ghiaccio e tienilo, per quanto sia possibile posto che il gatto se ne stia buono (cosa peraltro assai difficile!), almeno per un po’.  A conclusione, se la puntura è dipesa da un’ape, basterà spruzzare in bocca una miscela di acqua e bicarbonato per neutralizzare l’acidità del pungiglione. Se invece la stessa  appartiene ad una vespa,  intervieni  con irrorazioni di aceto o di limone. Attenzione a monitorare lo stato di salute del gatto. Se il gonfiore dovesse aumentare, se dovesse presentare delle difficoltà respiratorie o il vomito,  non esitare a portarlo immediatamente dal veterinario. La stessa cosa si consiglia nel caso in cui non si riesca a togliere il pungiglione
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